ℭapitolo 14

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L'inverno freddo e tagliente di Winfield è arrivato;
la brina ha trasformato l'erba in piccoli aghi appuntiti. Tutte le foglie sono cadute, sono rimasti solo gli alberi spogli, contorti e bagnati.

Fortunatamente, mi è permesso fino alle 6 di mattina di stare sotto il confortevole piumino di camera mia, rifugio dalla realtà.

"Drin, drin, DRIN, DRIN",

Come non detto,

Mi alzo a fatica  e barcollo verso le cucina, mi preparo un thè e vado davanti alla finestra. Gli alberi sono spogli  e il terreno bagnato. Il cielo è biancastro, un po' grigio in alcune zone. L'unico rumore che sento proviene dal torrente, che sebbene gelato in superficie, sotto nasconde acqua limpida e agitata.
Mi avvio verso camera mia, mi metto un maglione di lana grigio e grande e dei jeans larghi blu scuro. Vado in bagno, mi lavo, con le dita mi spalmo del correttore sotto le occhiaie e mi pettino i capelli. Metto le scarpe, prendo lo zaino ed esco.

Inutile dire che sto gelando. Mi guardò le mani, sono rigide e hanno tutte le nocche rosse,

"Era meglio se prendevo i guanti"

Louis come sempre doveva aspettarmi all'imbocco della strada, ma probabilmente arriverà dalla foresta;
continuo a camminare, ma niente, non c'è ombra di Louis, mi rassegno e finalmente arrivò a scuola.

Entro dall'ingresso, attraverso il corridoio scivoloso, apro l'armadietto e deposito il giubbotto impermeabile,

"Claudia!", Letizia mi viene incontro corricchiando,

"Hey, come stai?", chiedo

"Bene, te?"

"Bene, sai dove sono gli altri?"

"Si!" Mi indica un angolo dove ci sono Louis, Amybeth e Holly;

Louis sta parlando con Holly che si sta arricciando una ciocca con la mano destra, Amybeth ascolta sorridendo,

Quello che all'inizio era un sorriso muta in un'espressione triste,

"Tutto ok?", chiede Letizia,

"Certo",

Ci avviciniamo al gruppo e subito Louis mi viene incontro, mi bacia sulla fronte fredda,

"Dov'eri prima?", chiedo,

Alza lo sguardo e scuote la testa,

"Scusa, mi ero dimenticato di dirti che oggi andavo prima a scuola"

"Non fa niente", dico sorridendo,

Lui fa lo stesso e appoggia un braccio sulla mia spalla,
Holly mi fa mi saluta alzando lo sguardo e poi ritorna a parlare con Amy.

Sentiamo la campanella in lontananza,

"A dopo", ci salutiamo.

Amy mi guarda,

"Holly non ha buone intenzioni", dice tutto d'un fiato.

"In che senso?".

"Nel senso che ci sta provando con lui"

Un brivido mi attraversa la schiena,

"Ne sei sicura?"

"Prima quando ero con loro, Holly non smetteva di fare gli occhi dolci a Louis",

"E lui come ha reagito?", chiedo,

"Lui per fortuna ha mantenuto una barriera ed è stato pacato per tutto il tempo"

Rilasso i nervi ed esalo un respiro di sollievo.

"Comunque credo dovresti parlargli" dice Amy,

"Meglio di no, finché non vedo che succede qualcosa di serio"

"Ma dovete parlarvi per avere una relazione sana", ribatte Amy,

"Lo so, ma non voglio passare per la "fidanzata geleosa"

"Ok, capisco",
"Ma promettimi che se la cosa peggiora dirai tutto", dice puntandomi l'indice addosso.

"Promesso".

Abbiamo passato le prime 3 ore di lezione in una noia mortale. Le lancette dell'orologio sembravano andare più indietro che avanti, sono stata tutto il tempo a guardare Louis che giocherellava con la penna.

"Mi racccomando con voi di studiare i primi capitoli di trigonometria, giovedì farò qualche domanda per capire se avete compreso" dice la Miller per concludere l'abominevole lezione.

Do una sbirciata alle pagine che ha assegnato, sono piene di formule è una serie di numeri scritti a carattere 3. Chiudo il libro rimpiangendo di aver scelto trigonometria come corso supplementare.

Amy si sporge dal suo banco, verso di me,

"Non capirò mai tutto questo, neanche se lo rileggessi all'infinito",

"Aspetta un attimo", le dico

Mi avvicino a Louis,

"Non è che mercoledì sei libero?"

"Dovrei, si", risponde

"Ti va di spiegarci trigonometria ad un cafe dopo scuola?"

"Ok, facciamo a Silvia's cafe",

"Perfetto".

Mi volto verso Amy

"Domani dopo scuola al Silvia's cafe, Louis ci spiegherà trigonometria".

Amy sta per reagire, quando dietro di noi Holly la interrompe.

"Studiate trigonometria domani?", Holly si era alzata dal banco ed ora era in mezzo si nostri,

"Emh si", dico,

"Se volete faccio da spalla a Louis, ero la più brava nella mia vecchia classe"

Io e Amy ci scambiamo uno sguardo fugace, aveva un'aria preoccupata.

"Ok, allora a domani".

Mi alzo e esco dell'aula. Cammino velocemente verso il bagno e mi chiudo dentro l'unico disponibile.
Prendo dei respiri profondi più volte. Non sarebbe stato un grande problema, mi assicurerò di stare molto vicino a Louis, per far capire definitivamente a Holly che non era disponibile. Quanto odio dover agire così, ma se non ci sono alternative.

"Tutto bene?", Louis era dietro la porta del bagno, io la aprì e lo tirai dentro,

"Che ci fai qui?", chiedo

"Voglio sapere come stai",

"Non potevi aspettare fuori da qui?"

"Ero preoccupato, non volevo aspettare"

Faccio finta di dargli un pugno sulla spalla, a suo volta lui mi tira un finto destro alla pancia, mi prende per i fianchi e mi abbraccia.

"Sei certa che vada tutto bene?"
"Possiamo sempre annullare tutto e di nascosto incontrarci a casa tua... senza Holly"

"No, no, andrà tutto a meraviglia e io prometto di comportarmi meglio",

Usciamo dal bagno e ci dirigiamo alla mensa.

"Come va?", Amy si è unita a noi,

"Alla grande", rispondo,
"Mercoledì studieremo magnificamente".



Ciao readers,
Sono tornata!!! Io e delle mie amiche abbiamo deciso di continuare la storia per finalmente concludere questo progetto.
I prossimi capitoli arriveranno presto.
Ci sentiamo presto💞

La nostra collina - Louis Partridge♡︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora