Henry fissava con uno strano sorrisetto nel volto la piccola di casa Humphrey. «Tutto bene?» Era chiaro che fosse divertito nel vedere Ashley camminare a testa bassa per tutta New York.Solo quando la ragazza alzò il viso e mostrò i suoi occhi gonfi e rossi capì che la situazione era più grave di quel che si aspettava. Iniziò a pensare rapidamente a cosa potesse essere successo e si ricordò che Zara gli aveva riferito che quella sera le figlie di Serena avrebbero incontrato quelli di Georgina. Improvvisamente si fece più teso pure lui.
«Ashley, che è successo?» I suoi occhi marroni fissavano quelli neri di Ashley con una certa preoccupazione. Henry non sapeva proprio come comportarsi di fronte a persone ferite, in quello era indubbiamente più brava sua sorella -e quello era tutto dire.
Ashley tirò su col naso e agli occhi castani di Henry sembrò ancora più infantile e piccola di quando in realtà non fosse. «Ho fame.» Disse soltanto.
I due si ritrovarono in una piccola tavola calda vuota nella periferia della città. Era la prima volta che Ashley e Henry passavano del tempo completamente soli per loro scelta e volontà. Poteva capitare che si ritrovassero per caso nella cucina di casa Bass o che fossero seduti vicini a tavola al ristorante, ma non era mai successo che uscissero insieme. Henry non stava pensando a un appuntamento né niente del genere, ma si guardava nervosamente intorno chiedendosi se questo fosse quello che sembrava dall'esterno. E se così fosse stato, sarebbe sorto un problema?
Ashley tirava i polsi della sua felpa bianca, mangiucchiandosi nervosamente le labbra mentre attendevano che il cameriere portasse al loro tavolo di plastica mezzo unto il loro piatto di patatine fritte. Henry aveva proposto del gelato o dei bignè, ma Ashley aveva optato per patatine fritte e, perché no, un hamburger.
Henry ringraziò a bassa voce il cameriere ed invitò con lo sguardo Ashley a servirsi, così la ragazza prese timidamente una patatina e se la infilò in bocca. «Allora?» Chiese Henry e con la mano spostò una ciocca di capelli castani e lisci dalla fronte. «Che è successo stasera con Dan e Georgina?»
Ashley socchiuse appena la bocca, mostrando la sua miglior espressione sorpresa e ricordò in quel momento sua madre Serena. In realtà, fra le due non c'era molta somiglianza, se non per i lunghi capelli biondi. «Come fai-?» Si interruppe quando si ricordò che ormai tutta l'Upper East Side era a conoscenza dello scandalo che aveva colpito la sua famiglia. «Ohw, è stato tremendo.»
Henry provò a fare come sua madre quando Zara si lamentava di qualcosa o piangeva per qualche ragazzo con cui usciva. Si protrasse verso di lei e la osservò lentamente con sguardo attento. «Come sono i due figli?»
«Non hai visto la foto su Gossip Girl?» Chiese sarcasticamente Ashley infilandosi un'altra patatina in bocca. Sembrava aver perso la grazia che ostentava di avere quando doveva mostrarsi in società.
Henry scosse la testa con un piccolo sorriso quasi orgoglioso. «No, non guardo quella roba.» L'espressione fiera e soddisfatta che aveva in quel momento ricordava molto quella del padre. Entrambi avevano poco interesse nei confronti di una persona nascosta come Gossip Girl.
«Sei praticamente l'unico.» Borbottò Ashley lamentandosi. Detestava essere al centro dell'attenzione, ma ancora di più detestava i pettegolezzi e le parole della gente. Non sapeva come sua madre e sua sorella potessero amare quel mondo fatto di chiacchiere e superficialità. «Sono tipi di poche parole.» Rispose, infine.
Henry si stravaccò sulla sedia della locanda vuota e si mise le mani sul busto coperto da una leggera polo color blu notte. Era strano vederlo senza camicia, ma in effetti faceva ancora caldo per essere fine settembre e la città rendeva ancora più afoso il clima. «Come te.»
Ashley lo guardò con un pizzico di fastidio; era quello il momento di metterli a confronto e decretare quanto fossero simili? «Non riesco a credere che mio papà abbia avuto una storia con Georgina Sparks quando mamma era incinta di me! Voglio dire, com'è possibile? Non hai un cuore?»
