Try not to fall in love || A Raura Fanfic.

Capitolo 13.

Perfetto.

Il mio primo giorno da finta fidanzata, è iniziato.

Caleb mi ha proposto di non dire nulla a Ross, così sarà ancora più 'sorpreso'.

Un po' mi sento in colpa, perché è come se lo stessi prendendo in giro.

Cammino lungo le vie di Beverly Hills, vicino a casa mia.

Sì, non abito prorio nel centro di Los Angeles, ma questo non conta granchè.

Mentre passeggio, vedo... Ross e Hannah.

Prendo il telefono e cerco il numero di Caleb.

"Pronto?"

"Cal, sono a Beverly Hills. Ci sono Ross ed Hannah! Cosa faccio?!"

"Cammina e continua a parlare al telefono con me. Okay?"

"Va bene."

Riprendo a camminare.

Ross mi nota e mi chiama.

Io lo ignoro e continuo a parlare al telefono.

"Certo, per me va bene. Quando vuoi... sì, okay... Certo! Ti adoro, ti adoro!"

Dall'altro capo del telefono Caleb mi consiglia di dire qualcosa di dolce.

"Sei il migliore! Arrivo subito da te!"

E mi allontano.

Sento lo sguardo di Ross puntato su di me.

Appena svolto l'angolo, lo comunico a Caleb.

"Sei stata fantastica! Se fossi in lui sarei morto lì!"

"C'è andato vicino, credo."

Rientro a casa.

Continuo a parlare al telefono con Caleb.

È un ragazzo fantastico.

Anche se lo conosco da tipo tre giorni, gli voglio già bene. Forse mi affeziono troppo velocemente, ma lui è quello che adesso mi capisce più di tutti. Sa esattamente cosa provo a causa di Ross e anche se sono stata io a dirgi di 'frequentare altre persone', non doveva prendermi alla lettera, volevo solo vedere se lui avrebbe rinunciato a me così velocemente o avrebbe lottato per stare con me.

Lo so, mi faccio paranoie inutili, ma insomma... sono una ragazza!

"Laurs ti va se domani andiamo a fare un giro?"

"Okay, ma non chiamarmi 'Laurs'." Dico contrariata.

"Ma a me piace chiamarti così. A domani Laurs."

"Ciao Cal."

Chiudo la chiamata.

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Il giorno seguente, come da accordi, Caleb ed io ci incontrammo al solito bar.

"Dobbiamo recitare come una coppia, okay?"

"Sì."

"Speriamo vada bene."

"Già..." Mi alzo e lui mi segue.

Ci incamminiamo.

"Credo di aver dimenticato gli occhiali da sole al bar. Arrivo subito!"

"Certo."

Mi siedo su una panchina, poco distante dal bar.

"Hey Laura!" Riconoscerei quella voce fra mille.