17-Mirko

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Era agitata, molto agitata.
Entriamo nel suo appartamento senza far caso alla vecchia antipatica sul pianerottolo.
-Buongiorno principessa-Esclamo.
Poi mi avvicino a lei, che è seduta a gambe incrociate sul divano e le tocco la fronte con la mano.
-Come ti senti? - Chiedo
-La febbre mi sembra scesa-Dico a Lele.
-Spero ti piaccia la brioche ai cereali con il miele-Dice passandole il sacchetto.
Annuisce, ma non dice ancora nessuna parola
-Io ho fatto solo quello che c'era scritto sul biglietto.
Non c'era bisogno però di tutto questo, mi ricordo cosa vi ho raccontato e mi dispiace.
Io non voglio essere un peso per nessuno, soprattutto per voi.
Perfavore, non fate i carini ho imparato a badare a me stessa-
Gesticola nervosa... - Chi ti manca di più? - Chiede Lele.
-Io non ho una bella situazione familiare, ma ho una mamma una sorella ed una nipote che cresce tra amore e sorrisi-
-La mia famiglia non ha difetti, io ho un difetto-
-Cosa cazzo stai dicendo?! -
-Mia sorella-Risponde a Lele.
-Non hai difetti-Gli dice lui.
-Mia sorella mi ama e per colpa mia avrà una ferita che non potrà mai essere curata-
-Dov'è? - Chiediamo in coro.
-Mio padre le ha impedito di contattarmi, non la sento da giorni-
Piange in silenzio.
Mi siedo vicino a lei e le lascio poggiare la testa sulle mie gambe.
Le accarezzo i capelli mentre Lele posa sul tavolino la brioche che le abbiamo comprato.
-Tranquilla-Sussurra il mio ragazzo inginocchiato sul tappeto.
Le parla nell'orecchio, per distrarlo dai singhiozzi che rimbombano nel piccolo appartamento.
Lei allunga la mano e afferra la sua.
-Io ora vado a lavoro, lascio qui con te Mirko però -
Anche io avrei dovuto lavorare, ma Lele aveva già salutato Vittoria con un bacio e si affrettava a scendere le scale per uscire dal palazzo.
-Devi lavorare anche tu?-Chiede studiandomi con i suoi occhioni color cioccolato.
-No, io oggi no-Mento.
Mi studia, così la distraggo facendole il solletico.
La prendo in braccio e la porto in camera sua.
-Ti ho lasciato la tachipirina così che la prendessi al risveglio-
-Non per abbellire il comodino-Aggiungo.
Smette di ridere, mi chiede scusa e la prende in silenzio.
Forse sono stato un po' troppo serio.
-Vuoi dormire ancora un po'?-Chiedo.
Annuisce e quando sto per lasciarla da sola nella stanza si inizia ad agitare.
-No, cioè... Se stai con me si-
-Come? -
-È un problema per Lele se resti con me nel letto?-
Nego scuotendo la testa.
-Vuoi che venga lì? - Chiedo.
Mi sono permesso di starle accanto già troppe volte senza il suo permesso.
Annuisce e mi fa cenno con la mano di sdraiarmi accanto a lei, dove qualche ora prima c'era Lele.
-Sono scomodo?-Chiedo ridendo leggermente.
Continua a spostare la testa cercando un punto morbido nel petto.
-Tranquilla-Sussurro accarezzandole i capelli, mentre con la mano l'avvicino alla mia pancia.
-Meglio? - Chiedo.
Annuisce e potrei scommettere che in questo momento il suo viso è tinto di rosso... Se non ci fossero tutti questi capelli riuscirei a vederlo meglio.
Gioco con i suoi capelli e quando ormai ho perso la concezione del tempo si addormenta.
Immagino lo scritto che sta facendo Lele, una poesia che parla d'amore, un' amore che però non mi ha ancora detto come sia.
Devo realizzare la copertina per quando verrà pubblicato online e pensavo di rappresentare l'amore come a qualcosa di astratto.
Mentre rifletto sul lavoro che ormai devo portare al termine Vittoria si volta dall'altro lato.
Il mio telefono suona e per paura di svegliarla lo afferro velocemente e tolgo subito la suoneria.
<-Abbiamo il tuo tablet, qual è l'appartamento? -
-Salite, mi trovate fuori dalla porta->
Senza fare rumore, con ancora il telefono in mano mi alzo dal letto e raggiungo la porta d'ingresso.
Gianni e Davide hanno il mio tablet con la penna il caricatore ed una tastiera.
-Fai pure le tue cose, noi c'è n'è andiamo-
Li ringrazio, li saluto e dopo avergli promesso che una volta a casa gli racconterò tutto torno da Vittoria.
È rannicchiata sul bordo del letto ed i capelli rossi le coprono il viso cadendo morbidi sui fianchi.
-Angelo-Sussurro.
Ha i capelli rossi,
Il rosso è il colore dell'amore.
L'angelo è il simbolo della protezione.
Lele scriverà una poesia, magari si rivolgerà ad una musa...
Afferro la penna, accendo il Tablet e come se sapesse che mi sarei dovuto allontanare Vittoria si volta tornando con la testa sulla mia pancia.
Sorrido, mentre continuo a tenere viva nella mente l'immagine di lei a lato nel letto.
La copertina più bella che abbia mai realizzato.
Dopo qualche ora ho finito e sono molto soddisfatto e decisamente innamorato... Del lavoro, di Lele, della poesia che scriverà e di Vittoria.
-Miky... Sono debole-ussurra.
Poso tutto sul comodino, poi la poso sul mio petto e le passo un po' d'acqua.
-Angelo, sei la più forte-
-Non merito nessuno-
Il campanello suona - Vallo a dire a Lele-Rispondo triste.
Si alza e con piccoli passi raggiunge la porta.
La seguo e rimango stupito quando Lele la prende in braccio.
-Ho sentito come se aveste bisogno di me, spero di non essermi sbagliato-
Sorrido e nonostante Vittoria mi avvicino per baciarlo.
Il suo tempismo è sempre così perfetto.
-scusate-Sussurra e mentre lo dice prova a sorridere.
- Ci risentiamo poi se non vi dispiace- Aggiunge.
- Smettila di fingere!-La rimprovera Lele posandola a terra.
- Sfogati se devi farlo- Dice guardandola dall'alto dritta negli occhi.
- non avremo mai pena di te-Aggiungo
- Non voglio offendere nessuno-sussurra singhiozzando.
Non faccio in tempo a capire granché, non ci sono abituato, non ad assistere in questo modo almeno.
- Dammi la mano- Sembra quasi un ordine e Vittoria lo esegue senza dire alcuna parola.
-Segui i miei respiri- aggiunge posando le loro mani sul cuore.
Con me non funziona così.
Lele ormai è accovacciato davanti a lei che ha poggiato l'orecchio sul suo cuore.
Quando si è ormai ripresa mi osserva spaventata, ma le sorrido e la prendo in braccio così da far tornare in piedi Lele.
-Vogliamo far parte della tua vita Angelo, non c'è lo impedire... -
-Almeno finché non ci sarà un motivo valido-Conclude Lele.

⭐e/o💭?

Desideri e complicazioni Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora