Capitolo 16.

973 61 22
                                    

Sono rimasta chiusa in casa tutto il resto del giorno.

Indossavo il mio pigiama - con gli unicorni, sì ho 17 anni! - e avevo tutto il trucco sbavato a causa delle lacrime.

Ricevetti una chiamata da Delly, ma non le risposi. Era la mia migliore amica, certo, ma non avevo voglia di parlare.

I miei sono ancora via.

A che serve una casa immensa, se non puoi dividerla con nessuno?

Amo stare sola, ma odio sentirmi sola.

E in questo momento, mi sento tremendamente sola.

Parlare con Delly non avrebbe senso, non capirebbe. Si farebbe centinaia di filmini mentali su me e Ross.
Ross.

Già... chissà se dopo tutti quei baci succhia-anima, si è anche già portato a letto Hannah.

La detesto in senso buono. Capite? È simpatica e per essere mi piace, ma lei è bella. Lei è... lei.

E Dio se stavo male.

Ross non avrebbe mai scelto me! Come avrebbe anche solo potuto scegliermi?!

Perché non mi piaccio mai abbastanza? Perché non sono abbastanza?

Ho bisogno della musica per calmarmi. Solo di quella.

Così metto Don't Stop Me Now.

Già sono più calma.

Passo in rassegna le pareti della mia camera. In alcuni punti non si vede neanche più l'intonaco, tanti sono i poster. Che per lo più rappresentano i Green Day, i Linkin Park, i Queen, alcuni degli AC/DC e un paio degli R5.

Oh sentite, sono la band del mio migliore amico e della mia sorella nata da madre diversa.

Con i Queen a tutto volume, casa mia sembra una specie di discoteca.

In quel momento suonano al campanello.

Senza preoccuparmi di abbassare o spegnere la musica, scendo e apro alla porta.

"Ma stai facendo un party qua dentro?!"

"Che c'è?" Domando fredda.

"Eri scappata ed ero preoccupato." Dice dolcemente, Ross.

"Non ho niente."

"Sicura? Non è che ti ha fatto qualcosa Caleb?"

"No."

"Okay. Spiegami, tu stai ascoltando Don't Stop Me Now e non mi inviti neanche? Che amica sei?"

Già, amica.

"Non ho voglia di compagnia umana."

"Oh beh, io sono un unicorno come quelli del tuo pigiama, quindi posso stare con te." Fa per entrare, ma lo blocco con la mano.

"No."

"Come 'no'? Non mi vuoi?" Domanda perplesso Ross.

"Voglio stare sola, okay?" Dico severa.

"Sì, certo. Come vuoi. Ciao." Ross se ne va, deluso.

Mi sento in colpa per averlo trattato male. Ma lui mi ha fatto del male.

Torno in camera mia.

Alzo ancora di più il volume della musica.

Verso le 20:00, la porta della mia camera si apre violentemente.

"Laura!" Mi urla mia madre.

Spegno i subbufer con la musica.

"Hey mamma."

"Tesoro, quanto tenevi alta la musica? Nemmeno ci hai sentiti entrare. E sei una signorina..." Detesto quando usa quel termine. Che tra l'altro ha iniziato ad usarlo quando avevo 14 anni. 'Signorina', come se prima fossi un dugongo! "... quindi dovresti ascoltare musica più consona e non tutti quei pazzi che urlano."

"a) I pazzi che urlano sono i Linkin Park e scrivono canzoni fantastiche; b) ascolto anche la band dei ragazzi, quindi..."

"Okay, tanto so che qualsiasi cosa ti dica, continueranno a piacerti."

"Esatto."

"Tesoro, volevo dirti che domani pomeriggio papà ed io ripartiamo."

"Ah. E dove avrete il congresso?"

"A San Diego."

"Okay." Capite ora cosa intendevo con 'A che serve una casa immensa, se non puoi condividerla con nessuno?'. Vanessa era sempre via per registrare dei film o delle serie TV, i miei se ne andavano ogni giorno, quasi.

Mi addormento stranamente presto.

---

Altra giornata passata a deprimermi.

I miei sono appena partiti. Sono le 16:00 in punto.

Se fossi un adolescente normale, a quest ora sarei in spiaggia a divertirmi e a sbaciucchiarmi un tipo figo. Invece sono in casa a sperare che Harry Potter sia un ragazzo reale. Credo proprio che lui sia la mia anima gemella. Sempre meglio di quel cretino che mi ritrovo.

Sta mattina mi sono vista con Caleb. Mi ha detto che appena m'ero andata, Ross ha fatto di tutto per scollarsi Hannah di dosso e per venire da me.

Non so più cosa pensare.

Decido di andare a fare un giro ad Hollywood.

Arrivo fino ad una stazione dei pullman e compro un biglietto.

In pochi minuti arrivo.

Inizio a camminare per l'Hollywood Boulevard.

Improvvisamente un cartellone pubblicitario mi si para davanti. Leggo cosa c'è scritto.

Il mio cuore per qualche secondo smette di battere e mi viene in mente un'idea...

~Angolo autrice:
Grazie a tutti per i commenti che mi lasciate :3 siete la dolcezza fatta a persone.
Tralasciando i miei momenti zuccherosi, fino a far venire le carie, votate e commentate ;)~

Ellingtons-wife

Try not to fall in love || A Raura Fanfic.Where stories live. Discover now