Epilogo

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NEWT'S POV
«Cazzo Minho fai più piano mi stai strozzando» dissi mentre lui continuava a stringermi la cravatta con la delicatezza di un elefante
«Se non la stringo che gusto ci sarà per Thomas toglierla più tardi?» mi disse guardandomi in modo malizioso
«Minho un po' di cazzi tuoi?» dissi fingendomi arrabbiato, cosa che lo fece ridere ancora di più.
Mi girai guardandomi in uno specchio.
Indossavo uno smoking perché avrei veramente sposato Thomas.
«Potresti andare all'altare anche con un sacco della spazzatura addosso e Thomas ti mangerebbe comunque con gli occhi» disse Minho guardandomi «stai benissimo» disse poggiandomi una mano sulla spalla e sorridendomi.
Era questo che mi piaceva di Minho. Scherzava sempre e provava sempre a farti sorridere. Sapeva diventare serio quando ce n'era bisogno e ti capiva con uno sguardo.
Guardai l'orologio: la cerimonia sarebbe iniziata in poco tempo. Mi diedi un'ultima sistema e uscì di casa, seguito da Minho. Parcheggiata fuori trovammo la macchina di Minho, un Audi A5 Sportback bianca, o come la chiamava lui, la sua bambina.
Salì sul sedile del passeggero sotto lo sguardo attento di Minho, che voleva vedere la sua bambina immacolata.
Partimmo e iniziai a tormentarmi le mani.
«Newt calmati andrà tutto bene» disse Minho accorgendosene
«Lo so ma capiscimi, non ci si sposa tutti i giorni...poi non sono abituato a stare davanti a tutta quella gente»
«Newt conosci tutti quelli che avete invitato, sono amici e non sono neanche tantissimi. Pensa solo a Thomas, non pensare ad altro» pensai a Thomas e mi calmai. Sarebbe stato al mio fianco tutto il tempo. Grazie al cazzo Newt lo devi sposare.
Ok stavo parlando da solo
«Allora...tu invece quando farai a Brenda la proposta?» chiesi, perché volevo che quei due si sposassero...e anche per cercare di smettere di parlare da solo, o con la mia mente, ma questi sono dettagli
«Penso che glielo chiederò presto. Siamo in estate e lei non sa dove realmente ho prenotato. Le ho detto un posto dove è già stata e le andava bene. Invece la porterò da tutt'altra parte e lì glielo chiederò» disse.
Scoppiai a ridere e lui mi guardò non capendo
«Il tono fiero con cui l'hai spiegato. Soffoco» dissi tra le risate, Dopo un po' riuscì a controllarmi «comunque bell'idea»
«Siamo arrivati» disse subito dopo Minho. Mi girai verso io finestrino e vidi che eravamo davvero arrivati. Mi sembrava fosse stato troppo corto il viaggio.
Scesi dalla macchina con lo sguardo fisso sulla chiesa. Ai lati del portone, che era chiuso e sarebbe stato aperto al mio passaggio, c'erano due piante simili a cespugli piene di fiori bianchi. Davanti a me si stendeva un sentiero di ghiaia bianca ai cui lati c'erano dei lampioni, a cui erano stati attaccati dei palloncini, anche questi bianchi.
«Brenda ha detto che sono entrati e tra 2 minuti apriranno il portone» mi prese a braccetto e mi portò davanti a quest'ultimo.
Poco dopo il portone iniziò ad aprirsi lentamente verso l'interno, facendo estendere la visuale sulla navata centrale.
«Ce la farai» mi disse Minho. Feci un respiro profondo e insieme iniziammo ad incamminarci verso l'altare.
Il mio sguardo venne catturato subito dalla persona che mi sorrideva dall'altare.
Mi fece ripensare alla prima volta che i nostri sguardi si erano incrociati, 5 anni prima. Ripensai velocemente a tutto quello che era successo tra di noi e il mio sorriso si allargò.
Raggiungemmo l'altare e allora Minho mi lasciò il braccio, lasciandomi di fronte a Tommy, che mi guardava con un sorriso stampato in faccia.
Non feci molto caso a cosa diceva il prete, rispondevo in modo meccanico, ero troppo occupato a guardare Tommy. Aspettavo solo il "si lo voglio" e il "potete baciarvi".
Dopo un tempo che mi parve interminabile il prete disse che potevamo baciarci.
Non me lo feci ripetere due volte.
Appoggiai le mie mani sulle sue guance e lo attirai a me, facendo scontrare dolcemente le nostre labbra, mentre Thomas metteva le sue mani sui miei fianchi facendo scontrare i nostri corpi.
Quasi non mi accorsi degli applausi e fischi intorno a noi, era come se fossi dentro a una bolla, dove solo io e Tommy potevamo stare.

THOMAS'S POV
Quasi non mi sembrava vero. Ci staccammo e ci guardammo negli occhi, mentre intorno a noi tutti applaudivano e fischiavano.
Lentamente gli invitati iniziarono a uscire dalla chiesa mentre a noi venivano fatte le foto.
Dopo quella che sembrò un'eternità uscimmo pure noi dalla chiesa e appena mettemmo un piede fuori dal portone tutti i nostri amici iniziarono a tirarci addosso il riso. Penso di essermi sentito così bene solo la prima volta che l'ho visto.
Lo guardai, i capelli che riflettevano la luce del sole, i suoi occhi profondi, e ripensando a tutti i nostri momenti insieme, baciai mio marito.




Spazio autrice
Okay gente sono riuscita a finire questa storia, anche se dopo mesi. Non sono molto convinta di quello che ho scritto quindi più avanti potrei mettere la storia in revisione o scriverne una nuova simile a questa ma migliorata. Probabilmente scriverò anche altre fanfiction ma ci vorrà del tempo prima che esca qualcosa perché voglio impegnarmi. Se avete letto tutta la storia vi dico solo grazie <3

The way he looks at him ||Newtmas||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora