2. Calore improvviso

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Stava nel villaggio ormai da una settimana. Consapevole che mancasse poco al suo calore, non era quasi mai uscito dalla tana rendendo i suoi Alpha estremamente orgogliosi. Stava ancora dormendo quando avvertì un corpo pesante rotolare vicino a lui.

Si svegliò di scatto, sorpreso che Arden non si fosse mosso di un millimetro, e sbarrò gli occhi prima di ritrovarsi completamente sovrastato dall'Alpha più piccolo che prese a lambirgli le labbra in uno dei suoi soliti baci passionali e travolgenti.
-Oh piccolo, sei così dolce- mormorò il maggiore affondando la lingua dentro la sua gola.

Nat non lo sapeva, ma il suo corpo stava entrando in calore e, essendo uno dei primi, stava avendo degli sbalzi ormonali che stavano mandando fuori di testa l'Alpha più giovane. Quindi l'Omega si spaventò non poco quando Darden cominciò a muovere freneticamente il bacino. Cominciò a piagnucolare, terrorizzato, ma il maggiore non lo sentiva: ormai il suo lupo aveva preso il controllo.

Il capobranco, richiamato dal pianto dell'Omega, si svegliò e con un potente ringhio allontanò l'altro Alpha che riprese il controllo. Nat si nascose contro Arden, che guardò male il fratello. Come aveva potuto perdere il controllo appena prima che lo stato confusionale prendesse Nat? Sarebbe stato lui a chiamarli, a chiedergli di possederlo, scoparlo e riempirlo di sperma; invece l'Alpha aveva deciso di perdere la testa e così, non solo aveva ritardato il calore, ma aveva anche messo a repentaglio il proprio legame con Nat.

Prese Nat in braccio e lo strinse forte, mentre l'Omega si abbandonava ad un forte pianto impanicato. Gli accarezzò tutto il corpo, avvertendo gli sbalzi ormonali più delicati e rari. Suo fratello aveva ritardato il calore di Nat.
-Cucciolo, Darden non voleva spaventarti ,ma stavi entrando in calore e ha perso la testa- spiega il capobranco cercando di far rilassare il minore e allo stesso tempo rifar accettare il fratello nel rapporto Alpha-Omega-Alpha.
Nat annuì leggermente chiedendo:- Sono in calore adesso? Perché io non sento niente-.
-No, spaventandoti il tuo calore è stato "bloccato" momentaneamente- risponde il maggiore lasciandogli un delicato bacio a fior di labbra al quale l'Omega rispose, contento.

-Scusa piccolo, non volevo spaventarti giuro! È che eri così dolce... E invitante... non ho saputo resistere! Perdonami- supplicò Darden avvicinandosi e lasciando sul corpo minuto del minore delle innocenti carezze.
-S... Sei perdonato...- mugugnò l'Omega, convinto dal suo lupo interiore, dando all'altro suo Alpha un segnale per far entrare anche Darden nella sua stretta. Appena avvolto tra le braccia del fratello, Darden circondò Nat appoggiando la testa sulla sua spalla e calmando definitivamente l'Omega che tornò a dormire.

Nat questa volta si svegliò accaldato, sudato e con l'orifizio completamente​zuppo dei suoi umori. Il sedere gli doleva, sentendo la mancanza dei suoi Alpha al suo interno e si sentiva scottare. Il piccolo pene completamente duro che strusciava sulle pellicce ad ogni respiro.
Guaì forte, richiamando i suoi compagni che avevano comunque già sentito il profumo dei suoi umori.

Gli Alpha accorsero subito: il suo profumo era così forte che si era sentito in tutto il villaggio. Si fiondarono su di lui, prendendo a mordere e succhiare ogni parte del suo corpo mentre Nat gemeva e guaiva rispondendo a quel gioco di lingua sottomettedosi completamente.
-Un così bell'Omega- mormorò Darden baciandolo con la sua solita passione.
-Il migliore di tutti- continuò Arden assaggiando la pelle appena sopra all'ombelico del più piccolo.
-T.. ti prego Alpha! Prendimi! Ti supplico- li pregò Nat, con il cervello da tutt'altra parte, riferendosi ad entrambi e nessuno in particolare.
-Pazienza cucciolo, pazienza- lo ammonì il capobranco ottenendo un forte piagnucolare e l'Omega che si agitava sotto di lui.
Gli tolse il pezzo che gli copriva le parti intime, per poi afferrargli rudemente una natica e schiaffeggiarla subito dopo.

L'Omega gemette in modo osceno. Darden lo girò verso di sé, che intanto gli si era messo dietro, e con due dita violò il buchino vergine di Nat.
-AH.... Ancora! T....Ti prego, Alpha, di più- urlò con tutto il fiato che aveva in corpo l'Omega facendo sorridere i maggiori. Sì lanciarono uno sguardo d'intesa e l'Alpha minore lo penetrò con una spinta decisa e profonda facendolo urlare di piacere. Darden cominciò a spingere selvaggiamente in lui, ringhiando dal piacere, mentre Nat inarcava la schiena rispondendo leggermente alle spinte del compagno.
-Sta' buono Omega e prendi ciò che i tuoi Alpha ti danno- con queste parole Arden spinse Nat contro il fratello, premendogli una mano sulla schiena e penetrandolo a sua volta, con forza e tanta lentezza.

L'Omega guaì, questa volta di dolore, mentre cercava di farsi indietro per sfuggire alla dolorosa presa del capobranco.
-Shh... Cucciolo, sono dentro- lo rassicurò Arden dando delle piccole spinte in modo che il corpo di Nat accettasse l'intrusione. Quando gemette di piacere, cominciò a scoparlo seriamente; trovando un ritmo perfetto con il fratello per assaltare la prostrata dell'Omega che, stanco, si era completamente lasciato andare agli assalti dei suoi amanti.
Arden lo girò verso di sé, facendo uscire sia la propria erezione che quella del fratello che ringhiò di disappunto. Schiacciò di nuovo l'Omega sull'altro Alpha e riprese a possederlo selvaggiamente, lasciando morsi e succhiotti su tutto il piccolo petto di Nat.
-Alpha!- guaì il minore di tutti, così vicino al venire e allo stesso tempo così esausto.
-Shh... Piccolo, ci siamo quasi- e poco dopo entrambi i nodi dei fratelli esplosero dentro l'orifizio del più piccolo, facendolo venire, mentre i due Alpha gli mordevano forte il collo stabilendo il legame e facendolo sanguinare copiosamente.

Gli leccarono i morsi, così da far rimarginare in fretta la ferita, e misero l'Omega su un lato, così che potesse dormire mentre i nodi al suo interno ancora pompavano sperma dentro di lui.
-È stato... Fantastico- esalò Darden riprendendo fiato.
-Già, ma ora riposiamo. Dopo devo andare a caccia e Nat ne vorrà ancora al suo risveglio- rispose il capobranco facendo calmare l'Alpha e addormentandosi avvolgendo il corpo dell'Omega in un tenero abbraccio.
I loro respiri si sincronizzarono quasi fossero uno solo, mentre loro dormivano.

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