One Chicago Story

CAPITOLO 22

Sophie's pov
Presi il telefono, mi era arrivato un messaggio da Kidd.

"Vieni in caserma. ORA"

Presi la borsa ed uscì di casa, chissà cosa avrà da dirmi Stella.
Arrivai davanti alla caserma e la vidi che mi stava aspettando.
- Ciao Sophie - mi salutò.
- Ciao, che succede? -.
Mi prese il braccio e mi trascinò dentro a una stanza vuota dove c'erano anche Brett e Foster.
- Ragazze che succede? - chiesi, ero confusa.
Tutte guardavano Brett.
- Ho baciato Casey - disse.
- Oh mio dio non ci credo è fantastico! - esclamo, finalmente si sono decisi.
- Non è fantastico! Io l'ho cacciato via -.
- Che cosa!?- escalmiamo io, Stella e Emily all'unisono.
- Sylvie perchè lo hai fatto? - le chiese.
- Perchè lui ama ancora Dawson, è evidente! -.
- Sì, ma Dawson se ne è andata - continuo.
- Sono d'accordo con Sophie, sì le vorrà sempre bene ma fa parte del suo passato - disse Foster.
- E ora che faccio? - ci chiese Brett.
- Vai subito a parlare con lui - le disse Stella, Brett si alzò e uscì dalla stanza.
- Ho saputo della tua nuova iniziativa "ragazze contro il fuoco" - dissi a Kidd.
- Sì, non vedo l'ora, ci servono solo più ragazze -.
- Se hai bisogno di aiuto basta chiedere -.
- Grazie Sophie -.
Andai fuori, volevo salutare Severide.
- Hey - dissi vedendolo, stava fumando un sigaro.
- Ciao, come va? - mi chiese.
- Bene - mentii, ma la mia voce ha un tono esitante.
- Cosa ha fatto Rhodes? - mi chiese.
Risi.
- Niente di che- dissi.
Severide alzò un sopracciglio.
- Mi ha solo baciata e poi ha detto che è stato uno sbaglio -.
- Hai scelto proprio quello giusto - mi disse.
- Adesso devo andare, ho il turno al Med -.
- Salutami April - disse.

Connor's pov
Mi dispiace per come è finita con Sophie, non era mia intenzione ferire. E sopratutto non mi ha fatto finire di parlare.
Non è vero che è stato uno sbaglio, solo non sono pronto.
Ma i miei sentimenti per quella ragazza sono reali.
Entro in Pronto Soccorso, spero di vederla.
Come speravo era qui, solo... con Will.
Stavano chiacchierando in un angolo, in modo troppo intimo.
Lui parlava, lei rideva.
Me lo dovevo aspettare, è inutile che mi lamenti. L'ho rifiutata, ora non posso essere geloso.
- Dottor Rhodes -, era Maggie.
- Cosa guarda? - mi chiese poi. Forse li stavo fissando troppo.
- Niente, dov'è il paziente? -.
- In sala 4 - disse passandomi il tablet.
Era proprio vicino a Will e Sophie.
Andai lì cercando di stare calmo, ma proprio in quel momento Halstead le prese la mano. Questo è troppo.
- Evans - dissi avvicinandomi - Abbiamo un paziente -.
Lei scosse la testa. - Ciao Will -.
- A dopo Sophie -.
- A dopo? - le chiesi.
- Non sono affari tuoi - replicò scontrosa. Non potevo darle torto.