capitolo 20

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*punto di vista di Lucas*
Sono passati 15 cazzo di minuti da quando lei si è alzata per andare in bagno e non è ancora tornata. Sto iniziando a preoccuparmi. Anche con una fila di venti persone dopo tutto questo tempo dovrebbe aver finito, quindi non trovo un motivo per cui non sia ancora qui. Per fortuna il cibo non è ancora arrivato, almeno quando torna non si ritrova la cena fredda.
Resto ad aspettare ancora un paio di minuti ma nulla. Mi sono rotto, la vado a cercare. Trovo il bagno e ci entro fregandomene che sia delle donne. È vuoto. Non c'è nessuno. Nessuna traccia di lei. Dove cazzo è? Esco veloce fuori e fermo una cameriera.
'Scusa hai visto una ragazza con un completo bianco, un po' bassa, stivaletti con il tacco e capelli marroni lisci?'
'Si se non sbaglio mi aveva chiesto dove fosse il bagno?'
'Ci è andata?'
'Si ma poi l'ho vista andare verso l'uscita'
'Da sola?'
'Si, stava correndo se non sbaglio'
Correndo? È andata via di corsa senza dirmelo, per quale motivo?
La ringrazio e gli chiedo di annullare l'ordine per il mio tavolo dato che me ne sto andando. Salgo in macchina e prendo il telefono. Provo a chiamarla più e più volte ma nulla, non mi risponde. Nell'ultima chiamata risulta addirittura spento il cellulare.
Ogni secondo che passa la mia preoccupazione sale e non posso fare a meno di pensare al peggio.
Decido di chiamare Sharon.
'Lucas?' mi risponde
'Sharon, Viola è con te?'
'No sono con Mattheo. Ma voi non siete a cena insieme?'
'Lascia stare, ciao' gli chiudo il telefono in faccia e senza pensarci chiamo Marcus
'Amico, Viola è con te?'
'Viola? No perché dovrebbe essere con me?'
'Niente ti spiego dopo, ciao' attacco anche a lui in faccia. Non me ne frega un cazzo in questo momento, sto pensando solo a lei. Dove cazzo è? Perché se n'è andata? E se è in pericolo? Cazzo cazzo cazzo. Josh! Giusto Josh, lo devo chiamare.
'Lucas che c'è?'
'Josh, Viola è con te?'
'No io sono a casa, perché? Non state a cena fuori?'
'Si lascia stare, ciao'
E adesso? Vado da lei!
Metto in moto e sfreccio sotto casa sua. Arrivo, scendo e mi fiondo alla porta. Inizio a citofonare ininterrottamente ma nessuno mi apre, evidentemente è vuota. Si è ovviamente vuota, è tutto spento e chiuso e in più da quello che mi aveva detto la madre è a lavoro e il fratello con la babysitter. Di male in peggio merda!
Ritorno in macchina e resto lì. Passo letteralmente tutta la notte in auto sperando che lei torni a casa, che torni da me, ma invano. Di lei nessuna traccia.

*punto di vista di Josh*
Lucas mi ha chiamato chiedendomi se Viola fosse con me e io gli ho mentito dicendo di no, dovevo farlo, non potevo permettere che venisse a casa mia. Poco prima è arrivata lei correndo, era agitata, preoccupata, sconvolta e con il viso pieno di lacrime, insomma chi più ne ha più ne metta. Non la vedevo così da molto tempo e mi sono subito preoccupato. L'ho fatta entrare e calmare in modo che mi potesse raccontare tutto e giuro su Dio avrei preferito che non lo facesse. Quel viscido verme è tornato, è tornato da lei e so già cosa vuole, ma non posso permetterglielo, devo proteggerla.

Ora si è addormentata nel mio letto grazie ad una camomilla che l'ha tranquillizzata. Mi stendo accanto a lei ma resto sveglio, ho paura che uno dei suoi incubi possa avvenire.

Sono le 07.15 di mattina e io mi sto preparando per andare a scuola. Come previsto non ho dormito praticamente un cazzo perché lei ha avuto un incubo e c'è voluto molto per riuscirla a tranquillizzare. Non voglio lasciarla sola ma mi ha pregato di andare e di non saltare scuola per lei. Ho accettato a condizione: che lei resti a casa mia e non ha rifiutato. Qui è più al sicuro, lui non conosce questo posto quindi può stare tranquilla, inoltre ha casa libera perché mamma è a lavoro tutto il giorno. Ieri sera ho avvisato io la sua chiamandola e spiegandole la situazione. Gli ho detto di stare attenta e che mi sarei preso io cura di Viola proteggendola.

Arrivo a scuola che sembro uno zombie, ma non sono l'unico. Lucas è messo peggio di me, conoscendolo avrà continuato a cercala tutta la notte. Lo vedo venire verso di me più preoccupato che mai. Non so che dirgli e credo che al momento sia meglio evitarlo, così mi allontano dirigendomi in classe.

Per tutta la mattinata cerco di evitarlo e anche durante gli allenamenti, chissà come, ci riesco.
Non credo hai miei fottuti occhi! Esco dalla palestra e lui è qui fuori.
'Cosa stracazzo ci fai tu qua eh?' mi fiondo su di lui

*punto di vista di Lucas*
Usciamo dalla palestra e vedo un signore lì fuori. Ha un'aria familiare, ma non capisco come mai. Non ho tempo di pensare che vedo Josh fiondarsi su di lui e urlargli contro mentre io e Marcus ci guardiamo confusi
'Cosa stracazzo ci fai tu qua eh?' gli urla.
Lo conosce?
'Lei dov'è?'
Lei? A chi si riferisce?

È un uomo all'apparenza sporco, trasandato, con i vestiti stropicciati e un po' strappati, ma nonostante ciò è robusto, ha spalle e braccia grandi, probabilmente faceva palestra. Nella mano destra ha una birra vuota e una mezza piena, non sono manco le quattro di pomeriggio e già si è scolato due bottiglie di birra? Ma questo chi è?

'Tu.Non.Ti.Devi.Avvicinare.A.Lei' Josh scandisce bene le parole continuando ad urlare
'Non mi far ridere, l'ho vista ieri, è molto in forma eh!'
L'ha vista ieri?
'Sei un pervertito del cazzo Mirko. Le devi stare alla larga o giuro che questa volta la pagherai veramente cara'
Ma di che cazzo sta parlando?
'Me ne vado, d'accordo, ma non pensare che sia finita qui. Io voglio lei e la avrò'
Detto questo l'uomo se ne va e nel farlo mi passa accanto e mi guarda: ma certo! Ecco perché ha un'aria familiare! Ieri sera era al ristorante dove eravamo io e Viola, ad un tavolo non troppo lontano, la fissava. Oh cazzo. Nononono cazzo. È lei. Quella di cui parlavano è lei!
Vado verso Josh ancora visibilmente agitato, ma me ne frego. È tutta la mattina che mi ignora ma non può più farlo, voglio delle spiegazioni.

'Tu ora mi spieghi che cazzo sta succedendo.'

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