7-Vittoria

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<Sto arrivando principessa> Cita il messaggio da parte di Mirko.
Ho finito di prepararmi qualche minuto fa.
Indosso un vestito morbido nero in pizzo.
Per non so quale motivo, dell' intimo abbinato, un vecchio paio di anfibi e come trucco... Lacrime.
Ho spruzzato il profumo in tutta casa e mi sono giurata di non essere una lagna.
Lui vuole solo pareggiare i conti con l'altro tipo, dopodiché la cosa finirà.
Posso e devo resistere.
Il pensiero che mia sorella abbia tagliato completamente la comunicazione con me a causa di mio padre mi devasta, ma proverò a non pensarci per qualche ora.
Posso farcela.
Il campanello suona e mi asciugo le lacrime prima di aprire la porta.
-Mi lasceresti entrare prima che arrivi la tua amabilissima vicina? - Mi chiede e se non sapessi che fosse fidanzato gli sbaverei dietro.
Annuisco e a causa della sua presenza abbasso lo sguardo e mi sposto per lasciarlo entrare in casa.
-Sei bellissima-Dice alzandomi il viso con due dita.
Arrossisco mentre lui sorride soddisfatto.
-Non sapevo dove portarti a cena quindi pensavo di chiederti cosa preferissi-
-Ormai è tardi e sei venuto fino a qui. -
-Guarda che non è un problema, se vuoi mangiare al centro di Milano ti ci porto. - Mi spiega.
-Tranquillo, ti piace il sushi?-
Annuisce e mentre cerco il numero del sushi alla fine della strada lo invito ad accomodarsi.
Una volta trovato il numero ordino un po' qualsiasi cosa rimanendo nel mio badget e gli comunico la via per far sì che in meno di un'ora ci venga portato tutto quel che ho richiesto.
-Sarò sincera... Tra i due sei quello che mi fa meno paura-Dico per scogliere il ghiaccio, anche se so di non esserne capace.
-Ti assicuro che sono quello pieno di problemi -
Mi siedo sul divano accanto a lui...
-Forse è per quello che con te sento un legame-
Ride ed emette un suono così carino che lo emetto a mia volta.
-Hai degli occhi stupendi, mi ricordano quelli di Lele... -
-Ma i tuoi sono rossi-Aggiunge prima che potessi chiedergli spiegazioni sul nome dell'altro ragazzo.
Abbasso lo sguardo imbarazzata.
-Scusa-
-Non dev' essere bello- aggiungo
-Ma ti posso giurare di non essere fatta o altro-
-Tranquilla li conosco quegli occhi... Per qualsiasi cosa il mio numero c'è l'hai - Sussurra sorridendo e apprezzo il fatto che non abbia ancora provato a toccarmi.
Restiamo in silenzio sul divano, finché il suono del campanello che segna l'arrivo del fattorino con il nostro sushi mi porta alla realtà.
-Se non ti dispiace vado io-Dice e rimango con i piedi impiantati nel pavimento.
Vorrei dirgli che mi dispiace, ma ormai lo sento salutare cordialmente il fattorino.
Il massimo che posso fare è apparecchiare la tavola.
-Non sembra così male-Dice posando i sacchetti sul tavolo.
-Hai fame?, sennò mangiamo più tardi-Gli dico.
Non voglio fargli fare qualcosa che non gli sta bene.
-Mangiamo-Dice e lo vedo fare una foto ai sacchetti con il cibo.
Non mi pongo domande e mi incanto mentre sorride guardando il display.
Vorrei sorridesse per un mio messaggio, ma è gay.
La serata procede e con lui non mi sento alle strette o con le spalle al muro, tant'è che riusciamo a passare una bella serata.
-Ma tu e l'altro ragazzo?... - Oso verso quella che mi sembra la fine di un momento felice.
Se dopo devo piangere tanto vale aggiungere un motivo in più alla lista.
-Stiamo insieme da un anno, e le cose vanno molto bene anche se c'è qualche problema a causa mia-
-In amore non esistono colpe-Dico sfiorandogli le dita che impugnano saldamente le bacchette.
Non si ritrae, anzi, mi sorride felice.
-Ti andrebbe di fare colazione con me e Lele domani mattina? -
-Non voglio essere di troppo-
-Non lo sei Vitto-

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MIRKO
<<Domani io e te, colazione con Vittoria >> Scrivo felice al mio ragazzo.
<<Come Desiderate>> Risponde e arrossisco.
Vitto sta sparecchiando la tavola con ancora qualche goccia di salsa vicino alla bocca.
Rido e prendo un pezzo di scotex dal tavolo per pulirla.
Si irrigidisce e lo faccio anche io, come se fossimo una persona sola.
-Stai bene? - Chiedo preoccupato.
-Si, tranquillo Mirko-Dice e il mio nome pronunciato da lei è qualcosa di speciale ed unico.
Mi avvicino leggermente a lei a causa della sua altezza e le pulisco la bocca.
-Mi piace il colore dei tuoi capelli-Penso ad alta voce.
-Mi spiace ma è un colore 100% naturale-Esclama ridendo.
Pensa che l'abbia detto per ritoccare i miei capelli, in realtà, è solo un complimento sincero.
Le sorrido, però.
Non penso sia corretto che io pensi questo genere di cose.
Siamo entrambi seduti sul divano e noto che si rattrista notevolmente.
-Si è fatto molto tardi-Esclamo e fissa il pavimento.
-Hey dolcezza, ci vediamo domattina va bene?- Dico alzandole lo sguardo cn due dita fino ad incatenare i nostri sguardi.

//

-Non ti preoccupare, grazie per la compagnia.- Dico alzandomi e lo accompagno alla porta.
Inaspettatamente mi bacia la fronte ed un'attimo dopo è già fuori dal palazzo.
Scoppio a piangere.
Camilla non mi chiama e i due ragazzi che occupano la mia mente sono gay.
Sono poliamorosa, non una guastafeste.
Non mi intrometterò tra di loro, marcirò da sola... senza coinvolgere nessuno.
La mia notatta ha inizio con brutti pensieri e si conclude con altri altrettanto pessimi.

⭐e/o💭?

Desideri e complicazioni Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora