CAPITOLO 4

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Sophie's pov
La mia prima settimana al Med è andata bene, almeno credo. Ho fatto amicizia con April e Natalie, e anche con Will. Con Rhodes invece c'è sempre un po' di astio.
È sabato e oggi ho la giornata libera, così decisi di andare a trovare i ragazzi della 51.
Arrivata davanti alla caserma mi fermai a guardare il monumento per Otis, e mi scese qualche lacrima, come sempre. Sentii una mano poggiarsi sulla mia spalla, era Cruz.
- Ciao - lo salutai.
- Ciao - mi salutò.
Rimanemmo ancora qualche istante a guardare il monumento, poi mi fece segno di andare. - Mi manca tanto - dissi, - A chi lo dici -.
Mi asciugai le lacrime ed entrai. Erano tutti seduti al tavolo o sul divano. - Ciao Sophie! - mi salutò Brett. Sylvie era senza dubbio la mia migliore amica.
- Ciao a tutti, come va? -. Chiacchierai con tutti per un po', poi arrivarono Severide e Casey, Kelly si sedette vicino a Stella e Matt si avvicinò a Brett.
- Hey Brett - disse nervoso. Io, Kidd e Foster ci scambiammo uno sguardo elettrizzato.
- Ciao Casey - rispose Brett.
- Senti, mi chiedevo se... ti andasse di... uscire... stasera.. con .. me - gli chiese Matt, completamente a disagio.
Ma anche Brett non era da meno, e rispose anche lei in imbarazzo - Oh ehm sì, sì va bene -.
- Ti vengo a prendere alle otto, allora -,
- D'accordo- .
Per poco non urlavo di gioia. Severide ci sorrise e confessò a me, Stella e Emily : - L'ho convinto io a chiederglielo, ha detto che voleva farlo ma aveva paura che lei dicesse di no -. Per poco non strozzavo il mio migliore amico abbracciandolo.
Poi suonò l'allarme:

"Camion 81, Ambulanza 61, Autopompa 51, Squadra 3, auto 25. Incendio a una palazzina sulla Roosevelt Street. "

- Cavolo, se ci chiamano tutti deve essere qualcosa di grosso - disse Herrman.
- Se volete posso venire con voi per aiutare i paramedici - proposi.
- D'accordo - disse Boden e salì in ambulanza con Brett e Foster.
Arrivammo in cinque minuti. Vidi una palazzina a dieci piani, il cui sesto era in fiamme.
Io, Brett e Foster avvicinammo le persone che erano appena uscite dal palazzo per fargli dei controlli. A un certo punto arrivò Severide con una ragazza in braccio, inerme e con grandi bruciature.
- Intubiamola - dissi. La intubai, ma andò in arresto cardiaco, Brett fece le compressioni e Foster la defibrillazione. - Ritmo sinusale - dissi, per fortuna è ancora viva.
- Portiamola al Med - dissi a Foster.
Arrivate al Med portai dentro la ragazza. - Nome sconosciuto, vittima di un incendio sulla Roosvelt Street, è andata in arresto cardiaco ma l'abbiamo rianimata, è intubata e ha bruciature di terzo grado sulle gambe e sul viso. - dissi.
Arrivò Rhodes e gli proposi - Se vuoi ti posso aiutare a operarla -.
- No Evans non ne ho bisogno lei è una mia paziente - mi rispose sgarbatamente e la portò di sopra.
Sono furiosa. Come si è permesso di dirmi così? Potevo aiutarlo con l'operazione, che c'era di male?
Decisi di rimanere al Med e di visitare i pazienti meno gravi.
Dopo un paio d'ore arrivò Kelly, tutto sporco di fuliggine e ancora con la tuta addosso.
- Ciao -.
- Ciao Sophie, sono qui per la ragazza che ho salvato prima nell'incendio, sai dirmi qualcosa? -, scossi la testa.
- Non so niente, Rhodes l'ha portata di sopra un paio d'ore fa -.
- D'accordo. Che hai? - mi chiese. Forse ha notato il mio tono acido quando mi sono riferita a Rhodes.
- Niente, sono solo furiosa! - dissi.
- Quando sei furiosa non è mai niente, diventi un pericolo pubblico - rise.
Lo guardai male. - Ok, che è successo di così grave da farti arrabbiare? - mi chiese poi.
- Quando sono arrivata con quella ragazza, ho proposto di aiutare Rhodes con l'operazione, ma lui mi ha risposto male-. Mi guardò per qualche secondo con sguardo indecifrabile.
- Ti va se ti accompagno a casa? - mi chiese. Accettai.
Mi preparai e mi portò a casa.
Andai a dormire arrabbiata, il pensiero di rivedere Rhodes il giorno dopo mi dava sui nervi.

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