È stata l'unico amore della mia vita

CAPITOLO XII

BELLAMY
Eravamo nella "scatola", Lexa non aveva detto una parola e guardava Clarke arrabbiata. Io stavo vicino a lei aspettando che entrassero tutti, Octavia stava ancora parlando con Luna. Appena Octavia entrò, Clarke andò verso Luna:

-La fiamma

Lexa subito si avvicinò a loro, Luna aveva la fiamma in mano e stava parlando di pace e guerra e di fare una scelta, tutte cose inutili dato che saremmo tutti morti per colpa di Alie. Clarke stava per afferrare la fiamma quando fu spinta dentro, mi cadde addosso mentre Lexa si slanciò verso la porta. Era tardi ormai, le porte si erano chiuse e noi eravamo bloccati dentro...senza la fiamma.

-Che succede? Ehi! Luna!

Octavia stava bussando sulla scatola mentre Lexa stava colpendo la porta, io ero paralizzato e riuscii solo ad aiutare Clarke ad alzarsi. Quando le presi la mano sentii qualcosa, la guardai negli occhi...nei suoi bellissimi occhi e non riuscii a distogliere lo sguardo, avrei voluto abbracciarla.

-Luna è stata attaccata dalla sua stessa gente, perché?

Chiese Octavia, la disposta era pressoché ovvia ma Clarke mi anticipò:

-Alie è qui
-Ehi!

Ci girammo tutti verso Bellamy, si stava guardando intorno ma non capivo cosa stesse cercando...

-Dov'è Jasper?

Ci guardammo, Jasper era rimasto fuori! Non sapevo se fosse una buona notizia ma almeno non eravamo tutti bloccati qui dentro, Jasper avrebbe potuto liberarci se non lo avessero ucciso prima....
Fortunatamente ricordavo bene la morte di Jasper, ormai avevo pochi ricordi confusi ma gli avvenimenti importanti li ricordavo: la morte di Jasper, Harper, Monty, l'abbandono di Clarke sulla terra, Echo, Madi, la "morte" di Kane....
I ricordi del periodo attuale erano tutti confusi, c'erano frammenti di ricordi ma anche sforzandomi non ricordavo molto.

Erano passati alcuni minuti, ormai la tensione era al massimo. Lexa e Bellamy stavano collaborando, mi fa strano vedere Bellamy nel mio corpo collaborare con Lexa nel corpo di una ragazza di cui non sapevo neanche il nome, fatto sta che stavano cercando insieme di sfondare la porta. Clarke era seduta a terra, avevano preso la fiamma e lei si sentiva responsabile, Octavia stava perlustrando la "scatola" cercando un modo per uscire mentre io cercavo di ricordare come avevamo fatto la prima volta. Mi faceva malissimo la testa, mi stavo sforzando a cercare qualcosa che non c'era più nella mia testa, avevo paura di dimenticare chi fossi e di Octavia, Clarke e gli altri....
Dovevamo fare in fretta, dovevamo sconfiggere Alie e lasciare quel posto, avevo bisogno del mio corpo e dei miei ricordi prima che fosse troppo tardi. Clarke si alzò in piedi, era arrabbiata perciò spinse Lexa e Bellamy, iniziò a colpire la porta urlando, si dimenava nel vano tentativo di aprirla. Bellamy stava cercando di calmarla ma ormai era troppo tardi, Clarke stava impazzendo, Bellamy la afferrò per un braccio, lei usò il suo peso e quello di Bellamy e sfondò la porta. Vorremmo tutti verso di loro che però erano immobili, davanti a noi c'era una distesa di cadaveri, ci avvicinammo all'unica ragazza che ancora respirava ma non riuscì a dire una parola. La lasciammo lì a morire mentre correvamo da Luna con la speranza che fosse ancora viva, stavamo correndo in silenzio quando Lexa si fermò. Mi girai verso di lei, gli altri invece stavano già correndo in altre direzioni, vidi il suo sguardo e capì che aveva sentito qualcosa. Corse come un fulmine e io la seguì, per un momento non pensai ad Octavia o a Clarke ma solo a salvare Luna e a cercare di non far ammazzare Lexa dato che era in quel debole corpo. Ci avvicinammo alla fonte del rumore, qualcuno ansimava e si sentivano dei colpi, Lexa spalancò una porta pronta a combattere ma non c'era nulla da fare....
Luna era a terra, stava abbracciando un uomo e stava piangendo, lo aveva ucciso. Lexa era immobile e stava guardando Luna, io mi avvicinai ad una bambina che stava accasciata a terra. Improvvisamente entrarono anche gli altri, Lexa si stava avvicinando lentamente a Luna, si inginocchiò al suo fianco e rimase solo a guardarla per qualche secondo. Luna stava continuando a piangere disperata mentre implorava il perdono del suo amico ormai morto, Lexa mise le mani sulle braccia di Luna e le tolse dalla testa dell'uomo poi la abbracciò. Luna aveva la testa sul petto di Lexa e piangeva, piangeva disperatamente, Lexa aveva gli occhi lucidi e le stava accarezzando semplicemente la testa senza parlare. Octavia aveva liberato Jasper e tutti stavamo guardando Luna che piangeva disperata, io mi stupii di Lexa...l'avevo sempre considerata miss ghiaccio ma non era così, aveva un cuore più grande di quanto avessi mai pensato ed era più sensibile di quanto credessi. Teneva tanto a Luna, probabilmente erano molto legate prima del Conclave, chissà come deve essere stata la loro infanzia....costrette ad uccidersi a vicenda ma ora eccole qui, ad abbracciarsi come due vecchie amiche anche se Luna non può immaginare chi realmente sta abbracciando.

Passarono delle ore, Luna e il suo popolo fecero un funerale a quell'uomo e Luna si calmò. Lexa stette al suo fianco per un po' di tempo anche durante il funerale ma poi capii che stava destando troppi sospetti, io l'avevo avvisata che non doveva sembrare troppo legata a Luna ma vedere Luna in quello stato aveva offuscato il suo giudizio.
Luna si stava avvicinando a noi, Clarke iniziò subito a parlarle per convincerla mentre Lexa la guardava arrabbiata...effettivamente Clarke non aveva il minimo tatto, però era vero che era fondamentale sconfiggere Alie.

-Luna, hai visto di cosa è capace Alie...ti prego aiutaci
-Oggi sono morte delle persone che amavo, per mano mia. Non permetterò che accada di nuovo....

Luna si alzò e iniziò un rito per consacrare i morti che ora vagavano nel mare, Clarke invece la stava fissando con la speranza che avrebbe davvero preso la fiamma:

-Luna, dobbiamo farlo ora. Alie starà sicuramente mandando dei rinforzi e devi prendere la fiamma prima che arrivi
-Non hai capito nulla di me Clarke....
-Lun....

Octavia cadde a terra davanti ai miei occhi, poi anche Bellamy e Jasper e Clarke. Ci aveva avvelenati, vidi Lexa che stava guardando Luna con lo sguardo deluso, poi si girò verso di me per aiutarmi. Stavo cadendo, sentivo le ginocchia cedere e mi sentivo così stanco...Lexa mi aveva afferrato prima che sbattessi la testa, stava dicendo qualcosa ma non riuscivo a sentirla. L'ultimo ricordo che ho è lei che mi guarda, ma perché non stava anche lei male?

SPAZIO AUTRICE
Scusate per l'assenza, è stato un periodo complicato e sono molto esaurita ultimamente hahahahahah. Comunque fatemi sapere se il capitolo vi è piaciuto♥️♥️