Passano i giorni e la data del ballo si avvicina sempre di più, tutti sono entusiasti per l'arrivo di quel fatidico giorno.
"Drin, drin, DRIN DRIN".
Un altro giorno nuvoloso che speriamo andrà per il meglio.
Mi alzo dal letto e mi metto addosso dei pantaloni larghi a vita alta tenuti stretti da una cintura di cuoio intrecciata, un cannottiera bianca e un cardigan celeste chiaro.
Mangio del pane e mi fiondo velocissimamente verso scuola per evitare Louis che sta insieme ad una ragazza che mi vuole probabilmente uccidere; per fortuna riesco a scampare il pericolo.
Mi dirigo diretta verso Amy,
"Claudia, Oggi è la giornata saldo per i vestiti del ballo, DOBBIAMO ANDARE A COMPRARLI". Dice tutta gasata."Si si, ma calmati".
"O oggi o mai più!". Dice decisa.
Io annuisco ridendo."DRIN, DRIN".
La campanella suona e cominciamo la giornata, ovviamente c'è anche Louis con Agnes che stranamente sembra meno presa dalla relazione con lui, diversamente da una settimana fa quando era sempre attaccata a lui.
Finalmente arriva l'ultima ora, ogni ragazza guarda le lancette dell'orologio sopra la lavagna che scandiscono il tempo mancante alla fine di questa presumibilmente interminabile lezione, la nostra professoressa si rassegna ad avere attenzione.
Gli ultimi venti secondi Amy mi prende per mano,
"Appena suona ci alziamo e andiamo fuori dalla scuola il più veloce possibile, ok?". Chiede sussurrando.Io annuisco.
"DRIN, DRIN".
Ci alziamo e corriamo fuori dalla classe in meno di 0,5 secondi insieme a le altre ragazze della scuola urlanti.
Ci avviamo verso il centro di Winfield, correndo all'impazzata e ci imbuchiamo dentro il centro commerciale pieno di negozi che per l'occasione si sono preparati esponendo i loro capi migliori.
Ci facciamo largo tra la gente che cerca in ogni modo di appriparsi del vestito migliore.
Ci imbuchiamo in uno dei negozi più gettonati del centro commerciale,
Amy punta subito ai due vestiti allo stesso tempo economici ma anche più belli che avevano già catturato molta attenzione da parte di tutte le compratrici,La vedo trasformarsi in una bestia feroce, si fa largo tra milioni e milioni di ragazze che cercano di arrivare a prenotarli, comincia a combattere come in un campo di battaglia e dopo aver tirato un po' di spintonate arriva finalmente dalla commessa esterrefatta che li prenota per la cassa; mi guarda gloriosa dall'altra parte del corridoio dove io però non sono più;
ha attirato la mia attenzione una bottega in legno nascosta e sovrastata dall'imponenza delle altre boutique, mi avvio silenziosamente verso questo insolito emporio che ha le rifiniture in legno e un'insegna, leggermente mangiata dai tarmi, con incise le scritte:
"Abilen's botique".
Apro la porta cigolante e mi trovo davanti ad una stanza illuminata da dei candelabri, con un soffitto molto alto da qui pendono ai lati vari tipi di tessuto e decorazioni, mi faccio avanti nella stanza, arrivo al bancone e suono il campanello,
"UN CLIENTE, UN CLIENTE". Grida una voce rauca.
Si fa avanti una vecchietta sugli ottant'anni, bassissima e con degli occhi azzurro cielo, enormi.
"Mi dica signorina, come posso aiutarla?"
"Vorrei vedere i suoi articoli". Dico intimidita.
"I miei articoli? Ah si! Certo i miei articoli" Dice stupita.
Apre un cassetto e prende una chiave argentata, un po' arrugginita, esce dalla cassa e apre una piccola porticina alla mia destra, ci si addentra e si gira,
"Signorina, cosa aspetta? Mi segua". Dice tutta contenta.
Io trepidante la seguo, stando attenta a non sbattere la testa sul basso soffitto.
"Signorina è venuta qua per il ballo dei borghi?". Dice mentre saliamo su una scala a chiocciola molto stretta.
"Certo".
"Ah bei tempi, un po' di anni fa tutte le fanciulle venivano qua a comprare i miei abiti, adesso vanno in quei nuovi negozi di bassa qualità, che tristezza". Dice arrabbiata.
"Mi dispiace signora, credo che i suoi abiti siano migliori di quelli delle altre botteghe". Dico.
"Ovviamente mia fanciulla!".
"Eccoci arrivate". Apre un'altra porta e entriamo in una piccola stanza con un soffitto alto come quello della prima sala, dentro ci sono abiti di ogni tipo, incantevoli e degni di una reale, il mio occhio va subito su un abito, indossato da un manichino, azzurro chiarissimo, quasi bianco con una gonna ampia, piena di strati di tessuto, con delle piccole margherite ricamate sul velluto esterno, la parte sopra infiocchettata a regola d'arte, un corsetto bianco con riflessi azzurri con impressi sopra dei disegni floreali, le maniche sono fatte di seta che cade sulle spalle,
"Bene, vedo che ha già scelto" Dice la signora ridendo,
"Se lo prova" Dice togliendo il vestito dal manichino per poi darmelo e indicandomi il camerino;
ci entro dentro e mi infilo il vestito.
Dopo un po' di difficoltà con il corsetto riesco ad uscire dalla cabina dove il sole, che è venuto fuori, filtra attraverso le finestre e batte sull'indumento provocando dei riflessi perlati,
Amy che era entrata nel negozio, adesso emana urletti isterici vicino alla signora."Signorina, sono cinquanta dollari, ma visto che è una bella ragazza le faccio uno sconto di quar-".
"Spero stia scherzando, ecco le do quattrocento dollari, ovvero tutti i soldi che ho con me". Gli do due banconote da duecento e mi infilo nello zaino il portafoglio.
La signora rimasta stupita comincia a piangere,
"Signora". Diciamo in coro io e Amybeth avvicinandoci a lei.
"G-grazie mille". Dice balbettando.
"Nessuno aveva apprezzato mai così tanto il mio lavoro"
"Grazie a lei". Dico.
Mi rimetto addosso i vestiti e andiamo fuori dal centro commerciale.
Dopo essere arrivata a casa mi butto sfinita sul divano del soggiorno,
"Claudia, Puoi andarmi a prendere del rosmarino selvatico, per favore?" Chiede (urla) mia mamma dalla cucina.
"Ma si trova nel bosco!".
"Fai un ultimo sforzo!".
Mi arrendo ad oppormi a mia mamma e esco dalla porta, mi incammino per il giardino e raggiungo il bosco, mi chino per terra per prendere il rosmarino, una freccia mi sfiora un orecchio,
"Hallen!".
Ciao readers,
Come state? Spero bene.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto :)
Alla prossima <3
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La nostra collina - Louis Partridge♡︎
Romance"... ci guardiamo per almeno un minuto, i suoi occhi color nocciola luccicano alla luce del tramonto; mi accarezza la guancia e ci avviciniamo, forse troppo, le nostre labbra quasi si sfiorano, .."