6-Mirko

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🖋️ 987

-... E se n'è andata-Mi spiega Lele per la milionesima volta.
È una situazione delicata.
Difatti se parlasse di un altra persona gli farei una scenata di gelosia assurda e indimenticabile.
Invece non posso far altro che invidiarlo perché lui l'ha rivista, mentre io ci ho solo scambiato qualche stupido messaggio.
-Hai risolto con Davide?-Chiedo cambiando argomento.
Parlare di Vittoria mi fa venire mal di testa.
-Ha sviato l'argomento-Esclama buttandosi sul letto accanto a me.
-È proprio una brutta giornata-Sussurra.
-Volevo far spuntare un sorriso a quella ragazzina e chiarire con Davide. Invece non ho concluso niente-Mi spiega.
Capisco benissimo quel che sta dicendo, ma non posso tenere a freno la lingua -Dovrei essere geloso di Vittoria?-Chiedo mettendomi a cavalcioni su di lui.
-L'unico che la chiama per nome e ha il suo numero di telefono sei tu...-Mi lascia notare.
-Quello che l'ha vista e ha scoperto che è stata cacciata di casa sei tu... -
- Hai decisamente più confidenza... -Aggiungo prima che ribatta.
Mi bacia e non capisco cosa sta succedendo.
Se anche lui sta pensando a quella ragazzina e perché si è soffermata così a lungo nella mia mente.
-Lé...-Lo richiamo.
Divide le nostre labbra e mi perdo nei suoi occhi color cioccolato.
Poco dopo però le riunisce.
-Aspetta-lo fermo poggiando le mani sul suo petto.
-C'è qualcosa che non va in me.. Io non riesco a prenderti in giro-Dico riferendomi alla ragazzina che occupa la mia mente.
Quegli occhi, così simili a quelli di Lele, mi ricordano un dolore simile al mio.
-Va tutto bene Mirko. Stiamo insieme da un anno, puoi dirmi semplicemente di no-Sussurra sorridendo.
Non ha capito, ma lascio perdere e poggio la testa sul suo petto.
-Mi dai il permesso di chiamarla?-Chiedo.
In un momento delicato come questo c'è bisogno di trasparenza.
-Perchè mai vorresti chiamarla? - Nella sua voce non c'è gelosia, solo preoccupazione e curiosità.
-Non risponde ai messaggi-Mi giustifico.
Lele annuisce e faccio partire la chiamata.
Le lascio i suoi tempi e i suoi spazi per rispondere, finché dice di avere delle difficoltà a mantenere una conversazione e decido di portarla a cena.
Voglio che si senta a suo agio con me, penso che la cena potrà aiutarla.
Quando Lele capisce di non essere invitato aumenta la presa sul mio addome e quasi mi manca il fiato.
Incateno i nostri occhi per farlo tranquillizzare e quando termino la chiamata mi scosta in modo brusco da lui.
-Se ti trovo a fare il casca morto con questa... - Inizia ma lo precedo.
Perché è vero che non mi ritengo gay ma - Non ti farei mai una cosa del genere Lé! -
Ho le lacrime agli occhi.
Un po perché dubita di me un po perché mi ha privato ingiustamente del contatto con lui.
-Hai ragione scusa...è che è strana quella ragazzina. Voglio sapere anche io che le è successo-
-Ha qualcosa di strano-Aggiungo.
-Magico-Mi corregge ma non ne sono sicuro.
-Stasera mi presento a casa sua-Dico sicuro di me.
-Però io volevo stare con te.. -
Sorrido e lo bacio.
-Quando torno mi faccio perdonare-Gli prometto sulle labbra.
Mi sorride e mi travolge in un bacio passionale da cui riesco quasi a percepire il caffè che ha bevuto stamattina.
Ci ho messo tanto ma sono felice di aver ammesso che lo amo.
-Ti amo-Sussurro perché basta che lo sappia lui.
-Vuoi che ti aiuti a prepararti?- Mi chiede.
-Vuoi scegliermi i vestiti?- Gli chiedo particolarmente confuso.
Perché mai vorrebbe farmi apparire agli occhi di un altra ragazza?.
-Vorrei aiutarti a fare la doccia, ma il massimo che posso fare in questa casa è aiutarti a farti la barba-
Gli sorrido - Non ho sentito un no come risposta- aggiunge e dopo avermi preso in braccio mi porta nel piccolo bagno.
Mi poggia su uno sgabello di fronte al lavandino e prende un panno bagnato e la schiuma.
Passa il panno su tutto il mio volto, poi aggiunge un po' di schiuma nei vari punti in cui poi passerà la lametta.
Ha un tocco molto delicato, mi sento coccolato dallo scoppiettio della schiuma e dal suo respiro che si infrange sulla mia faccia.
-Non ti muovere-Sussurra riportandomi alla realtà.
Delicatamente fa scivolare la lama sulla mia pelle e a volte lascia anche qualche bacio sulla mia fronte o carezza tra i miei capelli.
-Domani chiamerò qualcuno per la tua cura-
-Lele non c'è né bisogno, tranquillo-
-Forse avrai ragione tu, ma voglio solo esserne sicuro-Mi spiega.
Una volta finito mi mette la crema e mi riporta nella nostra stanza.
Mi posa sul letto e si posiziona d'avanti all'armadio dandomi le spalle.
Lancia sul letto un pantalone di jeans nero leggermente strappato e poco aderente, una maglia a maniche corte bianca con una grafica nera e gialla, una sua felpa viola ed un cappello del medesimo colore.
-Dove la porti a cena?-Chiede mentre mi spoglio lentamente sotto il suo sguardo attento.
-Deciderò una volta con lei, voglio che si senta a proprio agio. Poi una volta deciso ti farò sapere con un messaggio -
-Ti amo-Aggiungo e con solo i pantaloni lo bacio.
-Direi di abbinarci queste scarpe-Dice una volta staccato dal bacio e si riavvicina con delle Jordan bianche, nere e viola.
Mi vesto, mi presta una giacca non particolarmente elegante, ma comunque nera e mi riporta in bagno per mettere il profumo e lavarmi i denti.
-Senti, non so cosa stiamo facendo o cosa pensiamo di ottenere da questa ragazza, ma tra me e te deve sempre e comunque esserci la massima trasparenza- Dice dal nulla.
-Se succedesse qualcosa me lo devi dire - Aggiunge.
-Amore mio, tra me e te non ci sarà mai nessun filtro - Gli spiego.
Poi gli giro attorno e con gli occhioni gli chiedo - Sono bello quanto ti aspettavi? -
-Anche di più, caxxo-

⭐e/o💭?

Desideri e complicazioni Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora