Capitolo XVIII- Figlio di Rave

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Spalancai gli occhi. Spaventato. Arrabbiato. Debole. Stavo morendo. Non solo moralmente sta volta. Anche fisicamente. Avevo la vista annebbiata. Mal di testa. "Tu... tu sei..." Sospirai. Ma l'uomo capì comunque. "Si. Sono Crayor." Disse con il sorriso che fa colui che ha quasi raggiunto il suo scopo. Sentii la rabbia. L'odio e lo schifo mi bolliva tutto dentro. Smile. Lui mi avrebbe aiutato. Dov'era? perchè ancora non si faceva sentire? Che stava facendo? "Cosa vuoi? Perchè vuoi uccidermi?" "Ucciderti? Ma io non voglio ucciderti" disse alzandosi e tornando dal suo seguace. "Anni fa volevo essere io un alterego" disse. Camminava con un passo nobile. Quasi fiero. "Ero uno studioso. Uno studioso con un sogno. Nulla di grande. Solo avere il potere della trinità.." "Come sai della trinità?" chiesi con aria confusa e moribonda "Ero un servo della dinastia. Anni fa. Studiavo per tuo padre. Ero un archeologo. Studiavo i resti della rivoluzione di Tiu (ve la racconterò più in la). Finchè un giorno fui cacciato. Perchè? Perchè tuo padre aveva debiti di gioco ed era troppo codardo da chiedere soldi a Ben o dire qualcosa a tua madre. Così fece parecchi tagli senza dire niente a nessuno. Tra cui c'ero pure io. Tuo padre non vi disse niente immagino vero? La morte dei tuoi genitori è stato davvero un incidente stradale favorito dal caso? Oh no... Tuo padre si era messo in un brutto giro... e non ne seppe uscire. E ci rimettemmo in molti. Compreso io. Compreso lui" M-mio padre un debitore? Cosa? Non poteva essere. Non ci credevo. I miei genitori uccisi?!

"Incidente stradale in piena periferia. Morte due persone." Rileggevo per l'ennesima volta a sedici anni il titolo di quell'articolo di giornale. "Ci lasciano Abrams Gionni (38 anni) e Curly Maria (34anni), noti magnati della città. Muoiono a causa di un incidente dovuto al mal funzionamento dei freni. Lasciano il figlio di soli 6 anni alla cura del nonno acquisito Lari Benjamin." "Ettore tutto okay?" Mi chiese mio nonno. "Cosa? Io? Oh. Ehm. Sisi, certo. Tutto okay." Dissi rimettendo a posto quel foglio di giornale. "Tuo padre era un uomo molto misterioso. Era un segreto vivente. Anche per tua madre. Lei era una donna magica. Gentile. Altruista. Ed era bellissima" "Lo so Ben. Lo so. Me lo ripeti tutte le volte." dissi accennando un sorriso. "È che... Non lo so. Un incidente stradale. Io non ricordo niente di loro. Spesso penso a questo fatto, e tutte le volte ci sto male al pensiero. E sono morti così, per una sciocchezza. Il mal funzionamento dei freni. È così... Strano." "Lo so Etto. Lo so. Ci penso spesso anche io. Non meritavano quella fine. Un Abrams deve vivere con valore. Ma vabe. Non si puó fuggire dal destino." Lo guardai storto "Nonno io non credo nel destino"

