T/N's pov
Isabel rimase sconvolta dalle mie parole ed esitò un attimo prima di iniziare a parlare.
<<T/N lui è...>> rispose titubante.
<<Lo so... Il figlio del comandante>> dissi sospirando schifata dalle mie stesse parole.
Mi guardò con disgusto e se ne andò semplicemente ignorandomi.
<<Isabel!>> esclamai .
Lei si girò e mi guardò.
<<Avete fatto qualcosa?>> mi chiese sperando che dicessi no, ma io non risposi facendole intendere la mia risposta.
Lei fece un'espressione di puro disgusto con le lacrime agli occhi.
<<Cos'avete fatto?! Vi siete baciati?>> mi chiese.
<<No!>> esclamai, perché in effetti non ci eravamo mai baciati.
<<Allora cosa avete fatto?! >> mi urlò mentre scoppiò a piangere.
<<E' un malinteso, non ero consenziente!>> le urlai sperando che non ci sentisse nessuno.
<<Ci sei andata a letto!>> mi urlò disgustata.
<<E' un malinteso!>> le urlai.
<<Tu sei malata!>> urlò andandosene.
Scoppiai in lacrime pure io, avevo perso la persona che amavo di più a questo mondo per un ragazzo, non ci credo, credevo mi avrebbe sempre supportata e invece mi lascia così, non può lasciarmi così.
Tornai alla villa con gli occhi rossi dal pianto, felice di sapere che il comandante non c'era, sennò chissà come avrebbe reagito.
<<T/N?>> mi domandò Levi.
Levi si avvicinò a me, guardandomi confuso, e io restai ferma immobile con la testa china verso il basso.
Mi fece mettere la testa sulla spalla, e iniziai a singhiozzare.
<<Che succede? Sai che a me puoi dirmi tutto, oppure niente se preferisci>> disse lui con tono dolce, vorrei solo riuscire a dirlo.
Come mi è saltata in mente da un momento all'altro la cotta per Levi, poi mi chiedono perché sono stupida.
<<Levi... Grazie>> sussurrai facendolo irrigidire.
<<Così da un momento all'altro? Cosa ti hanno iniettato in infermeria?>> chiese.
<<Niente, volevo solo ringraziarti per tutto>> gli risposi.
<<Dovrei essere io quello che dovrebbe ringraziarti>> affermò lui.
<<Sentiamo per cosa?>> chiesi curiosa.
<<Per tutto, mi hai aiutato a realizzarmi, a diventare una persona decente e a diventare quello che sono adesso>> rispose imbarazzato.
<<Non ti credo>> risposi sorridendogli.
<<Allora come faccio a dimostrartelo?>> mi chiese.
<<Vedi tu>> affermai.
Mi coprì gli occhi con una mano, che era davvero parecchio tiepida, mentre l'altra me la mise sul fianco stringendomi a sé, e dopo pochi istanti sentì una leggera pressione sulle mie labbra, che durò una trentina di secondi prima che si staccò.
<<Grazie>> sussurrò con voce sincera per poi togliermi la mano dagli occhi, vedendolo sorridere davanti a me.
Io ero rossa pomodoro stupita dal suo gesto, quello è stato il mio primo bacio, e anche il migliore che potessi ricevere.
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La cantante di Auschwitz ❤︎Levi x Reader❤︎
FanfictionCome mi sono ritrovata dall'essere un essere umano ad essere privata della mia libertà? È solo una stella a dividere tedeschi ed ebrei, uno stupido marchio, una stupida credenza. Non mi merito di sopravvivere, ma forse è il destino, o almeno questo...