"Drin, drin, DRIN, DRIN",
Tento varie volte, di spegnere la sveglia, tendendo ancora la testa sprofondata sul cuscino, ma mi arrendo e lo faccio normalmente.
Louis non c'è, ieri aveva detto doveva stare un po' a casa sua per non dare brutte apparenze ai suoi genitori e dovrei farlo anch'io, perché se i miei vengono a sapere che stiamo assieme mi sbarrano la finestra (letteralmente).
Comunque è lunedì quindi devo prepararmi per la scuola; mi alzo tristemente dal letto, mi vesto; mi metto un maglioncino a maglia intrecciata giallo ocra, dei jeans larghi, la mia cintura intrecciata di pelle, dei calzini con l'avocado e le mie amatissime vans; faccio colazione, mi lavo e mi trucco leggermente ed esco.
È una giornata leggermente nuvolosa, è il primo dicembre e gli alberi sono quasi completamente spogli.
Mi incammino per il sentiero ormai sommerso da foglie secche per andare a scuola,
Louis dovrebbe arrivare a momenti, probabilmente spunterà fuori dalla foresta,
"Hallen!". Dice arrivando dal lato sinistro del sentiero.
"Lo sapevo",
Mi appoggia un braccio sulle spalle,
"Hey". Dico,
Lui alza lo sguardo e mi comincia a guardare,
"Posso?"
Io annuisco e lui mi bacia a stampo,
"Cazzo ridi?".
"Non sono abituata". Dico.
Passiamo il resto del tempo a parlare, finché non arriviamo davanti scuola,
"Allora, è il momento". Dico
"Si". Risponde.
Mi prende per mano e attraversiamo tutta la scuola; tutti ci guardano, chi male, chi bene; gli incaricati al giornalino della scuola ci fanno delle foto.
Sto per crollare, le gambe mi tremano; invece noto che Louis va avanti impassibile, credo ci sia abituato.
Finalmente arriviamo in un posto meno affollato,
"Vedi, c'è l'hai fatta". Dice
Gli sorrido,
"Aspetta, dov'è Amy?" Chiedo guardandomi in giro,
"Non ne ho idea".
"Vado a cercarla, tu puoi andare dai tuoi amici". Mi giro, ma lui mi riprende per mano e mi abbraccia,
"Buona giornata". Mi sussurra,
sento le farfalle nello stomaco,"Grazie, anche a te". Mi lascia e si avvicina ai suoi amici.
Io corrichio in giro per l'edificio per vedere dove si è cacciata Amy.
Passo davanti ad una ragazza con capelli marroni, un po' biondi, occhi verdi,castani e di statura bassa che sembra spaesata; in un primo momento la sorpasso, ma poi l'istinto mi dice di tornare indietro;
"Ciao, stai bene?". Chiedo,
"Si, mi stavo solo chiedendo come avere un armadietto". Risponde,
"Un armadietto? Dopo te lo spiego, prima seguimi che andiamo a cercare la mia amica".
"Ok, ma-". Non fa in tempo a finire la frase che io parto come un razzo, verso i
bagni."Comunque, come ti chiami?"
"Letizia Serri". Risponde.
"Straniera?".
"Si, italiana, sono qua per un anno all'estero".
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La nostra collina - Louis Partridge♡︎
Romansa"... ci guardiamo per almeno un minuto, i suoi occhi color nocciola luccicano alla luce del tramonto; mi accarezza la guancia e ci avviciniamo, forse troppo, le nostre labbra quasi si sfiorano, .."