Sconosciuti

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Ciao.
Ti scrivo sotto flusso di coscienza perché mi sento spaesata e triste e mi sei venuto in testa tu.
Mi dispiace le cose siano andate così, so che è colpa mia e che sicuramente per te sono stata, sono e sarò un incredibile sofferenza, ma lo hai sempre saputo forse.
La verità è che ho preso la tua decisione come un occasione. Se volessi farlo? In realtà no.
Ho sempre odiato il tuo costringermi a prendere decisioni, il tuo rimanere fermo senza reagire perché mi costringeva a mandare avanti sempre tutto da sola.
La verità è che ci siamo spenti. Ed è così che mi sento in questo momento. Spenta.
So che è un esagerazione momentanea ma un po mi manchi. Ma non mi manca quello che siamo diventati con il passare dei giorni, a causa di errori miei e tuoi, no. Mi manca quello che eravamo. Mi manca difenderti a spada tratta e rimproverarti come se fossi mio figlio. Mi mancano le serate estive passate a raccontarci di tutto e a picchiarci.
Mi manchi e mi odio per questo.
Volevo scriverti, volevo vederti ma so che sarebbe sbagliato.
Usarti e stare con te solo nei momenti di sconforto è da egoisti.
Siamo stati tante cose, sconosciuti, amanti, punti di riferimento reciproco e nel mio cuore ci sarà sempre uno spazio per te.
Le scelte che ho preso non sono state del tutto volute da me. Sono state scelte di "convenienza", dovute principalmente al fatto che ho subito grandi pressioni e non ho avuto scelta perché la mia decisione è stata molto tempo fa.
Io ti ho perdonato e spero tu perdonerai me.
È solo che ovunque io vada, con chiunque io stia, faccio casini...
Non voglio questo. Non l'ho mai voluto ma mi domando se forse questa non sia la cosa più giusta. Giusta si, ma per chi?
Non per me in realtà. Questa scelta, questa decisione, questo evento non mi rende felice.
Solo che accanto a te io mi sento egoista.
Ultimamente ci eravamo spenti.
Io sentivo sempre più l'esigenza di punirti e sto iniziando anche l'esigenza di farlo con altri.
E non capirò mai realmente cosa mi leghi a te; se vile opportunismo o un ricordo lontano legato a me. Non so cosa voglio e cosa cerco da te ed è così frustrante e ingiusto nei tuoi confronti cristo. È cattiveria pura.
Ma non lo voglio veramente o forse si ma che importa ora che io e te siamo apparentemente come sconosciuti?

Elisea e il suo EgoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora