CAPITOLO 3

75 7 2
                                    


Elia

Sono passati un paio di anni da quando ho salvato quella bambina il passare degli anni per un demone non e niente visto che il mondo va avanti e che noi siamo immortali, per gli umani invece il crescere e il mondo che cambia e molto importante.

La bambina sta crescendo e ogni giorno che passa diventa sempre più bella e una ragazzina cosi dolce e tranquilla, sono pensieri che un demone non dovrebbe provare ma stranamente da quando l'ho salvata provo delle cose strane allo stesso tempo devo cercare di non farmi scoprire, non mi va che la uccidono o che mi uccidono anche se sono immortale voglio vivere ancora un paio di anni.

La ragazzina oggi compie 10 anni mi chiedo se gli faranno una festa, sto pensando anche di fargli un regalo anche se non so cosa vogliono a quell'età.

Paragas: dove vai?

Elia: ma che cosa mia madre.

Paragas: scusa amico ma e da un pò di tempo che sei strano.

Sulfus: ha ragione da quando hai ucciso quella bambina, sei diverso.

Elia: ma che dite sono sempre io, infatti in questi anni ho ucciso altre persone.

Paragas: lo so ma sei strano.

Elia: siete voi strani, comunque devo andare.

Sulfus: dove vai?

Elia: sulla terra mi faccio un giro.

Sulfus: vai spesso sulla terra ne che ti sei preso una sbandata per qualcuno.

Elia: i demoni non provano amore e voi lo sapete bene, mi faccio solo un paio di giri e nel frattempo scopo con le umane.

Sulfus: ok va bene.

Elia: ci vediamo dopo.

Lascio i ragazzi e scendo sulla terra devo stare attento i ragazzi iniziano a insospettirsi e anche se siamo come dire amici so che se lo scoprano uccidono la ragazzina e poi uccidono anche me, alcune leggi per i demoni sono importanti io sono quel genere di persona che sene frega, ma gli altri purtroppo non sono cosi.

Raggiungo una libreria, ho notato che la bambina legge spesso magari gli regalo un libro, prima di entrare cambio il mio aspetto e una particolarità che possono fare i demoni, si possono trasformare come vogliono cosi gli umani non si spaventano, viene usato specialmente quando vuoi scopare un umana.

Lucy: buongiorno posso fare qualcosa per lei?

Mi avvicino e guarda l'umana e davvero molto carina non tanto alta, con i capelli biondi e gli occhi castani.

Elia: certo un libro.

Lucy: il genere?

Elia: fantasy e per una bambina che compie 10 anni.

Lucy: capito, mi chiamo Lucy.

Elia: sono Elia.

Lucy: vado a cercare il libro che gli serve.

Elia: va bene.

Nel frattempo che controlla guardo i vari libri alcuni sono interessanti altri li trovo divertenti specialmente quelli che parlando di noi, visto che le notizie sono tutte false ma gli umani pensano di avere sempre ragione su tutto anche su cose che non conoscono.

Lucy: eccomi.

La ragazzina mi porta un libro molto grande.

Lucy: e perfetto per le bambine, sono varie storie fantasy con un pizzico di romanticismo ma non troppo.

Elia: perfetto.

Lucy: vuole che gli faccio la confezione regalo?

Elia: si.

Lucy: perfetto.

Appena finisce mi da il libro lo metto dentro una busta e la saluto, raggiungo la chiesa dove le suore hanno sistemato una tavola, ci sono vari pensierini e la torta per fortuna si sono ricordati del suo compleanno, pensavo che dopo un paio di anni gli umani si dimenticavano i compleanni ma invece se lo ricordano sempre.

Elis

Oggi e il mio compleanno, quando sono arrivata non mi ricordavo niente fino a che un paio di mesi dopo che ero li Suor Maria mi ha detto che hanno cercato delle informazioni su di me fino a che hanno trovato la mia data di nascita, purtroppo solo quello e quando mi capita di chiedergli qualcosa dei miei genitori mi dicono che non sanno niente, da quel momento ogni anno mi fanno una piccola festa.

Suor Maria: buongiorno, cambiati e vieni con noi.

Elis: va bene.

Mi alzo mi lavo e mi cambio, raggiungo la sala dove di solito ci mettiamo a suonare invece questa volta c'è una lunga tavola con varie cose buone e una torta.

Elis: e bellissima.

Suor Maria: sono contenta che ti piace, i tuoi compagni ti hanno fatto un pensierino.

Elis: grazie.

Mi avvicino e iniziamo la festa anche se non ho dei genitori devo dire che qui mi sento a casa e mi fanno sentire tutti amata.

Dopo la torna apro i vari pensierini sono per lo più libri ormai tutti hanno capito che amo leggere e devo dire che sono molto contenta.

Appena finiamo, do una mano a sistemare e nel frattempo che gli altri giocano vado nella mia stanza.

Suor Cristina: Elis non giochi con gli altri?

Elis: l'ho già fatto ma voglio guardare i miei regali.

Suor Cristina: capito, ci vediamo dopo per la cena.

Elis: va bene.

Raggiungo la mia stanza mi siedo sul letto e guardo i vari libri che mi hanno regalato fino a che sento un rumore, mi giro e mi accorgo di un regalo che non avevo notato lo prendo e lo apro non c'è nessun biglietto c'è solo scritto il mio nome, tolgo il biglietto e guardo il nuovo libro e cosi bello cavolo non ho mai visto un libro cosi bello, lo tengo vicino ma dopo poco sento qualcosa di strano alzo il viso e mi trovo davanti l'angelo che avevo visto da bambina.

Elia

Appena la bambina sale sopra nella sua stanza, la raggiungo voglio vedere che faccia fa appena vede il mio regalo, spero che gli piace, la bambina e molto felice lo tiene stretto fino a che si gira penso che sta guardando il muro ma invece mi accorgo che mi sta guardando e impossibile, non mi può vedere la bambina scende dal letto e si avvicina.

Elis: angelo.

Appena lo dice mi blocco e impossibile che mi vede e non si dovrebbe ricordare di me invece la ragazzina si avvicina e mi guarda. 

DEMON LOVEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora