Capitolo XIX- Rave

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Il suo occhio destro. Pura luce rossa incandescente. Si spalancó. Con un urlo e una forza sovrumana spinse Francesca che cadde con i coltelli e Miryam. Davide inizió a tremare. A toccarsi la faccia. A strofinarsi la mani. Sembrava nervoso. Respiro affannato e veloce. Occhi spalancati e fissi nel vuoto, arrabbiati. Iniziarono a guardarsi attorno. Si chiedevano cosa stesse succedendo.

Primo scaffale a destra in cameretta. Terzo o quarto libro a partire da destra. "Scienza della metamorfosi okeaniese". Dal capitolo 1 al capitolo 19 parla di varie specie di animali e dal 20 al 23 parla degli alteregos. Ve li racconto in sintesi. Ne esistono quattro tipi. Parziale, intotale, totale e completa. Parziale è quando si ha una lieve trasformazione fisica nella divinità ma la ragione rimane al portatore. Intotale quando si ha una un po' più grande trasformazione fisica e la ragione passa quasi totalmente alla divinità. Totale quando si ha una quasi totale trasformazione fisica nella divinità e la ragione rimane sia a quest'ultima che al portatore. Mentre la completa è la più pericolosa. Il corpo e la ragione diventano completamente della divinità. In generale la parziale avviene quando si è da soli, ovvero nelle vicinanze non c'è un altro dio, la intotale quando si è in due, totale quando si è in tre. La completa invece è del tutto incontrollabile ma è, grazie a Dio, molto rara.

In questo momento Davide stava vivendo la intotale.

Inginocchiato, bisbigliava velocemente qualcosa che nessuno riusciva a comprendere. Seguirono attimi di silenzio dove tutti guardavamo il suo corpo tremante. Silenzio. È macabro a volte. Lentamente si avvicinò le mani agli occhi facendo silenziose smorfie di dolore. Se le fissava. Le dita iniziarono ad affilarsi. Lentamente, in una luce incandescente, la pelle iniziò a mutare in qualcosa di duro e grigio. Poco alla volta iniziarono a crearsi squarci che non sanguinavano ma emanavano sempre quella strana, inquietante, rossa luce. Questa stana "oscurità" saliva sempre di più. Dalle dita al braccio. Davide guardava spaventato quella mutazione, ma incuriosito e stranamente divertito. Piccoli gemiti fuoriuscivano dalle sue labbra. A volte urla. Urla di chi soffre dalla sua stessa arma. Sempre più su. Il buio e gli squarci arrivarono alla faccia. Intorno agli occhi. Essi mi lanciarono un ultimo sguardo di pietà e poi l'oscurità li avvolse.
Rave si mise in piedi lentamente. Mi lanciò un sguardo. Sorrise. La giacca sulle spalle impazzì. Si squarciò e fuoriuscirono spuntoni neri molto simili ai suoi artigli. A questo punto gli occhi si staccarono da me e, girando lentamente la testa, furono trascinati sugli occhi neri spaventati di Francesca. La ragazza cacciò una pistola e provò a sparare al dio. Il proiettile, entrando in contatto con la pelle di Rave, si sciolse, lasciando la divinità impassibile alla scena. Lentamente si avvicinò a Francesca. Lei era spaventata ma affascinata da tale creatura. Si trovavano vicini. Rave e Francesca. Rave la guardava con occhi fissi, silenziosi, cattivi e fottutamente inquietanti. Francesca con occhi fissi, spaventati e incuriositi. Rave inclinó la testa. "Ora mi occupo io di te" disse una voce che tutto aveva tranne tracce di quella di Davide. Io pure iniziavo a sentire una strana sensazione. Il dolore stava sparendo. La testa stava scoppiando. Mi alzai. Riuscii a mettermi in piedi. Ero debole, ma riuscivo a stare in piedi. Smile voleva uscire. Lo sentivo. Voleva che lo lasciassi uscire. Me lo ordinava. Resistevo. Crayor mi guardava incredulo al fatto che riuscivo a stare in piedi. Mi trascinavo verso Miryam. Resistevo Smile. Nella mia testa mi stava picchiando. Crayor rimase spaventato dalla scena. I miei occhi si stavano facendo verdi. Dovevo resistere. Miryam scattò in piedi e si avvicinò a me correndo. Quando fu abbastanza vicino a me, le mie gambe non ressero più. Mi lasciai cadere fra le sue braccia. Lei mi strinse forte spaventata. Smile mi stava vibrando dentro. Non vi so spiegare quella sensazione. È come se il cervello volesse uscire dalla testa. Vibrava. Io conoscevo la sensazione. La sapevo controllare. Davide un po' meno. E si è lasciato "possedere" da Rave come un bimbo da un prete. Ora Rave afferrò Francesca per il collo. La sollevò. Si dimenava urlando. Crayor la fissava impassibile. Io la fissavo impassibile. Poi una fitta alla mia testa. "Ah, cazzo" sputai d'impulso. Rave si giró verso me. Si accorse della presenza di Smile. Sorrise. Stava per lasciare Francesca e per prendere me. Lui ama il peccato. È attirato dalle menzogne e dalla crudeltà. Ed io ne avevo in abbondanza in quel momento. Ma Francesca disse "Cos'è? Non hai le palle di finirmi? Eh?!". Rave lentamente girò la testa e tornò a guardare la ragazza. "O mi abbandoni come hai fatto con Roberta?" Gli occhi di Rave si intensificarono. Corrucciò lo sguardo. Strilló un urlo animalesco, simile ad un urlo di una qualsiasi bestia feroce. E così, affilando gli artigli, in un gesto rapido e macabro, gli amputò il braccio con cui teneva in mano la pistola. L'arto cadde a terra. Sangue a fiumi. Ovunque. Urli. Lacrime. Il braccio pallido e sporco di sangue inizió a rotolare giù dalla collina di sabbia dove si trovava il tempio. Francesca urlava. Strinsi Miryam al mio petto cercando di non farle vedere la scena. Lei stava tremando. Chiusi gli occhi e bisbigliai "Tranquilla piccola okay?" Li riaprii e vidi la bestia che lanciò via l'urlante Francesca che iniziò a rotolare giù insieme al braccio, lasciando abbondanti chiazze di sangue, sporcando il nudo muscolo e il nudo osso di sabbia. Crayor iniziò a spaventarsi e iniziò ad indietreggiare lentamente. Poi Rave cambiò preda. Si avvicinò a me. Mi fissó e, senza aspettare molto, mi afferrò per il collo e mi sollevò. Smile voleva uscire e io dovevo controllarlo. Ma in quel momento non era quello il problema. Rave voleva uccidere Ettore e Smile. ci aveva in pugno. Letteralmente. Miryam urlò "Lascialo!" E scagliò una sfera di energia che lo fece leggermente indietreggiare. Allora Rave con l'altro braccio libero le tirò uno schiaffo e Miryam cadde. Strinse più forte la mia gola. Non riuscivo a respirare. Sentivo i miei occhi che volevano uscire fuori dalle orbite. Stavo per cedere a Smile il mio corpo, se solo fossi riuscito a mantenerlo vivo.

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