Capitolo 20.

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_Narratore

I Lynch tornarono a casa ed Ell si fermò da loro.

"Potete scusarmi un attimo?" Era Rydel.

"Certo Del. Ma che succede?" Domandò Riker.

"Devo fare una cosa."

Lei salì le scale ed entrò in una delle camere dei fratelli.

Il biondo stava dormendo, con la bocca spalancata, una mano sul petto e una gamba fuori dal letto.

Lei prese lo zaino logoro del fratello - che conteneva ancora tutti i libri scolastici - e glielo lanciò sui 'gioielli di famiglia'.

"AHHHH! RYDEL CAZZO!" Disse Ross, alzandosi di scatto. "SEI IMPAZZITA?! VOLEVI FARMI DIVENTARE FEMMINA, PER CASO?!"

"Sei una testa di cazzo!" Urlò la sorella infuriata.

"Che c'è?! Ti sembra anche il caso di svegliarmi così?!"

"Sei un verme! Mi fai altamente schifo!"

"Ma che cosa ti ho fatto?! Hai le tue cose?!"

"No! E non sono nemmeno fatti tuoi! Ma sai cosa non hai tu? Il cervello, la coerenza e il buon senso!"

"Ma mi dici che ti ho fatto?!"

"Non cosa hai fatto a me! Ma cosa hai fatto a Laura! Lei ieri sera era rimasta a casa a piangere! E noi l'abbiamo dovuta consolare, a causa della tua stupidità! L'hai fatta star male!"

"Ma è lei che mi ha mentito!" Protestò Ross.

"Può anche averti mentito, ma tu avevi detto che l'amavi! Se ami una persona, non dai peso a queste cose, perché diresti che ne vale la pena! Non sei nemmeno venuto a salutarla!"

"Come 'a salutarla'?"

"Già! Oggi Laura è partita per New Orleans!"

"Cosa?! Di già!"

"Esatto! Mi ha detto di salutarti, ma preferisco farti sentire in colpa! Perché ci devi stare male! Lei ti ama, idiota! E non te ne sei nemmeno accorto, dopo tutto questo tempo!"

"Ma io credevo partisse più avanti!"

"Ti sta bene, Ross! Ho sempre sperato che voi due vi metteste insieme, ma ti meriti solo una delusione da parte sua! Spero che quando torni, abbia un ragazzo! E ti tratti esattamente come tu trattavi lei quando stavi con Meghan! Lurido verme! Ti sta assolutamente bene! E detto questo, ciao!" Rydel uscì dalla stanza, lasciando solo il fratello, che era ferito nell'animo e voi-sapete-dove.

Ross rimase a riflettere sulle parole della sorella. Ora si sentiva veramente una merda.

_Laura

Finalmente, dopo tre ore, l'aereo atterra.

Ci fanno rimanere dentro ancora dieci minuti, poi ci fanno scendere.

Entriamo dentro l'aeroporto di New Orleans.

Io e Raini prendiamo le valigie.

All'uscita dell'aeroporto troviamo un uomo con uno smockin e con in mano un cartello con scritto "Marano-Rodriguez".

Ci avviciniamo. Ci saluta con un cenno del capo, poi afferra le nostre borse e si avvia verso il parcheggio.

Noi ci scambiamo uno sguardo dubbioso.

Lo seguiamo.

Ad attenderci troviamo una fantastica limousine bianca.

Saliamo.

L'autista ci accompagna fino ad un alto edificio, poi ci fa scendere.

Il tutto senza proferire una parola.

Entriamo. Non abbiamo idea sul da farsi.

"Siete le signorine Raini Rodriguez e Laura Marano?" Domanda una giovane donna, alla reception.

"Sì..." Dice titubante Raini.

"Oh bene. L'ufficio della signora Eye si trova al 10° piano. Andate pure." Ci indica l'ascensore.

Ci dirigiamo verso di esso.

Le porte di lamiera grigia, riflettono i nostri volti. Entriamo ed io pigio il bottone del 10° piano.

"Tutti di tante parole New Orleans." Dice Raini.

"Già. Speriamo almeno che la 'Signora Eye' parli di più."

"Speriamo."

Appena sentiamo un campanello, capiamo di essere arrivate a destinazione.

L'ascensore si apre direttamente dentro un ufficio. Noi usciamo e ci sediamo su delle sedie di pelle nera.

In quel momento una porta si apre e la donna che ci aveva accolte alle audizioni entra.

I suoi capelli rossi sono raccolti in uno cignon e indossa una stretta gonna blu, con una giacca del medisimo colore e una camicia bianca.

"Salve ragazze!" Ci saluta, lei.

"Salve." Diciamo all'unisono io e Raini.

"Allora ragazze, le riprese inizieranno fra tre giorni, in modo che possiate visitare un po' New Orleans e che riusciate a fare amicizia con il resto del cast."

"Okay."

"In oltre il vostro albergo si trova al 254 di Mississipi Road. Dentro alle vostre stanze troverete i copioni. Le riprese inizieranno alle 07:00, di sabato. Spero vi troviate bene."

"Certo, grazie."

"Ora andate. Karl vi sta aspettando."

Ecco il nome dell'autista.

Ci congediamo, poi torniamo da Karl.

Lui ci accompagna fino al nostro albergo e ci scarica le valigie.

Alla reception dell'hotel ci lasciano delle card per aprire le porte.

"Io sono al 12° piano. Tu?" Mi chiede Raini.

"Io al 13°."

"Okay."

Lei si ferma al 12° piano, mentre io salgo fino al 13°. Cerco la mia camera: 304.

Appena la trovo, faccio passare la card davanti al sensore e con uno scatto, la porta si apre.

C'è un grande soggiorno, con un divano color crema, in pelle. Un poltrona in un angolo, in tinta al divano. Un mobiletto color legno chiaro e sopra una TV.

Dalla finestra si vede un enorme balcone.

Chiudo la porta e appoggio la valigia a terra. Mi avvio verso la finestra.

La faccio scorrere verso destra per aprirla e poi mi sporgo per vedere il panorama.

Di vede buona parte di New Orleans. Il Mississipi che scorre, molti parchi e persino il set cinematografico.

Torno dentro e continuo a visitare la mia stanza.

In una porta trovo un bagno spazioso e in un'altra la camera da letto - anch'essa molto grande -.

Non ho le forze di sistemare la valigia, così la lascio abbandonata in soggiorno ed io mi butto sul letto.

Mi rannicchio sotto alle coperte e - senza nemmeno mettermi il pigiama - cerco di addormentarmi.

La cosa mi risulta difficile.

Nella mia testa rimbomba un solo pensiere.

Un solo nome.

Il suo.

Ross.

~Angolo autrice:
Ecco il capitolo ;) scusate se è un po' noioso, ma è un capitolo di passaggio.
Spero che vi sia piaciuto comunque :3 Votate e commentate ❤~

Ellingtons-wife

Try not to fall in love || A Raura Fanfic.Where stories live. Discover now