"Mio padre è stato..." "Già. Strano vero? I signori Abrams uccisi. Che cosa strana da sentire." Continuó camminando su e giù raccontando la sua storia. "Iniziai a ricercare un modo per evocare la trinità. Ah.. Allora questo tempio non esisteva. Non c'erano mezzi da Astrus per aprire un portale. Ma io, con vari campioni che, astutamente sequestrai alla dinastia, riuscii a creare un marchingegno in grado di aprire questo squarcio." A queste parole sospirai. Ora era tutto chiaro. Crayor. Solo un uomo riuscì ad aprire un portale anni prima. Il suo nome era: "Mick's Ciro" dissi con quella poca aria che riuscivo a sospirare. Crayor si giró verso di me con occhi stupiti. "Come?" "Pensavi che mio padre non si era accorto che mancavano delle scorte dal laboratorio? Credevi che non sarebbe mai risalito a te? Ti sbagli di grosso, Ciro. So chi sei. So cosa hai fatto. So cosa stai diventando. Ti senti un Dio vero? Ma non sei niente. Niente se non un figlio di Rave." Ora era lui che mi guardava sbalordito e confuso. Poi chiuse i suoi occhi neri. Respiró. Li riaprì e aveva un'aria molto più calma. Come quella di un paio di minuti prima. "Stavo dicendo. Aprii questo portale ma qualcosa andó storto. Hilios rimase ad Okeanos, Smile scelse te e Rave Davide. Ed io? Io ottenni solo questo dono dal Signor Rave. Potentissimo. Sai cosa posso fare? Oh si che lo sai..." "Puoi.." dissi sudando. Ero pallido. Mi veniva da vomitare. "Puoi usare come energia l'oscurità che ti bolle nelle arterie. E l'energia spesso puó corrodere i cuori delle persone e degli esseri, trasformandoli in tuoi schiavi" "Bravo. Ben ti ha proprio spiegato tutto ragazzo. Mi fa piacere. Almeno non spreco fiato" disse Crayor. "Il nome Ciro mi stava piccolo. Il mio potere era immenso e mi serviva un nome. Qualcosa che incutesse timore agli altri. Qualcosa che trasmetti quello che sono.." "E ti sei fatto chiamare Crayor." Per chi non lo sapesse, probabilmente tutti, in Okeanos la parola Crayo si usa per indicare in genere la parola Figlio. Crayor. Probabilmente la R finale per richiamare la R di Rave. Quindi Crayor=Figlio di Rave.
"Esatto. Ora peró avevo un potere enorme. Ma a me non bastava. Volevo avere il potere della trinità. Non mi importava quanto tempo e quanto sangue ci sarebbe voluto. Io lo voglio. E io ottengo sempre quello che voglio. Così iniziai a cercarvi. Ed, eccetto Davide, non sapevo chi fosse il portatore di Smile. Finchè, non vidi la scena di due bambini che bisticciavano in maniera assai particolare ed assai violenta. Volevo capire chi fossero. Osservai la scena. Uno aveva occhi rossi e uno occhi verdi. Troppo accesi per essere naturali. Troppo accesi per essere umani. Così vi trovai. Davide ed Ettore. I due alteregos. Wow. Mi bastava solo uccidervi e... Avrei avuto ció che volevo... Sul serio? No. Hilios era ancora ad Okeanos. Non potevo averlo. Avevo bisogno che venisse qui. Ma come? Solo anni dopo della costruzione del tempio seppi della sua esistenza. Più o meno un anno fa. Avevi diciassette, diciotto anni, non ricordo. Ed avevo bisogno di trovare un motivo per cui tu dovessi evocare Hilios. Avevo bisogno di qualcuno vicino a voi due. Qualcuno che conoscesse entrambi ma che non amasse nessuno. Qualcuno disposto a fare di tutto per me. E trovai una ragazza. Una ragazza che conosceva bene Davide, e alquanto bene Ettore grazie la cugina." la.. la cugina? Cosa? Chi era la cugina di una delle persone più vicine a me?... Aspetta un attimo. "Mi promise parte del potere che avrebbe ottenuto." Disse l'ombra incappucciata che teneva ferma Davide e Miryam. "E mi rese più forte e più agile." diede una spinta ai due ragazzi. Davide e Miryam caddero a terra. Erano seduti e guardavano l'ombra ancora incappucciata, ma che non lo sarebbe stata per molto. Lentamente, con la mano destra inizió a togliersi il cappuccio. Ciocche di capelli di un castano particolare iniziarono ad uscire. Un castano famigliare. Troppo. E ció non andava bene. Si tolse tutto il cappuccio. Francesca aveva mezza faccia ustionata, ma gli occhi neri, profondi, inquietanti, erano rimasti intatti. "Oh Dio..." invocai tra me e me vedendo quella ragazza. Ma Davide. Davide. Davide al suo sguardo, abbandonó gli occhi al fuoco. Le vene sui suoi bicipiti si fecero più marcate. I suoi muscoli si stavano intostando tutti di colpo. I suoi occhi... Divennero rossi. Rave, dopo mesi, si era risvegliato. E se Rave si sveglia, Smile ride.

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