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MINHO'S POV
Thomas si fece di lato ed entrai. Mi fece andare a sedere sul divano, andò in cucina e tornò con dei bicchierini per bere.
«Allora» iniziai, mentre aprivo la vodka alla menta «ho notato il tuo cambio di umore stamattina. Raccontami tutto» gli dissi mentre gli versavo la vodka. Gli porsi il bicchierino e lo bevve tutto d'un sorso.
«Beh sai già quello che abbiamo fatto. Stamattina quando ci siamo svegliati e anche mentre venivamo al bar parlavamo senza imbarazzo tra noi, perché la mia paura era che potesse ignorarmi. Poi dopo la tua domanda al bar cercava sempre di evitare il mio sguardo e non mi ha più rivolto la parola. Non so cosa pensare. Non gliene frega niente di me?» disse
«Thomas, te lo dico senza girarci intorno, probabilmente era meglio non farlo ancora. D'altronde vi conoscete da non molto. Comunque in parte è colpa mia, non avrei dovuto fare quella domanda conoscendo Newt» dissi, mentre Thomas mi guardava interrogativamente «Ormai te lo dico, che a Newt piaccia o no. Da qualche anno ha capito di essere gay, e io gli sono stato subito vicino, quando molti suoi amici, ormai ex amici, lo hanno giudicato. Quando lo ha capito aveva una ragazza, che dopo esser stata lasciata è andata in giro a parlare male di lui, però dopo un po' di tempo nessuno parlava più di Newt, facendo tornare tutto alla normalità. Newt poi ha provato ad uscire con dei ragazzi, finché non è arrivato uno di cui si è innamorato seriamente. A quanto pareva era ricambiato e si sono messi insieme. La loro relazione andava bene finché un giorno Newt non lo ha trovato in un vicolo a baciarsi con una ragazza. Ci stette malissimo e per un po' rimase chiuso sempre in casa cercando di evitare le persone. Allora andai da lui e lo aiutai, finché non tornò il solito. Beh, quasi il solito, perché iniziò a rivedersi con dei ragazzi, ma con tutti finiva dopo poco, perché Newt li feriva. Sembrava li usasse.» mentre parlavo Thomas abbassò lo sguardo, con aria triste.
«Thomas, non sto dicendo che ti sta usando, anzi voglio dirti altro» mi guardò negli occhi «So che per lui sei importante, e se questa mattina ha avuto quella reazione è stato ripensando a quello che ha sempre fatto con i ragazzi. Thomas lui non vuole farti male, è pieno di incertezza con te perché non sa come comportarsi e ha paura di ferirti, devi solo avere pazienza e non affrettare le cose.»
«Ho già affrettato le cose. Abbiamo fatto sesso. Ed io ero vergine prima. Cazzo abbiamo fatto un casino» disse leggermente arrabbiato
«Cerca di avere pazienza con lui, è l'unica cosa che posso consigliarti» lui annuì.
«Comunque ora beviamo, perché c'è un motivo se ho portato la vodka» dissi, riempiendo di nuovo i bicchierini.

THOMAS'S POV
Avevamo bevuto non so quanti bicchierini, ed io probabilmente ero già andato, mentre a Minho era rimasta ancora un po' di lucidità.
«Voglio lui» biascicai
«Chi?» chiese Minho, usando la lucidità rimasta
«Il mio Newtie» dissi per poi ridere. Non so perché ridevo, probabilmente tutta colpa dell'alcool
«Newtie? Allora ti piace eh?» Minho sembrava essere tornato lucido tutto d'un colpo, mentre la mia testa stava in un mondo in cui c'eravamo solo io e Newt
«Cazzo se mi piace» dissi, per poi mugugnare qualcosa di incomprensibile e addormentarmi sul divano.

NEWT'S POV
Un coglione. Ecco cosa sono. Un emerito coglione. Cosa cazzo mi era passato per la testa? Andare a letto con Thomas, poi cos'avevo intenzione di fare? Ignorarlo come tutti gli altri ragazzi, spezzandogli il cuore per poi farmi odiare? Essere indifferente e continuare con la messinscena del non mi interessa di Thomas e siamo solo amici?
Ma chi cazzo voglio prendere in giro? Solo amici? Mi piace Thomas, non posso più provare a nasconderlo. Finalmente l'ho ammesso a me stesso. Non provavo queste emozioni da tempo, e so che non voglio che quello che c'è tra noi finisca, ma non voglio nemmeno ferirlo e ho paura che possa farlo, anche solo per sbaglio.
Stavo steso sul letto, a fissare il soffitto bianco della mia camera, ripensando alla notte passata. Lui che mi chiedeva di rimanere, io che entravo in casa, poi le nostre lingue che danzavano, che sembravano fatte l'una per l'altra. Noi nel letto che ci spogliavamo, io che gli facevo un succhiotto sul collo, i suoi gemiti uniti ai miei.
I miei pensieri furono interrotti dal bussare alla mia porta.
«Avanti» dissi
«Io vado a dormire da Harriet, ci vediamo domattina» mi disse Sonya
«Va bene, a domani sorellina» risposi. Lei uscì e chiuse la porta dietro di sé, lasciandomi di nuovo ai miei pensieri.

Erano già le 2 di notte quando presi una decisione: pur di stare con Thomas e non farlo soffrire sarei cambiato. Avevo bisogno di lui, era entrato nella mia vita e in poco tempo l'aveva sconvolta. Non potevo perderlo e non lo avrei permesso. Al bar con Minho probabilmente lo avevo ferito, anzi senza probabilmente, mi sono accorto del suo sguardo, quindi decisi che gli avrei fatto qualcosa, tipo un regalo o una sorpresa.
Se c'era qualcuno che sapeva fare delle sorprese o dei regali, quel qualcuno era Brenda, così decisi di lasciarle un messaggio.
N: Ehi Brenda, ho bisogno di te. Domattina puoi venire a casa mia? 02.06
La risposta non si fece attendere per molto
B: Domani alle 9 sono da te 02.11
Sorrisi. Dovevo farmi perdonare e anche in fretta.

The way he looks at him ||Newtmas||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora