𝐍𝐄𝐖 𝐆𝐎𝐒𝐒𝐈𝐏 𝐆𝐈𝐑𝐋 𝐈𝐈

𝐀𝐒𝐇𝐋𝐄𝐘

Bentornati amici dell'Upper East Side,
è la vostra New Gossip Girl che vi parla.
Come già sapete, Allison Humphrey sta seguendo le orme di sua madre ed, infatti, è stata vista dirigersi rapidamente verso l'atelier di Blair Waldorf. Facile farsi strada nel mondo della moda quando la migliore amica di tua madre possiede una delle più grandi aziende di moda di Manhattan! Ma non siamo qui per condannare i favoritismi ovviamente. Siamo qui, infatti, per far luce sulla nuova particolare amicizia fra Allison, il suo ragazzo Laurence e il piccolo Archibald. Esistono ancora le relazioni poliamorose? State connessi per saperlo!

Xoxo, New Gossip Girl.

Ashley alzò gli occhi al cielo e si maledisse per aver aperto quel messaggio. Ormai doveva sapere che New Gossip Girl era meschina -si ricordava bene l'episodio di body shaming che le aveva inferto pochi giorni prima. Infilò il telefono nella sua borsa piccola che teneva a tracolla e si diresse rapidamente verso casa dei Bass non senza agitazione.

Non era di certo la prima volta che entrava in quella villa eppure quel giorno era particolarmente nervosa: avrebbe varcato la porta senza essere stata invitata per cercare lei volontariamente per prima la compagnia di Henry. Era spaventata sia perché era il primo passo diretto che avrebbe fatto -e sarebbe potuto essere frainteso- sia perché ai suoi occhi Henry era il fratello maggiore di Zara, era un giovane uomo che aveva già il naso per gli affari e gli studi avviati al college. Lei era solo una ragazzina che leggeva i libri che suo padre le regalava ogni volta che ne finiva uno, andava a scuola a piedi per non farsi vedere su quella sontuosa limousine che i suoi genitori le lasciavano usare indisturbata, sebbene poi di fatto tutti sapessero chi fosse.

Venne fatta entrare nella villa dei Bass da Alexandra, la domestica personale di Zara, che in quel momento era fuori casa. Ashley non sarebbe mai entrata nella tana del lupo consapevolmente se non fosse certa prima che il lupo non ci fosse. Il carattere forte e scontroso di Zara la rendeva intimidatoria di fronte agli occhi degli altri, soprattutto quelli di Ashley, che aveva visto personalmente cosa fosse disposta a fare Zara per ottenere quello che voleva.

«Sono qui per Henry.» Disse subito ad Alexandra, abbassando la voce timidamente. La domestica indicò le scale e senza dire una parola la lasciò sola. Si diresse verso camera di Henry al primo piano, supponendo che fosse lì come nella maggior parte del tempo.

Fortunatamente si era messa della scarpe da ginnastica comode e leggere di color bianco, quindi i suoi passi non risuonavano con la stessa enfasi ed ansia dei tacchi di Zara o Allison. Si tirò le maniche della felpa che indossava e si fece coraggio per avanzare fino alla porta di legno bianco della camera di Henry.

Era già in ansia, domandandosi cosa dovesse fare subito dopo aver bussato, quando notò che la porta era già aperta e che da uno spiraglio si riusciva a vedere perfettamente al suo interno. Non si ricordava molto bene l'arredamento perché erano passati degli anni da quando giocavano tutti insieme a nascondino, ma le sembrava che niente fosse cambiato in quella camera. Il letto matrimoniale era sempre lo stesso, sempre pieno di cuscini e perfettamente in ordine. La libreria era sempre ordinata, piena zeppa di libri e quaderni. Ad essere più disordinata era la scrivania, dove c'era un computer acceso e diversi fogli, una tazza scura e una piccola luce da lettura. Da quella visuale Ashley non riusciva a vedere nient'altro.

Riusciva, però, a vedere la figura di Henry, girato di spalle. Si accorse che era al telefono solo quando lo sentì parlare. «No, non ha capito lei, io ho bisogno di quei soldi immediatamente.» Scandì bene le parole ed Ashley lo sentì con quel tono di voce sicuro di sé ed autoritario per la prima volta da quando lo conosceva. Non sapeva con chi stesse parlando, ma indubbiamente Henry lo considerava come un suo impiegato. «Non mi importa dei rigiri che deve fare, ho urgente bisogno di quella somma entro una settimana.»