Henry la osservava in silenzio, cosa poteva dire per farla sentire meglio? Suo padre aveva commesso un errore che ora stava rientrando nelle loro vite e stava chiedendo gli interessi, non potevano fare altro che pagare. «E tua madre?»
Ashley sospirò pesantemente, non riusciva a nascondere quanto tutta quella situazione le pesasse. In qualche modo, era contenta di avere Henry Bass con lei in quella locanda deserta e a pezzi perché poteva lamentarsi, parlare e comportarsi come se non fosse Ashley Lilian Humphrey. «Finge di star bene, ma so che non è così. Sono preoccupata per lei.»
Henry annuì. Non poteva neanche immaginare quello che la famiglia Van der Woodsen-Humphrey stesse passando in quel momento. Se non fosse stato certo che fra suo padre e sua madre c'era un amore incredibilmente forte e solido, avrebbe egli stesso temuto un simile scandalo: non era, infatti, la prima volta che nell'Upper East Side capitavano cose del genere. Era terribile che, però, fosse successo proprio alla famiglia della zia Serena. «È una donna forte, riuscirà a superare anche questa.»
Blair aveva più volte detto ai suoi figli che Serena aveva tanti difetti, ma era dotata di un'energia fuori dal normale e che sapeva sempre rialzarsi anche quando tutto le sembrava essere crollato su di lei. Henry pensò che fosse vero, visto il suo passato tormentato.
Ashley finì le patatine che erano nel piatto sotto lo sguardo divertito di Henry. «Vuoi dell'altro?» Scherzò, ma Ashley annuì senza alcuna vergogna; si sentiva davvero come se potesse fare di tutto, tutto quello che non avrebbe potuto fare con sua madre e sua sorella intorno.
Fermò lei stessa un cameriere e con una voce timida e piccola chiese un hamburger da dividere a metà con Henry, sebbene il ragazzo non avesse fame e non avesse toccato neanche mezza patatina. Quando il cameriere se ne andò, Ashley notò Henry guardarla con un certo stupore. «Che c'è?»
Il ragazzo scosse rapidamente la testa e mascherò il tutto con un colpo di tosse, poi prese un sorso di Coca Cola. «Niente, ma... tua sorella cosa dice di questa situazione?»
Solo in quel momento Ashley si rese conto di non aver neanche mai provato a chiedere alla sorella maggiore cosa pensasse di quello scandalo. Si era così focalizzata su se stessa e sui suoi sentimenti controversi per poter stare accanto ad Allison. «È devastata come me.» Rispose, però.
Henry annuì, stava per parlare ma aspettò che il cameriere appoggiasse il piatto con l'hamburger tagliato a metà sul tavolo e li lasciasse soli. «Penso che ora sei fuori di te perché la notizia è fresca, prenditi del tempo da sola per riflettere e poi parla con tuo padre e la tua famiglia. Qualsiasi cosa sia successa sedici anni fa ora le cose son diverse, questo dovrà pur significare qualcosa.»
Ashley scosse la testa dopo aver addentato il panino. Era testarda come la madre, ma al contrario di lei Ashley non tollerava né perdonava nessun torto. «Potrai anche aver ragione, ma qualcosa si è rotto nella nostra famiglia, qualcosa che non penso possa essere aggiustato con delle scuse e un po' di amore.»
Henry annuì, non sapendo più cos'altro dire per farla desistere dalla sua idea di portare rancore e rabbia dentro di sé. «Niente è perfetto, ma può comunque essere qualcosa di bello.»
Ashley si fermò a soppesare le parole di Henry, mentre il ragazzo fissava il piatto quasi completamente vuoto fra di loro.
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𝐍𝐄𝐖 𝐆𝐎𝐒𝐒𝐈𝐏 𝐆𝐈𝐑𝐋 𝐈𝐈
FanfictionNuove generazioni, nuove famiglie, nuova Gossip Girl! Serena, Blair, Nate e Chuck sono cresciuti, ma non hanno abbandonato affatto la loro vita, gli intrighi e i complotti perché, si sa, il passato può tornare a bussare alla porta. ⚠️SONO PRESENTI...