ℭapitolo 3

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"Svegliati Hallen"

"Chi sei?"

"Sono Louis, vieni fuori ti devo mostrare una cosa". Dice

"Ma sicuramente è un sogno, resta a letto".

Ad un certo punto vengo presa in braccio improvvisamente;sento che camminiamo per un po', poi vengo messa per terra, sull'erba umida e mi sento appoggiare una felpa sulle spalle.

"Dai aprì gli occhi ".

Io ascolto questa voce, apro gli occhi e vedo tutto intorno a me illuminato da delle lucciole; poi mi giro e vedo Louis che mi sorride.

"Bello vero?"dice anche lui incantato da quello spettacolo di luci.

"Si". Dico confusa.

"È un sogno divertiti".

Allora mi alzo e comincio a ballare, sento l'odore di erba umida e lo spostamento delle lucciole intorno a me.

"Ma cosa fai? " Dice ridendo.

Restiamo a ballare per un po', tra questo prato magicamente illuminato.

Mi gira la testa e svengo ma prima di toccare terra, vengo presa per la vita è appoggiata al suolo.

"drin, drin, DRIN, DRIN".

La sveglia. Sono sul letto, con una giacca addosso, che probabilmente mi sarò dimenticata di restituire a mio fratello.
Sicuramente è stato tutto un sogno. Anche se non era lucido è stato comunque stupendo.

Abbandono il calduccio del mio letto; mi vesto, metto dei pantaloni di una tuta grigia, una maglietta gialla pastello e un cardigan a motivo florale. Faccio colazione, mi lavo, mi trucco preparo lo zaino e esco.

Vado fuori e come al solito Louis sbuca dal bosco e si unisce a me per andare verso scuola.

"Buongiorno, come va? " Dico.

"Bene, bello stanotte vero? " Dice Louis.

"EEEEEEHHHHH?"

"Ma sei serio? Credevo fosse un sogno".

"Ti ho svegliato perché un evento come uesto avviene precisamente ogni quattro anni a settembre e sono sicuro che valeva la pena vederlo". Dice sorridendo.

Sento imbarazzo e ansia scorrere nelle vene.

"Ma allora la felpa che ho a casa è tua, te la riporto domani".

"Non ti preoccupare, puoi tenertela".

"Sicuro? "

"Certo" Dice mentre si morde il labbro e guarda verso il terriccio umido.

Probabilmente quella felpa la userò per sempre e non me la toglierò più.

Continuiamo a parlare e arriviamo a scuola e ci separiamo.

Io vado diretta da Amybeth,

"Eccoti". Dice lei.

"Sono qua, devo raccontarti quello che è successo ieri notte e stanotte".

Ci mettiamo da parte e le racconto tutto per filo e per segno, senza tralasciare dettagli.

"Bhe, non male" Mi fa lei stupita appena finisco di parlare.

"Lo so".

"Aspetta, mi è venuta un'idea". Dico.

"Ti va di venire ad un pigiama party stasera, solo io e te?"

Lo so, lo so. Avevo detto che non mi sarei affezionata a nessuno di questa città, ma con Amy è diverso; sono sicura che non mi deluderà

"DAVVERO?AVEVO PERSO LE SPERANZE FINALMENTE". Dice lei sclerando.

"Siiii, però abbassa la voce ci stanno guardando tutti". Dico io ridendo.

Proseguiamo le lezioni, impazienti per la serata che ci stava aspettando,

"DRIN, DRIN, DRIN".

Suona la campanella. Saluto Amybeth tutta gasata e mi in cammino verso casa; strano Louis non c'è, magari aveva fretta.

"Ciao Claudia!" Dice mamma.

"Ciao mamma, non è un problema se stasera invito un'amica a casa per un pigiama party?"

"Nooo!! Non vedo l'ora!!" Dice mia mamma entusiasta.

A quel punto vado in camera e mi preparo per la serata.








Ciao ragazz*,
Come va? Scusatemi per il capitolo corto, il prossimo sarà più lungo ve lo prometto :).
Alla prossima <3

La nostra collina - Louis Partridge♡︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora