Si Una Voce Non Un Ego

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Il mio ego è così smisurato che non potevo non scriverci su... Buona lettura.
È lunedì. La settimana è riniziata e, guardando trai miei ricordi di instagram ho visto che esattamente un anno fa avrei incominciato ad amarmi. Ma chi me lo avrebbe detto che in un anno sarebbero cambiate veramente così tante cose?? Bho sono fiera di me e tutti dovrebberlo esserlo di se stessi. Tuttavia sono confusa. Il mio ego è stressato e questo mi sta facendo uscire pazza. Sono veramente in confusione. Da ieri smetto di rispondere subito ai messaggi di R. Troppe cose mi passano per testa. Ho solo voglia di fare qualcosa di rilassante per me, voglio sentirmi bella, cioè oddio, io so di esserlo però devo fare qualcosa per prendermi cura di me così mi sentirò meglio.
Sono a tavola. L'unica cosa che mi viene da dire è che sono out. Pomeriggio ho visto S.J, non lo vedevo e sentivo da un po. Sono stanca, sono veramente demoralizzata, ho scatti di rabbia e dentro vorrei piangere. Ho voglia di dormire. Mi sono svegliata 5 minuti prima della cena. Stalin oggi, al ritorno dal capannone mi ha aperto la porta e mi ha detto "ciao eh", bhe non so voi ma per me è un chiaro segno di qualcosa. Ho i nervi a fiori di pelle non tollero scementino. Non lo tollero è un coglione. Io stavo relativamente bene, poi lui a tavola ha urlato a Hitler e Stalin "RIMETTEVI LA FEDE". Non lo avevo notato, non avevo guardato. Non so quando le abbiano tolte ma credo a seguito di una lite pomeridiana durante la mia assenza. Oggi mi sono svegliata così. Nei giorni passati ero allegra invece ora no. La mia autostima sento si stia abbassando proprio come il mio umore. Il mio ego è più vulnerabile di quanto pensassi. Mi è tornata l'ansia e non so cosa provo e cosa penso. Nonostante R mi avesse ucciso se mi avesse visto, io sono stata tutto il pomeriggio sdraiata con S.J appoggiato sulla mia pancia. Mi ha fatto anche ridere. Mi capita spesso di rifugiarmi nella mia malinconia, mi capita e mi piace.
Mi cullo nei miei pensieri, ho pensieri ossessivi. Penso sempre alle stesse cose, ci rimugino fino a che queste non mi divorino o mi illuminino. Mi piacerebbe un giorno sdraiarmi con una persona che sa ascoltare i miei silenzi, che sappia rispettarli e che non abbia bisogno di spiegazioni, R in questo è bravo. Mi sento una vera merda! Penso sia normale forse è una fase. Sono certa sia una fase e so che passerà ma non lo so... Il fatto che sia momentaneo non rende questo meno doloroso. Vedo Hitler che piano piano cerca di mettere in ordine la sua vita, sono felice per lei anche se sembra un bilico tra una serie di crolli e momenti di serenità.
La situazione è molto molto strana. Stalin è sdraiato a letto con Amy e Gamberetto a vedersi un film. Bho forse ha capito che saranno probabilmente le ultime volte che lo farà in questa casa, mi luccicano gli occhi perché ricordo quando lo facevano io lui e scementino da piccoli. Ci portava i cd e li guardavamo insieme. Erano piccoli momenti molto felici. Pensando a questo mi ritorna ancora la domanda fatidica.
Dove si è rotto l'equilibrio iniziale? Che avvenimento ha segnato in modo così drastico la mia vita?. So che non è stato il trasferimento dalla mia casa d'infanzia a quella dei miei nonni, so che è un avvenimento secondo me di una semplicità incredibile ma con un significato profondo. Non lo so. Troppa confusione. In momenti come questi vorrei poter contare su R ma lui dorme e non saprei come spiegarglielo. Bho forse farei meglio a lasciar andare... Si ma cosa?

È martedì. Con R mi sembra di camminare su un campo minato. Sto veramente una merda. Non si rende conto che certi suoi atteggiamenti mi feriscono tantissimo. Mi fanno veramente stare male e il tutto è colpa mia. È per colpa mia questa situazione tra lui e S.J. Potevo stare zitta, farmi i cazzi miei non dire niente e invece?? Poi sono paranoica, troppo pesante così stanco le persone. Non so veramente cosa fare. Tutto questo mi fa solo stare male. Stamattina mi sono fatta 150 mila film mentali su R che si era stancato di me, dovevo fare lezione ma mi sono addormentata, poi verso le 6 è venuto Ser Jora, ero in pigiama, ha suonato ed era venuto a casa mia da casa sua a piedi solo per me. Per farmi vedere il suo nuovo telefono. Ieri siamo stati soli sdraiati sul divano a parlare, gli accarezzavo la testa e lui mi parlava. Dopo tanto ho riso, mi ha divertito. Io non voglio dire addio a S.J so che non è giusto ma cosa dovrei fare?? R mi ha detto che ci lasceremo per questo motivo. Io non voglio perdere neanche R ma sto veramente stando male. In questa condizione mi mancavano questi drammi...
Stalin oggi mi ha salutato. So che sembra veramente una banalità ma per me non lo è affatto. Non so cosa stia succedendo, per puro egoismo o spirito di sopravvivenza me ne sto completamente tenendo fuori. Non so se sia la cosa giusta da fare ma ok. Stalin e io non ci salutiamo mai, quando ero piccola correvo alla porta e lo baciavo sulla guancia. Crescendo l'abitudine sen'è andata e il nostro saluto è venuto a mancare. Che ora lui mi saluti è un segno non poco grande..; significa che forse vuole recuperare qualcosa. O costruire, sarebbe il verbo più adatto visto che io e lui non abbiamo minimamente un rapporto. Ieri a tavola ha detto che sarebbe un peccato io perdessi tutti i sacrifici fatti, lo ha detto con sentimento. Con interesse. Questo mi commuove. So che è strano ma penso spesso che forse il mio rapporto con i ragazzi sarebbe diverso se con lui avessi avuto un rapporto padre-figlia. Nei ragazzi ricerco lui. È inquietante più per me che per voi che state leggendo ma so per certo sia normale. Solo che io lo so e l'ho capito da sola.

Elisea e il suo EgoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora