"Buongiorno fiorellino. È ora di alzarsi"
Questo è quello che sento prima che le coperte spariscano dal mio corpo.
"Avanti mamma!! È domenica, lasciami dormire" dico per poi rigirarmi nel letto. Vorrei tanto gridarle di uscire o anche peggio, ma so che mia madre è fatta così.
"Mamma?! Amore sono ancora troppo giovane per essere mamma. Avanti, svegliati"
Apro gli occhi lentamente e, quando capisco che è Katherine quella che mi ha appena svegliata, non mi trattengo più e le tiro un cuscino addosso, sentendo la sua risata poco dopo.
"Katherine maledizione! È domenica, che diamine vuoi?"
Mi avvicino al comodino per prendere il telefono e controllare l'orario. Quando lo vedo, per poco non casco dal letto.
"Le 9?! SONO LE 9?! TU MI HAI SVEGLIATA DI DOMENICA MATTINA ALLE 9?!?!" le urlo contro.
Se c'è una cosa che per me è sacra, è poter dormire quanto voglio la domenica mattina. Mamma inizialmente ha provato a convincermi ad andare a correre con lei, ma, quando ha capito che ogni suo tentativo era vano, ha lasciato perdere.
"Oh si tesoro. Questa sera abbiamo una festa e quindi abbiamo bisogno di uno shopping sfrenato" si mette a dire mentre gira su se stessa alzando le braccia al cielo.
"Hai l'armadio pieno di vestiti. Puoi tranquillamente mettere uno che hai già per questa sera. E poi potevamo andare oggi pomeriggio, ne abbiamo di tempo prima della festa".
E detto questo mi rimetto stesa sul letto, prendo le coperte e tento di riaddormentarmi, sapendo però che non ci riuscirò.
Ogni volta che c'è una festa, Kat vuole andare a fare shopping. E qui le feste ce ne sono in abbondanza. Vi lascio immaginare quanti vestiti abbia nell'armadio
"No signore, non se ne parla. Quindi tu ora ti alzi da questo letto, ti prepari e poi andiamo al centro commerciale a fare tutti i nostri giri" dice per poi avvicinarsi al letto e buttarmi giù
Se prima avevo voglia di ammazzarla, ora lo faccio davvero.
Capite le mie intenzioni, inizia a correre e io la rinseguo. Ma ha le gambe lunghissime e in poco tempo raggiunge la porta d'ingresso e esce.
"Ti aspetto in macchina. Ti voglio dentro entro 15 minuti massimo" urla da dietro di essa.
Così sbuffo e salgo per andarmi a prepare. Tanto è inutile combattere e poi ormai sono sveglia del tutto e non mi riaddormenterei.
Entro in camera, prendo dei jeans strappati sulle ginocchia, un top bianco e una felpa corta anch'essa bianca, la biancheria e mi dirigo in bagno.
Mi lavo, mi preparo e lego i capelli in due treccie che partono dall'alto della testa. È la mia acconciatura preferita: facile da fare e bella da vedere, poi è molto comoda.
Mi trucco un pó, giusto per coprire le occhiaie, visto che la mia faccia urla "sono sveglia da neanche 10 minuti": correttore, un filo di mascara e burro cacao e il gioco è fatto.
Mi infilo le scarpe, le Jordan rosse (le adoro troppo, auto regalo di natale), e scendo. Prendo le chiavi di casa, esco e mi dirigo in macchina di Katherine.
"Sei arrivata due minuti prima. Diavolo ragazza, vuoi far piovere?"
"Stai zitta e parti" le rispondo, facendola scoppiare a ridere. Poi però fa quello che le dico e parte.
Dopo circa dieci minuti siamo arrivate al centro commerciale. Per essere domenica, ci sono tantissime macchine parcheggiate fuori.
Il centro commerciale della città è molto grande: c'è una varietà di negozi stratosferica, ma nonostante questo io e Kat ci ritroviamo sempre a comprare nei soliti tre negozi, dove ormai siamo diventate delle clienti...non di abituali, ma quasi
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Il Figlio Del Diavolo (NON CONCLUSA)
Romance«Il diavolo viene comunemente chiamato "lucifero" Cameron. E sai cosa significa?» dico con voce rassicurante cercando di frenare il lungo flusso dei suoi pensieri. Lui, tremando, si limita a guardarmi, con la paura e l'ansia che contaminano i suoi g...