20-Vittoria🔞

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-Dato che non ti fidi...-Inizia Mirko.
-Leggilo e scoprirai la risposta-Completa Lele.
Hanno entrambi un grande sorriso sul volto e Lele apre le braccia.
Lascio il libro sul divano e mi precipito da lui.
-Ho bisogno di sapere che è un si-
-Noi andiamo Angelo, se hai bisogno hai i nostri numeri di telefono-Dice mimando il telefono con la mano.
Annuisco alle parole di Mirko e cerco gli occhi di Lele alzando la testa dal suo petto.
-Non vedo l'ora di leggerlo-
-Ci sentiamo più tardi-Aggiungo agitata.
-Vitto, prenditi tutto il tempo che ti serve-Dice lassandomi una mano tra i capelli.
Annuisco e con la prima pagina già sotto gli occhi li guardo raggiungere la macchina dalla finestra.
È così dannatamente eccitante pensare che ci apparteniamo.
In ogni capitolo del libro c'è un pensiero scritto sotto forma di frase o di poesia sulla tematiche dell' amore.
<L'amore è un sentimento che spesso si nasconde a noi ed agli altri.
Basterebbe accoglierlo e lasciarlo vivere per accorgersi che é l'unico insieme di emozioni in grado di tenerti in vita.>
Successivamente leggendo, riconosco la storia del mio primo incontro con Lele e Mirko.
In realtà, nella storia c'è scritto che io sono apparsa tra la folla accesa dai sentimenti più profondi e che li ho risvegliati anche in loro.
<L'amore non fa male.
Cura ferite e cicatrici sul punto di nascere.
È una forza astratta, che percepisci senza il bisogno di esercitarla. >
Il racconto che ho tra le mani non c'entra molto con la nostra storia e capisco che hanno fuso la storia del loro amico.
Quasi piango, leggendo che anche l'amore di un amico ti può aiutare.
Il mio amico mi ha sempre dato amore, fino alla fine, diverso da quello di Lele e Mirko, ma con gli stessi benefici.
<Quando è arrivata l'ho scoperto
Che era amore ne ero certo.
Non solo perché già di un' altro ero perso
Ma perché ci ho parlato e mi sono chiesto
Se non è amore che cos'è tutto questo?
>
Che senso ha proseguire a cosa mi serve sapere se loro mi amano o meno, io li amo e la loro risposta non rimuoverà da me un sentimento così sincero.
Con le farfalle nello stomaco metto le scarpe prendo le chiavi di casa il telefono e mi precipito giù dalle scale, all'esterno del palazzo, incurante della signora asiatica che mi urla di andare piano.
Non avrei mai dovuto farli uscire da quella porta, noi dobbiamo stare insieme, lo dice il modo con cui si sono presi cura di me.
Io devo ricambiare, devo stare con loro.
Voglio stare con loro.
Non ricordo molto bene quanto sono lontani i nostri palazzi, ma al mio cuore e la mia mente la distanza non importa.
Ad ogni passo si restringe e ad ogni sospiro siamo sempre più vicini.
Amore é ascoltare, aiutare e voler bene... Sempre ed incondizionatamente.
Io sono pronta a dare tutto a loro.
Corro e chiamo Lele.
-Ti prendo sempre in considerazione-Inizio con l'affanno.
-Come?, Vitto non ti sento bene-
-Tory tutto bene?-
-Hai un attacco di panico?-Mi chiede la voce di Mirko.
-Sto correndo-Dico solamente fermandomi davanti alle strisce pedonali.
-Ti aspettiamo piccola-
Attaccano e riprendo a correre.
Dopo una decina di minuti inizio a vedere il loro palazzo.
Non c'è nulla di romantico in questa corsa dal momento in cui sono completamente sudata.
Eppure, tutto ciò vuol dire molto.
Vuol dire che ci credo in noi e che voglio lottare, metterci la mia parte.
Ad aprirmi la porta è Lele a cui rubo un bacio bisognoso di ossigeno.
Ride e mi prende in braccio.
-Lele sono appiccicosa-
-Oh si, si sente-Dice divertito.
Arrabbiata insisto con il voler scendere,ma mi accompagna in camera loro.
-Se vuoi puoi farti la doccia, a casa ci siamo solo noi perché Davide e Gianni sono partiti per lavoro.-Annuisco felice.
Si avvicina al mio orecchio.
-Hai un bellissimo sorriso-Sussurra prima di baciarmi all'angolo della bocca.
Arrossisco.
-Mi piacerebbe davvero fare una doccia ma non ho vestiti con me-
Lele ride e mi invita ad andare in bagno.
-Ti lascio i vestiti sulla mensola-
Una volta nel bagno mi accorgo di essermi dimenticata di bussare.
-Scusa, scusa esco subito-
-Angelo-Mi richiama Mirko.
Con la porta aperta mi volto a guardarlo .
-Ti prego entra-
Un brivido mi percorre la schiena mentre automaticamente, come se fosse un ordine chiudo la porta ed inizio a spogliarmi.
Apro il box doccia ed i nostri occhi si perdono gli uni negli altri.
Mi tende una mano e mi aiuta ad entrare con lui.
-Forse è un po piccolina-Esclama in imbarazzo facendomi ridacchiare.
-A me non dispiace per nulla-Dico alzando le spalle.
Sorride.
-Mi passeresti il sapone?-
Lui, diversamente, se ne mette un po sul palmo della mano ed inizia ad insaponarmi il corpo.
-Girati Angelo-
Dopo avermi insaponato anche la schiena, però, mi stringe al suo petto
🔞🔞🔞
e mi stuzzica i capezzoli.
-Mirko-Gemo.
-Non sapete proprio resistere eh?-Dice Lele davanti al box doccia con quelli che probabilmente sono i miei vestiti.
Arrossisco, mentre Mirko continua a stuzzicarmi i capezzoli.
-Spero voi non finiate le energie per dopo-Esclama Lele prima di uscire dal bagno con un sorriso e gli occhi incantati.
Eccitata mi libero dalla stretta di Mirko e mi volto facendo scontrare i nostri addomi.
-Non vale se giochi solo tu-Sussurro afferrando il suo membro.
Lui geme e dopo pochi minuti viene sulla mia gamba.
Ha la schiena appoggiata alla parete, la bocca socchiusa da cui escono sospiri pesanti, il petto che si alza ed abbassa velocemente e le gambe ricoperte da piccoli spasmi.
-Angelo-Mi richiama.
-Sei bellissimo-Gli dico.
Dopo che si riprende mi lascia un bacio sulla tempia ed esce dalla doccia.
🔞🔞🔞
Dopo che è uscito mi insapono i capelli e mi maledico quando non trovo un balsamo.
Dovevo aspettarmelo.
Quando chiudo l'acqua Mirko mi aspetta con un grande accappatoio.
-Tieni è di Lele-
Mi aiuta ad indossarlo e mi tampona i capelli con un altro asciugamano.
-Dovrei ricordarmi come si fa una treccia-
-Sai fare le trecce?-Chiedo confusa.
Lui annuisce.
-Quante cose mi nasconde, uomo-
Ride divertito -Solo una cugina difficile che mi obbligava a giocare al parrucchiere-
Rido.
-Se vuoi puoi provare a farmela-
-...sono un po lunghini- Aggiungo.
-Posso iniziare asciugandoteli un po-
-Decida lei, è il parrucchiere-
Mi invita a sedermi sul lavandino e mi pettina i capelli con estrema cura.
Quando accende il phon quasi mi sveglio dal mio stato di trance e lascio che mi asciughi i capelli, anche se in malo modo.
Quando sono ben asciutti me li ripettina e mi allunga i vestiti che mi ha portato Lele.
Mentre si asciuga il ciuffo indosso la maglia che mi arriva fino a metà ginocchio .
Quando provo il boxer, però, Mirko, che mi osserva dallo specchio si mette a ridere.
-Non riesco a capire quale parte del suo cervello lo abbia portato a credere che ti sarebbe stato-
Sorrido imbarazzata mentre cerco di elaborare come fare.
-Il mio...-
-Ha sicuramente già messo tutto a lavare-
-Lo stronzetto voleva vestirti solo con i suoi vestiti-
-Tieni- Dice passandomi il paio che avrebbe dovuto mettere lui.
-Dovrebbero stare almeno su-Aggiunge ed è effettivamente così, non cadono.
-Grazie Amore-Dico sincera.
Per un attimo ho avuto paura di andare in giro senza.
Mi sorride e si volta a baciarmi.
Dopo aver spento il phon si è vestito con il boxer che mi aveva dato Lele e lho aiutato a ripulire il bagno.
-Vieni- Mi ha detto poco dopo.
Siamo andati in camera e mi ha fatto sedere sul letto, tra le sue gambe.
-Ti faccio la treccia-Mi ha spiegato.

⭐️e/o💭?

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