-Capitolo 24-

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T/N's pov

Io e Levi ci paralizzammo subito, ma Levi non sembrava tutto sto granché confuso, questa cosa mi sa di truffa.

Tutti ci stavamo guardando, non so perché, o avevano visto il vischio, o erano stati attirati dalle urla mie e di Levi.

Io e Levi ci guardammo per un istante, volevo sapere quale sarebbe stata la sua prossima mossa, non volevo prendere l'iniziativa sinceramente.

Lanciai uno sguardo verso Hanji che aveva già la macchina fotografica in mano.

Sentivo qualcuno che vagamente esultava, se solo avessero saputo che sono ebrea non avrebbero esultato così tanto, anzi, mi avrebbero uccisa.

Questo dimostra che sono così stupidi che non riescono a riconoscere qualcuno guardandolo ma solo grazie ad una stella, mi fanno pena.

Levi, non aveva intenzione di fare la prima mossa, e stare lì per sempre sinceramente mi sembrava imbarazzante, insomma, primo lo bacio prima se ne vanno no?

Levi mi osservava attentamente, voleva vedere cosa avrei fatto io.

Su T/N, ti ha già baciata una volta, non puoi lasciarlo lì ad aspettare tutta la vita, lui aveva preso coraggio quella volta.

Gli misi le mani intorno al collo, restando in punta di piedi e mi fiondai sulle sue labbra, facendolo rimanere sorpreso.

Sentì ovviamente Hanji farci una foto, ma non mi importò più di tanto.

Levi mi mise la mani sui fianchi ricambiando il bacio, mentre si sollevarono applausi dalla folla.

<<Quindi è quella la futura sposa del capitano!>> affermò qualcuno facendomi perdere due battiti.

Mi ero dimenticata che doveva sposarsi, ora l'ho messo nei guai, e anche io mi sono rovinata da sola, quando pubblicheranno la foto di Levi quando si sposerà capiranno tutto.

Mi staccai subito mentre lui sembrava non aver sentito i commenti delle persone.

<<Levi?! Cosa stai facendo?!>> chiese una voce che a dire il vero non avrei voluto sentire.

<<Zio io- posso spiegare>> disse Levi preoccupato.

<<Spiegare cosa?!>> sbraitò il comandante.

<<Era solo perché c'era del vischio, sennò non avrei ricamb-  non l'avrei baciata>> disse addossandosi la colpa.

Sapeva che se avesse detto che ero stata io a baciarlo per me sarebbero stati guai seri, per questo cambiò frase.

<<Non me ne fotte nulla del tuo stupido vischio! Ti sembra normale frequentare qualcuno quando dovrai sposarti a gennaio?!>> gli urlò.

<<Nemmeno conosco chi dovrò sposare, è mio diritto fare ciò che voglio con chi voglio!>> esclamò Levi andando sulla difensiva.

<<Ti ho dato troppa libertà e guarda come sei finito! A frequentare una donna qualunque!>> gli urlò nuovamente.

<<Non è una donna qualunque, inoltre ti pare che mi interessi di un matrimonio quando c'è la guerra?! Tanto non ho bisogno di te, probabilmente verrai ammazzato da un russo qualunque!>> disse Levi.

<<Sei un pezzo di merda, ingrato! Sapevo che tua madre avrebbe dovuto abortirti>> disse il comandante mentre delle voci si sollevarono tra la folla.

Levi non sapeva più cosa rispondere, aveva colpito il suo punto debole.

<<E ti ho dato il permesso di uscire?!>> esclamò.

Levi era molto più docile e frasi, quasi credevo stesse per piangere.

Beh avevo ragione, notai una lacrima scorrergli sul volto.

Il comandante gli tirò uno schiaffo in pieno volto.

<<E non piangere, sei un uomo>> affermò.

Hanji intervenne.

<<Con tutto il rispetto, è colpa mi signore, l'ho obbligato io ad uscire, la colpa è mia>> 

<<Non voglio sapere nulla. Io ho un incontro importante con la famiglia della tua futura moglie, e ti trovo a baciare una tipa presa lì per caso?>> 

Io ero immobile, non potevo fare nulla, la mia presenza era completamente irrilevante, Levi non parlava più.

<<Io ora me ne vado, tu torni a casa, e se scopro che sei uscito ammazzo venti ebrei al campo di concentramento, compresa la tua ebrea personale>> disse andandosene.

Appena fu abbastanza lontano Levi che in quel momento avrebbe avuto la forza di spaccare la testa a qualcuno, mi prese delicatamente per mano.

Per fortuna che non ha notato il foulard di Levi, sennò forse sarebbero stati guai seri.

<<Levi io->> cercò di dire Hanji.

<<Zitta>> rispose Levi.

Arrivammo in silenzio a casa, Hanji restò in salotto, mentre io e Levi nella stanza del pianoforte e del microfono.

Mi tolsi la parrucca appoggiandola ad un mobile, mentre Levi era sulla sedia.

Quelle parole lo avevano colpito davvero, non lo avevo mai visto così...

<<T/N, hai presente quando ti ho baciata per la prima volta?>> chiese.

<<Certo>> affermai.

Come dimenticarlo?

<<Io ti ho detto perché ti ho baciata. Ma ora voglio porti la stessa domanda. Tu, perché mi hai baciato? Non mi dire perché c'era il vischio, non ci crederei>> affermò, e io non sapevo cosa rispondere, mi aveva lasciata senza parole.

<<No era davvero per il vischio>> dissi titubante e altamente a disagio.

<<Ti chiedo di non mentirmi, io non ti ho mentito>> disse alzandosi.

<<Non ho mentito Levi, era davvero per quello, per quale altro motivo avrei dovuto baciarti sennò>> dissi cercando di convincermi.

Lui si avvicinò a me.

<<niente giri di parole, sappiamo entrambi che non era per quello >> disse mentre io indietreggiai.

Mi spinse con violenza contro il muro facendomi arrossire.

<<va bene, mettiamo che sia stato per il vischio. Se io ti baciassi... >> disse.

<<No anzi, tu hai l'occasione di baciarmi. Baciami T/N>>

Angolo atroce

Potrei far uscire altri due capitoli oggi oddio.

La cantante di Auschwitz ❤︎Levi x Reader❤︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora