MIREA'S POV
Una brezza fredda mi scompiglia i capelli nel mentre tento di correre verso di lui con il clima gelido che mi entra perfino nelle ossa. A quanto pare, la mia giacca non fa da scudo.
Gli occhi vengono punzecchiati dalle lacrime e, per poco, non si lasciano tentare dalla debolezza.
Le mie gambe tremano e, i miei piedi disperati provano ad arrancare con passi faticosi ma il tremolio li ostacola."Josh! Aspetta!" urlo a squarciagola ma non arresta i suoi passi. Continua a darmi le spalle e a camminare frettolosamente "So che mi odi! Mi odi e fai bene! Ma se tu capissi perché l'ho fa-"
Si volta, scattante con il viso contratto in una smorfia d'ira.
"Dunque, tu adesso vorresti che io comprendessi il tuo atto!? Hai perso il senno, Mirea!"
Si rigira e riprende il percorso con i passi che si alternano repentinamente.
Non prestando concentrazione al tremito delle gambe, gli vado incontro e quando gli sono abbastanza vicina, lo afferro per il braccio e lo costringo a guardarmi.
Nei suoi occhi lucidi e lustri, riesco a captare il bagliore di delusione, di amarezza e di rabbia che luccica di un chiarore smorto."Josh, io-"
"Zitta! Zitta, Mirea! Ho sentito già troppe menzogne!" si distanzia da me e si porta una mano sulla fronte "Ora, esigo delle spiegazioni" continua con voce bassa ma arrabbiata "Voglio sapere tutto. Voglio sapere perché non me lo hai detto. Perché ho dovuto scoprire tutto attraverso questa?!" le sue ultime parole non sono più un sussurro ma un urlo.
Dicendo così, porta in alto con la sua mano l'agenda del terrore.
"Com-"
"Mi domandi pure come?" fa una risatina nervosa e scuote la testa.
"Josh, per favore..."
Ma lui sembra non ascoltarmi, non mi presta attenzione. È come se non esistessi. Infatti, inizia a raccontare tutto, dall'inizio e come lo ha scoperto.
Comprendo così che la mia ipotesi fosse vera: quella volta lui si trovava sul letto a leggere l'agenda.
Solo che non aveva capito il suo senso poiché si era incentrato solamente sulle prime pagine."Mi pareva tutto così insolito ed insensato. Quando ritornai a Seul, avevo una brutta sensazione, avevo ancora tanti punti interrogativi, avevo bisogno di delucidazioni, di risposte, di chiarirmi le idee una volta per tutte. Per questo, sono entrato di soppiatto a casa di Kippeum" si prende una pausa e trattiene un sospiro "Arrivando al contenuto, ho capito tutto"
Dopodiché volta la testa verso me con tanto disprezzo, con gli occhi socchiusi dall'irritazione.
"Ora spiegami cosa significa: 9 Novembre 2020, più dolorosa e duratura rispetto alle altre volte"
"Josh-" continua ad interrompermi
"E non c'è solo questa!" esclama, aprendo l'agenda con le mani barcollanti e sfoglia le pagine con tanta rabbia "Ma tante altre date!" quando arriva al succo dell'agenda, ci sbatte un dito sopra e lo gira verso me "Altre numerose date, orari, frasi dove si comprende il fatto che tu sei malata, Mirea!" mi sbraita contro.
Le lacrime rigano i nostri volti e sembra che si sia creato un temporale in zona. Un temporale causato dalle nostre lacrime.
Quelle di Josh sarebbero di sicuro una burrascosa voragine d'acqua piovana che trascinerebbe con sé tutte le abitazioni."C'è dell'altro" continua "Ho trovato anche questo" fa uscire dal suo cappotto il mio diario "Ho letto molte pagine e devo farti i miei più sinceri complimenti, Mirea. Sei una gran bugiarda. La falsità ti divorerà in un attimo. Credo che, se in futuro ti premieranno per la tua carriera pallavolistica, sia davvero inutile poiché dovresti meritarti una medaglia come migliore bugiarda dell'anno" enuncia queste parole con veleno.
Ira che mi ferisce. Veleno che mi inquina il cuore.
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🏐❤️Un amore Pallavolesco❤️🏐
Ficção GeralMirea Tea è una semplice adolescente che nasconde un passato turbolento alle sue spalle: morte del padre, pessima condizione economica, abbandono della pallavolo e allontanamento dai suoi amici. Essendo stata lasciata sola da tutti, decide di rifug...