𝐙𝐀𝐑𝐀

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Zara continuava a fantasticare mentre scendeva le scale di marmo di casa sua. Aveva indossato una gonna a pieghe a scacchi nera e bianca e un blazer nero che lasciava intravedere appena il top scuro ed aderente che indossava, il quale le fasciava bene il seno in maniera sensuale, ma per niente volgare. Doveva essere un dono quello di non apparire mai esageratemente maleducata, pensava Zara. Nonostante il suono dei tacchi che indossava risuonasse per tutta la casa, Zara sentì confabulare qualcuno dietro le porte socchiuse dell'ufficio privato del padre.

Zara era sempre stata una vera ficcanaso, perciò non fu per lei difficile appostarsi dietro alle pesante porte in legno scuro ed aguzzare l'udito per sentire quello che il padre stava dicendo a un interlocutore segreto. «Devi farlo, secondo me. È la tua occasione per essere finalmente sincero e felice.» Zara si domandò di cosa diavolo stesse parlando suo padre, da quando era un tipo così sentimentale sul posto di lavoro?

«Non so, Chuck, forse è una mossa azzardata.» Rispose una voce che Zara aveva appena imparato a conoscere; apparteneva a Nate Archibald. Questo spiegava come mai Chuck fosse così calmo, posato e in vena di consigli. Sebbene Zara non avesse mai visto spesso il padre con Nate, sapeva che i due avevano un rapporto speciale. «Serena si sta divorziando solo ora.»

Chuck sospirò e Zara dovette trattenersi dal manifestare la sua preoccupazione per le sorelle Humphrey. Uno scandalo dopo l'altro avrebbero investito quelle due povere ragazze. «So che sei preoccupato, Nate, ma tu e Serena avete aspettato così a lungo ed è chiaro che lei provi lo stesso tuo sentimento.»

Nate rimase in silenzio, creando ancora più ansia ed empatia nel piccolo cuore di Zara Bass. «Dovrei davvero chiederglielo?» Domandò all'amico e Zara trattenne il fiato.

«Sì, Nate, chiedi a Serena di diventare tua moglie e di stare insieme per il resto della vita. È quello che hai sempre desiderato.» Lo spronò Chuck e, sebbene Zara non potesse vederlo in volto, giurò che avesse un sorriso largo e anziano sul volto. Stava invecchiando suo padre, talvolta veniva preso in giro per i suoi peli bianchi sulla barba, che si affrettava a tagliare. «Inoltre, è meglio essere sinceri fin da subito, mettere in chiaro che fate sul serio. Non siete più ragazzini, per Dio!»

Zara decise che aveva ascoltato abbastanza, così riprese a camminare il più lentamente e piano possibile. Fu abbastanza agile da non venir scoperta da suo padre e Nate, ma Henry l'aveva osservata di soppiatto. Prima che la ragazza potesse uscire dalla casa dei Bass, la fermò all'ingresso.

«Che fai? Lasciami.» Borbottò Zara, facendo scivolare il polso dalla presa del fratello maggiore.

Henry la guardò con sospetto. «So che hai sentito la conversazione fra papà e Nate.» Zara alzò gli occhi al cielo, non era la prima volta che il fratello la beccava a combinare qualche guaio. «Non dirai una sola parola di quanto hai scoperto.»

Zara aggrottò la fronte e si morse il labbro rosso dal rossetto che aveva appena messo per uscire. «Carino da parte tua cercare di persuadermi, ma non hai niente per obbligarmi ad ascoltarti.»

Henry sospirò e dette prova, ancora una volta, della sua grande pazienza. «Non ti obbligherò a far niente, infatti.» I suoi occhi marroni fissavano il volto della sorella con grande intensità, lo sguardo di chi sa farsi intendere e rispettare. Sebbene fosse il più pacato della famiglia, era anche il più intelligente. «Se lo dirai ad Allison e ad Ashley rischierai di mantenere in fumo il rapporto tra Allison e Liam e come credi reagirà zia Serena o Dan?» Cercò di abbassare la voce in modo tale che nessuno sentisse la loro conversazione. Zara sembrò pensarci su, ma Henry riprese prontamente a parlare. «Potresti rovinare molte relazioni in un solo giorno, pensi che ne valga la pena? Stanne fuori, lascia che Serena gestisca da sola i suoi problemi amorosi con Dan e che scelga da sola con chi vuol stare. Mettere in mezzo le ragazze non è necessario ora.»

𝐍𝐄𝐖 𝐆𝐎𝐒𝐒𝐈𝐏 𝐆𝐈𝐑𝐋 𝐈𝐈Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora