NEWT'S POV
Avevo detto a Thomas che non voleva dire niente quel bacio, così mi comportai in modo indifferente con lui.
Quando Teresa si mise a parlare con Thomas e gli diede il suo numero sembrava che non me ne fregasse niente, ma in realtà mi dava fastidio. Poi quando gli avevo spiegato perché Teresa ci stesse così tanto sul cazzo usai molto autocontrollo per non sembrare incazzato.
Durante il resto del pranzo poi osservai Thomas, che sembrava perso nei suoi pensieri.
Finito di mangiare mi alzai e me ne andai in giardino, per rilassarmi un attimo prima delle altre lezioni.
Era rimasto soleggiato e faceva abbastanza caldo, infatti molte persone si erano tolte le felpe rimanendo in maglietta. Molti erano sdraiati sull'erba, rilassandosi con gli occhi chiusi. Feci lo stesso.
C'era un venticello fresco che ti accarezzava dolcemente. Probabilmente mi sarei addormentato se non avessi sentito qualcuno stendersi di fianco a me.
«Allora, cos'è sta storia che non te ne è fregato niente del bacio?» era Minho ovviamente
«È la verità» dissi con non-chalance
«So che stai mentendo» replicò
Nessuno mi capiva come lui. Eravamo amici dalle elementari. Mi era stato subito simpatico e in pochissimo tempo diventammo migliori amici. È l'unico che capisce davvero come sto e capisce sempre se sto mentendo.
«So che non è giusto per lui perché potrei farlo stare male. Preferisco essere solo suo amico» gli risposi. Mi alzai, presi lo zaino e mi allontanai, andando verso la classe.
Quando entrai in classe ero solo, tranne per un secchione in prima fila con i libri già aperti. Come cazzo fanno a studiare sempre?
Mi misi in un banco in ultima fila di fianco al muro. Misi le cuffiette e feci partire la playlist in riproduzione casuale. Partì Do I Wanna Know degli Artic Monkeys. Mi misi a tenere il ritmo sbattendo il piede per terra e la mano sul banco. Avevo chiuso gli occhi e mi stavo rilassando quando sentì qualcuno picchiettarmi sul braccio. Mi girai verso chi mi aveva disturbato e vidi il secchione che era entrato in classe prima di me
«Beh? Cosa cazzo vuoi?» chiesi innervosito
«Potresti smetterla di sbattere la mano e il piede? Sto cercando di studiare» rispose
«Senti, non so chi tu sia ma 1. studiavi a casa, 2. non rompere i coglioni e 3. nessuno mi vieta di fare così, quindi sparisci» gli dissi "molto gentilmente"
Si girò e tornò al banco rimettendosi a studiare. In quel momento entrò Frypan e venne verso di me
«Che è questa faccia?» mi chiese sedendosi nel banco davanti al mio
«Sono innervosito solo perché un secchione è venuto a rompermi i coglioni, niente di più» risposi cercando di calmarmi
«Oh ok...comunque volevo dirti che ho incontrato il prof di motoria e mi ha detto che in palestra saremo insieme alla classe di Thomas per giocare a pallavolo» mi disse e io in risposta annuì.
Avevamo delle classi abbastanza piccole perché in quella scuola non eravamo in tanti, quindi per fare delle partite i prof organizzavano delle partite con le classi miste. Metà di una classe contro metà di un'altra poi giocavano gli altri.
Mi scappò una risata pensando al fatto che sarei potuto essere contro Thomas. Chissà come si vestiva di solito per ginnastica...forse la tuta grigia...
Scoppiai a ridere per le cose che stavo pensando e Minho si girò verso di me con aria interrogativa.
«Lascia stare» riuscì a dire tra una risata e l'altra
«Adesso chi è che ci farà buttare fuori dalla classe?» mi disse ridendo
Feci un tentativo di smettere di ridere, ma appena guardai Minho scoppiai di nuovo a ridere, che vennero interrotte dall'aprirsi della porta e l'entrata del professore.
Iniziai a prendere degli appunti molto distrattamente pensando all'ora dopo.

Quando suonò la campanella io e Minho ci alziamo subito e uscimmo dalla classe, diretti a quella di Thomas per andare verso la palestra insieme. Uscì dalla classe con un'espressione stanca e gli andammo incontro
«Pive che è quella faccia» chiese Minho
«Test a sorpresa. Di francese. Non sapevo un cazzo» sbuffò per poi riprendere a parlare «Ma io dico a cosa serve? Non me ne può fregare niente di imparare il francese. Che palle» sbuffò ancora
Non riuscì a trattenere una risata, che presto contagiò Minho e poco dopo anche Thomas. Eravamo fermi in mezzo al corridoio ridendo come dei ritardati e le persone che ci passavano vicino ci guardavano male
«Ok ok» dissi cercando di riprendere fiato «chi ci ha messo della droga nell'acqua o nel cibo?» questo fece ridere ancora di più gli altri due, che ormai erano piegati dalle risate. Non so per quando avremmo continuato se non ci fosse stato un professore che da una delle classi dietro di noi gridò «Ma che è sto casino? Tornatevene in classe» e velocemente li presi per le magliette dirigendoci in palestra.
Andammo in spogliatoio, che era vuoto e ci cambiammo. Giustamente trovandomi di fronte a Thomas in mutande non potevo starmene lì senza guardare, così, cercando di non farmi vedere da nessuno dei due, abbassai lo sguardo.
Thomas aveva dei boxer neri e, cazzo, la vista era fantastica.
Mi rigirai subito continuando a prepararmi e quando fummo tutti pronti uscimmo dallo spogliatoio entrando in palestra. Appena aprimmo la porta tutti gli sguardi si puntarono su noi 3
«Ecco i 3 ritardatari. Mettetevi seduti e non fiatate» ci disse il professore di motoria
«È possibile essere ciclati anche se si è maschi?» chiese Minho
Andammo a sederci e poco dopo il prof iniziò a fare le squadre. Ero capitato con Minho, e nella squadra avversaria c'era Thomas.

The way he looks at him ||Newtmas||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora