5. La rupe dei branchi

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-Quando partiamo?- chiese Nat accoccolandosi su Arden che in quel momento gli stava accarezzando la pancia morbida.
-Ieri ho mandato dei messaggeri in tutta l'isola mandando i più veloci a nord, da dove stanno arrivando gli invasori. Partiremo domani poco dopo l'alba-.
-Ok- sospira l'Omega rilassandosi e chiudendo gli occhi.
-Piccolo non ti addormentare. Tra poco torna Darden- lo ammonisce dolcemente l'Alpha accarezzandolo, però, tra i capelli.

-Mmm... Va bene, ma non- sbadigliò- riesco se mi coccoli così- e detto questo Nat scivolò tra le braccia di Morfeo facendo ridacchiare l'Alpha che lo strinse di più a sé.
Darden entrò poco dopo nella tana, sogghignando alla vista di Nat dormiente.
-Ottima idea quella di farlo addormentare per il viaggio- esclamò l'Alpha più piccolo raccogliendo le poche cose che servivano per il tragitto.
-Spero non si arrabbi troppo quando si sveglierà e capirà che saremo praticamente arrivati- rispose Arden alzandosi tenendo in braccio l'Omega.

-Capirà che è meglio così, gli Omega sono più lenti e così impiegheremo solo un giorno anziché due- risponde il fratello mentre escono. Arden posa a terra Nat e si trasforma in modo che Darden possa mettere il più piccolo sulla sua schiena e legarcelo, per poi trasformarsi a sua volta.
I due lupi partono, veloci verso la loro meta, mentre il loro compagno risposa, vittima delle erbe soporifere che i due Alpha gli hanno messo nella colazione.
Il tragitto era scosceso e Nat era al pari di una borsa di pelle senza vita, che si muoveva leggermente a ogni spostamento del capobranco sotto di lui.

Arrivati al fiume, molti molti più kilometri a sud, i due si fermano a sostare sulla riva e ne approfittano per esaminare il loro compagno dormiente, che non aveva minimamente dato segni di fastidio durante il viaggio.
Nat era completamente nel mondo dei sogni e finché avesse avuto il calore e l'odore di uno dei suoi compagni, sarebbe rimasto calmo.
I due Alpha restarono lì per poco più di un'ora, prima di riprendere il viaggio.

Alla fine della giornata, l'imponente rupe dei branchi si stagliava davanti a loro. Giusto in tempo perché Nat cominciasse a svegliarsi andando nel panico, trovandosi legato, per poi tranquillizzarsi perché aveva riconosciuto i lupi dei suoi Alpha.
Darden gli leccò la faccia mentre Arden, con una contorsione pazzesca, gli leccò la schiena e il fianco destro.
-Dove siamo?- chiese curioso appoggiando il mento tra le spalle del suo Alpha per poter guardare davanti a sé.
Camminarono per circa altre due ore prima di potersi dire effettivamente arrivati. E Nat le passò tutte guardandosi attorno e ammirando i suoi splendidi Alpha.

La rupe dei branchi consisteva in una pianura rotonda circondata da un fiumiciattolo di acqua cristallina. Sul lato nord-est stava un'altura rocciosa, con una parte piatta. Loro tre sarebbero rimasti lì sopra mentre gli Alpha dei branchi sottomessi si sarebbero disposti nella radura in modo da vedere i loro capi.
Salirono sul cumulo roccioso e finalmente Nat venne liberato dalle corde che gli avevano lasciato dei leggeri segni rossi sulla pelle bianca. Arden si premurò di leccarglieli tutti con estrema dolcezza mentre Darden disponeva le pelli per dare al loro compagno un giaciglio su cui dormire per le notti successive: sarebbero restati per una settimana, finché non avessero parlato con gli Alpha di tutti i branchi.

I primi sarebbero arrivati il giorno dopo, poco dopo l'alba, quindi avevano diverse ore solo per loro.
-Che ne dici piccolo se mentre aspettiamo, ci divertiamo un po'?- chiese maliziosamente Darden avvicinandosi all'Omega che arrossì immediatamente.
-M...Ma non siamo in una tana...- protestò debolmente mentre l'Alpha assaliva i suoi capezzoli abbracciandolo da dietro.
-Non c'è bisogno di una tana. Ci siamo noi a proteggerti- rispose il capobranco accostandoglisi e afferrandolo per il culetto sodo.
Nat sospirò cercando di mantenere l'immenso calore che lo assediava sotto controllo. L'essere allo scoperto, senza una tana a proteggere la loro intimità, lo stava eccitando più del necessario attivando l'autolubrificazione e facendolo ansimare.

Darden lo leccò esattamente in mezzo alle spalle, facendolo inarcare, mentre Arden gli sfilava la pelle che copriva il suo didietro insinuandovi un dito. Nat gemette, mentre quel piccolo, ma lungo intruso si faceva strada dentro lui allargandolo.
-Alpha, Alpha- Li richiamò l'Omega, facendo intendere loro che non ce la faceva più. Voleva, DOVEVA essere penetrato.
-Subito piccolo- rispose Darden facendo scivolare il proprio membro affianco alle dita del capobranco, all'interno del suo buchetto così splendidamente bagnato e pronto. Nat gemette a metà tra un sospiro e un urlo mentre i suoi Alpha si muovevano dolcemente dentro di lui.

Arden lo baciò con ardore mentre sostituiva le sue dita con il membro duro e turgido allargando ancora di più la sua entrata martoriata. Questa volta l'Omega ululò dall'immenso piacere che percepiva. Sentiva come se non entrasse abbastanza aria nei polmoni e allo stesso tempo gli sembrava di essere in iperventilazione mentre i suoi splendidi Alpha assaltavano a turno la sua prostata.

Si sentiva dilatato al massimo possibile mentre gettava la testa all'indietro abbandonandola sulla spalla di Darden, tenendosi ai bicipiti di Arden che lo sosteneva per i fianchi. Le spinte si fecero sempre più feroci e tutti e tre arrivarono all'unisono all'orgasmo quando gli Alpha morsero i propri marchi sul collo dell'omega arrivando al culmine del piacere.
I tre si stesero di fianco sull'erba; il respiro pesante, le palpebre che si abbassavano e i nodi dei due Alpha che pompavano sperma nelle ovaie dell'Omega. Nat non poteva chiedere di meglio.

-Alpha?- li richiamò dopo un po'.
-Sì, cucciolo?- risposero contemporaneamente i due fratelli stringendo ulteriormente la presa sul loro compagno.
-Io...- sospirò un attimo cercando di prendere coraggio- vi amo-
-Anche noi ti amiamo piccolo- disse il capobranco baciandolo teneramente sulle labbra.
-Dal profondo del nostro cuore- concluse Darden strusciando il viso contro la guancia dell'Omega.

Dopo quelle parole Nat si accoccolò ai suoi due splendidi Alpha e si addormentò profondamente, con l'immensa volta stellata a sovrastarlo e proteggere i suoi sogni.

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