Capitolo XI- Inseparabili

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Dietro il castello c'era un'aeroporto. Avevo due aerei privati. Con tutta la moto salimmo su quello più piccolo poiché era anche il più veloce. Davide lasciò la moto attaccata ad un tutore per far si che rimanesse fissa ad una parete del veicolo e si sedette vicino me. Stava sudando e si guardava intorno spaesato. "Davide, tu hai paura dell'aereo?" Mi guardó "N-no..." "Ce, tu hai tutti i mali di questo mondo e hai paura dell'aereo?!" Accennò un sorriso forzato. Forse per autosdrammatizzarsi. Pensai che non avevo la più minima idea che Davide avesse tale fobia. Lo vedevi sfrecciare a velocità folli con la sua due ruote sulla terra ferma. E poi a qualche metro più su diventava un gattino circondato da cani. Non so perchè ma mi faceva ridere quella situazione. Iniziai ad accennare una piccola risata che finì col far ridere entrambi. Avete presente quelle risate che, appena le senti inizi a ridere? Ecco per Davide erano le mie. Per un attimo ci dimenticammo di tutto, di tutta la situazione, di tutta la storia che ci stava succedendo, di Rave, di Smile, di Ben, Lily, Roberta, Gionni. Iniziammo a ridere e per un attimo tornammo quelli di un tempo. Inseparabili. Come gli Agapornis. Dei pappagalli che, perfino in natura, si trovano sempre due alla volta. Ma quello era solo un attimo di un sognatore che fu interrotto dall'accendersi dei motori. Entrambi ci zittimmo e smettemmo di ridere. I ricordi tornarono e con i loro i rancori. E le fobie di Davide. Fu un viaggio lungo e silenzioso. Mentre Davide guardava fisso il vuoto cercando un po' di autocontrollo, io pensavo a Clyra.
Da piccolo, ancora prima di conoscere Roberta, avevo un'altra "amica". Il suo nome era Miryam. La nostra era un'amicizia particolare. Da quando la mia memoria puó rimembrare, ricordo che Benjamin ha sempre avuto vari servi, tra i quali c'era Clyra. Clyra era una giovane donna che spesso aiutava Ben nei lavori che erano con un diretto interesse con Okeanos. Aveva un dono speciale. Una volta ogni decenni un lontano discendente di Smile poteva nascere con un potere dato ad Abramo. Clyra, essendo una di questi, nacque con il dono della veggenza. Penso che non devo spiegare cosa sia. Benjamin e Clyra erano quelli che oggi si potrebbero definire "soci" poichè lavoravano molto insieme. Un giorno peró Clyra si ritrovó incinta di una bambina, esattamente nello stesso periodo in cui mia madre, Maria, si ritrovó incinta. Il padre non si sapeva chi era per certo. Non ne ha mai voluto parlare. Inutile dire che tutti i sospetti caddero su Ben, anche io sono quasi certo che il padre fosse lui. Ma ancora adesso io non so chi fosse il padre della bimba. Nacque questa bambina qualche mese dopo di me. Occhi cerulei, capelli castani. Sorriso bellissimo. La chiamarono Miryam. Io e lei crescemmo insieme. Eravamo inseparabili. Abitavamo nello stesso castello. Eravamo come fratello e sorella. Giocavamo insieme, dormivamo insieme (e non pensate male, stiamo parlando di bambini). Lei era una bambina tenera. Una di quelle che farebbero di tutto per tutti, senza farsi problemi. Una di quelle che accenna un sorriso solo e solo se tutti lo accennano. Una di quelle che è felice solo se tutti sono felici. Era una tipetta molto competitiva. Amava le sfide e amava vincere. Non sapeva perdere. Un'altra cosa che amava, e che sapeva fare, era essere la leader. Amava comandare e dare ordini. Litigavamo spesso perchè mi dava ordini. Odio chi mi da ordini. Ma i nostri litigi duravano mezzora e poi pace. Finchè un giorno non diventammo promessi sposi. Gionni, mio padre, sapeva che da me avrebbe seguito il destino del mondo e che, quindi, la mia compagna sarebbe dovuta essere una persona di totale fiducia. E Miryam era ció di cui "avevo" bisogno. Diventammo promessi a solo 6 anni. Non ci importava più di tanto, eravamo "fratello e sorella". Stavamo bene insieme. Ci volevamo bene. Cosa pretendere di più? Finché un giorno...

Il "Signor Abrams" detto dal pilota mi riportò al presente "Si? Dimmi." "Volevo comunicarle che il volo è quasi terminato. Svegli il suo compagno e si affretti per prepararsi a scendere." Davide si era addormentato. Era così tranquillo. Se avesse immaginato che il peggio stava per cominciare...

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