𝐙𝐀𝐑𝐀

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La sala principale del Palace era stata sistemata di tutto punto per la conferenza stampa di Paradise, l'ultimo libro di Dan Humphrey ed Edward Morris. Zara scese dalla limousine seguita da Allison Humphrey e si sfilò gli occhiali da sole di Gucci dagli occhi quando vide suo fratello dello soglia del Palace che la aspettava. Appena vide le sue scarpe nere col tacco toccare terra, Henry si spinse via dal muro su cui era appoggiato ed andò incontro alle due ragazze.

Zara gli mostrò un sorriso impertinente. «Che diavolo ti sei messa addosso?» Domandò Henry squadrando il corpo della sorella da capo a piedi. Indossava un vestito molto corto, attillato di color verde scuro, che aveva una generosa scollatura sul seno e che lasciava intendere le forme del suo corpo molto bene.

Allison si mise affianco dell'amica ancora col telefono all'orecchio e sorrise distrattamente ad Henry prima di riprendere la conversazione; «Te l'ho detto, Brit, probabilmente ha un'altra». Aveva decisamente poco tatto, la ragazza.

Allison spostò i capelli biondi dalla spalla con un gesto della mano, poi si incamminò dentro lasciando i due fratelli Bass da soli a parlare. Zara guardò il fratello da sotto le lunghe ciglia che aveva colorato di nero col mascara. «Che c'è? Sono qui per un buon libro.»

Henry alzò gli occhi al cielo. «Ma se non sai neanche il titolo!» Zara si incamminò verso l'entrata, conosceva quel posto molto bene perché suo padre amava il Palace e vi era stata molte volte da piccola con la sua famiglia. Henry le andò dietro, sicuro di non voler concludere così la ramanzina da fratello maggiore. «Dovresti stare attenta, Zara.» La ammonì.

La ragazza si voltò, fulminandolo con gli occhi marroni, due pietruzze scure che brillavano di luce propria. «Non ti immischiare, Henry, o papà saprà presto cosa hai combinato col conto in Svizzera e con Patricia Gomez!» E se ne andò lasciando Henry da solo nella hall del Palace, mentre si guardava nervosamente intorno per cercare di capire se qualcuno avesse sentito le parole della sorella minore.

Zara raggiunse rapidamente Allison in un lato della sala, in cui vi erano disposte molte sedie di plastica e all'estremità della sala un banco enorme su cui giacevano delle copie del libro ed alcuni microfoni, ciascuno per ogni membro dello staff di scrittori ed editori del libro. Zara sorrise ad Allison in modo dolce: non sapeva né poteva immaginare ciò che la migliore amica stesse provando con lo scandalo che l'aveva colpita in pieno, ma cercava di rassicurarla, sorriderle e starle accanto come meglio poteva. Non era facile per Zara essere così buona, ma per Allison avrebbe fatto tutto quello e molto di più.

«Com'è?» Le chiese posandole una mano sul braccio coperto dal lungo blazer che indossava.

Allison scosse le spalle. «Britney ha litigato col suo ragazzo, mi ha chiamata per dei consigli.» Britney Wellington era una cara amica di Allison e le due si sentivano spesso per messaggio o chiamata, dato che la ragazza era in collegio in Svizzera.

Zara annuì, poco convinta, poi puntò i suoi occhi sul retro della sala, sulla porta da cui poi sarebbero usciti i vari ospiti, quindi anche Edward Morris. «Chissà fra quanto arrivano.» Mormorò nervosamente mentre la sala si stava affollando sempre di più.

Allison ridacchiò di fronte alla cotta dell'amica. «Un giorno ti innamorerai sul serio e smetterai di fare questi capricci.»

Zara non rispose perché probabilmente sapeva che era vero: non si era mai innamorata, lei, non sapeva cosa si provava ad avere il cuore e la mente occupati da un'altra persona, perciò, fino a quel momento, avrebbe volentieri continuato a giocare coi ragazzi come fossero prede.

Henry le raggiunse, seppur controvoglia. «Zara, Natalia ha bisogno di te.» Le mormorò vicino al viso sotto lo sguardo attento di Allison, che non pensava che l'amica avesse seriamente aiutato la realizzazione dell'evento. «C'è un problema con la lista degli invitati.»

𝐍𝐄𝐖 𝐆𝐎𝐒𝐒𝐈𝐏 𝐆𝐈𝐑𝐋 𝐈𝐈Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora