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Cameron

Occhi color nocciola.

Questa è l'unica cosa che riesco a vedere, che desidero da quando l'ho incontrata. Da quando quei due cretini mi hanno sfidato per andare da lei, l'unica che non è caduta ai miei piedi.

Con il suo viso delicato, con il suo carattere sfacciato ma allo stesso tempo dolce, sta superando a piccoli passi e silenziosamente una barriera costruita negli anni. Una barriera protettiva.

Vede qualcosa in me che nessuno vede o, meglio, che nessuno si sforza di vedere. Mi comprende.

E io ho paura. Paura di ricadere di nuovo.

Quando mi ha rivelato quello che pensava, un bruciore lancinante ha iniziato a propagarsi dallo sterno. Mi sono dovuto allontanare. Ero incazzato, incazzato nero perché pensavo non ci credesse, almeno lei.

Sono finito in un piccolo paesello non molto distante da New Orleans e, ubriaco fradicio, mi sono ritrovato a confidarmi con un perfetto sconosciuto.

Gli ho parlato di lei. L'unico argomento valido di cui parlare.

«Fidati ragazzo mio, le donne che parlano apertamente sono le migliori» mi aveva detto un signore brizzolato sulla cinquantina «Poi cosa avresti preferito? Che ti dicesse una bugia per creare qualcosa sulle menzogne?»

Aveva ragione, perfettamente ragione cazzo. Non l'avevo lasciata finire, mi ha dimostrato che è diversa ma alle prime parole sono scappato come un vigliacco. Poi ho continuato a sfondarmi di alcool e sesso per mettere a tacere i sensi di colpa, per mettere a tacere quella strana sensazione che provo quando c'è lei in mezzo.

È bastato però un messaggio, un fottutissimo messaggio da parte di James per farmi tornare indietro, da lei.

"Anche Kyla è preoccupata per te, vedi di non fare cazzate amico"

«Hey Cam» mi richiama Bryan.

«Mh che vuoi?» rispondo atono aspirando il fumo.

Ci troviamo nel cortile della scuola prima dell'ora di pranzo. Dopo cinque ore in cui non posso fare niente, fumare una sigaretta è d'obbligo.

Non mi è mai piaciuta la scuola, soprattutto da qualche anno a questa parte, ma mi affascina e elettrizza il potere che ho sugli altri. Mi fa sentire qualcuno.

«Dove sei con la testa? È mezz'ora che sto parlando e scommetto che non hai sentito neanche una parola» commenta ridendo.

Che diavolo ha da ridere?!

«Stai parlando da troppo tempo» commenta James al posto mio alzando gli occhi al cielo «Discorsi fatti e risentiti. Non sei l'unico attivo sessualmente qui dentro. Ora tappati quella cazzo di bocca»

«Da quando ti frequenti con quella bambolina di Katherine sei sempre scorbutico»

Allora JJ si stacca dal muro e lo squadra con fare scazzato. «Non parlare di lei»

«Cos'è? Hai paura che ti rubi la puttanella?» lo sfida mettendosi ad un palmo dal suo viso.

Con uno scatto, mi piazzo in mezzo fermandoli da qualsiasi azione violenta che avrebbe potuto compiere. Non possiamo più permetterci di fare a botte, tra di noi o con qualcun altro; rischiamo tutti troppo.

Il Figlio Del Diavolo (NON CONCLUSA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora