MIREA'S POV
Gradualmente, anche se non con fermezza, il mio respiro si regola. Il mio petto fa su e giù in modo costante ma non riesco ad aprire gli occhi. Non riesco a muovere neppure un arto.
Sembra che le mie forze siano state prosciugate, pare che la mia vita sia stata risucchiata in un vortice di morte. E qui, mi sono smarrita, solinga, angustiata.Tento di sollevare un dito dalla coperta ma sul mio volto appaiono delle smorfie di dolore.
La persona che si trova di fianco a me, si allarma e mi aiuta a poggiare bene la testa sul cuscino. Con gli occhi ancora serrati, cerco la sua mano per riuscire, almeno in un modo, ad alleviare questo fardello, questo peso, che possiedo dentro me.Raccolgo coraggio, inspiro profondamente ed espiro con cautela. Apro gli occhi, agito le palpebre eppure la mia vista è ancora smorzata. Provo a socchiuderli per mettere a fuoco l'ambiente circostante, ma indarno.
Cerco di aprir bocca per far fuoriuscire qualche parola, tuttavia, non ho troppe forze per compiere questa azione."Tranquilla. Sshh"
Una voce familiare mi rassicura, accarezzandomi la testa con una delicatezza che solo io posso riconoscere.
"J-Josh…" tossisco per il troppo sforzo.
Mi accarezza ancora una volta, con molta agitazione.
"Andrà tutto bene"
Scuoto la testa, tentando di trattenere le lacrime.
Rilascio un lungo sospiro e provo a riaprire gli occhi, riuscendo ad inquadrare, finalmente, il posto in cui mi trovo."O-Ospeda-" tossico ancora una volta.
"Sì, sshh. Sei in ospedale. Tranquilla"
"K-Kip-pe-"
"Non ti sforzare, piccola. Lui ti sta aspettando fuori"
Agito la testa violentemente, con molta rapidità.
"Non-non deve s-stare qui…"
Alcune lacrime iniziano a rigare il mio volto.
Non voglio che lui sappia del mio stato di salute. Lui non deve stare male a causa mia. Non voglio essergli una distrazione. Non voglio essergli un peso.Josh, come se avesse decifrato la confusione dei miei pensieri, mi sorride rassicurante.
"Stai serena. Gli ho detto che devi rimanere qui, a riposo, perché sei molto debole"
Annuisco e, prima che esca fuori, mi imprime un bacio sulla fronte.
Tuttavia, nel momento in cui compie un passo in avanti, lo afferro per la manica, attirando la sua concentrazione."Lui… N-Non deve s-sapere nulla"
Scuote la testa, comprensivo, e mi regala un sorriso bello ma fasullo, forzato.
Esce dalla porta ma, di getto, senza indugio, si catapulta nella stanza anche Kippeum, visibilmente allarmato.
Si precipita di fianco a me con quel visino corrugato in un'espressione preoccupata ma dolce. I suoi lineamenti rendono il suo viso ancora più apollineo. I suoi occhi emanano un bagliore di sofferenza e amore verso me. Il suo solito uragano che risiede all'interno dei suoi occhi color pece. Un uragano insolito, composto da varie emozioni.
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🏐❤️Un amore Pallavolesco❤️🏐
Tiểu Thuyết ChungMirea Tea è una semplice adolescente che nasconde un passato turbolento alle sue spalle: morte del padre, pessima condizione economica, abbandono della pallavolo e allontanamento dai suoi amici. Essendo stata lasciata sola da tutti, decide di rifug...