Continuavo a tornare a quel momento, la mia mente si rifiutava di voltare pagina. La bara che veniva calata dentro quel buco, accompagnata dalle parole di addio che il prete pronunciava ufficializzando la fine della sua esistenza e quella maledetta musica. Il pugno di terra che avevo lanciato cadeva sulla scatola che stava portando via con sé un pezzo fondamentale della mia vita.
Non riuscivo ad abituarmi all'idea che lei non ci fosse più, all'idea che non l'avrei rivista ogni giorno, al fatto che non avrei più ricevuto i suoi messaggi o i suoi rimproveri. Potevo ancora sentire la sua presenza, al funerale mi era sembrato persino di vederla in lontananza, David aveva dovuto trattenermi per non lasciare che inseguissi chi non c'era più.
Ogni cosa mi riportava a lei, Anima, la mia Anima, anche il nostro negozio, la libreria che non era altro che il frutto dei nostri sogni, ora rappresentava per me il promemoria di quello che lei non avrebbe più avuto, sogni, futuro, mi sentivo male al solo pensiero di rimetterci piede. Il giorno dopo il funerale Kate era venuta a trovarmi, era una carissima amica, l'avevamo conosciuta più di un mese fa ed eravamo entrate subito in sintonia tanto da farla lavorare con noi, era venuta per assicurarsi delle mie condizioni, voleva darmi conforto ed io avevo approfittato per chiederle un immenso favore, le chiesi di occuparsi del negozio in mia assenza, e da allora non ci avevo messo più piede.
Non trovavo la forza per andare avanti, davanti agli altri fingevo di stare bene, di voler ricominciare, ma niente era più lontano della realtà. Vivevo ormai rintanata nella casa dei miei genitori, avevo bisogno del loro calore, mi sentivo così smarrita, persa, ma non ero certa di voler ritrovare la via.
Le lacrime avevano creato dei solchi sulle mie guance, da un mese non smettevano di scorrere, ogni volta che restavo da sola il peso della perdita mi schiacciava facendo diventare tutto attorno a me sempre più soffocante.
Dei colpi alla porta mi tirarono fuori dai pensieri negativi, di sicuro era mia madre, aveva un tempismo perfetto, forse le mamme possedevano davvero un sesto senso per capire quando avevamo bisogno di loro, lei arrivava sempre a tendermi una mano ogni volta che rischiavo di affogare nella disperazione. Mi asciugai il viso come meglio potevo con il lenzuolo bianco del letto della mia cameretta da bambina provando a cancellare il segno evidente del mio dolore e dello strazio che mi portavo dentro. Andai di corsa in bagno per lavarmi il viso, quando finii di asciugarlo vidi mia madre sulla soglia.
<<Mi ero addormentata, scusami.>> mi giustificai provando a nascondere quello che era evidente.
<<Avevi bisogno di riposo piccina mia, quando sei pronta scendi, hai visite.>> disse lei facendo finta di non notare il mio stato d'animo, le fui molto grata. Mi allarmai sentendo di avere visite, non volevo vedere nessuno.
<<Chi c'è di sotto?>> che domanda idiota, la risposta era ovvia: David, ormai veniva ogni giorno, ma vederlo non mi dava più la gioia di un tempo, gli volevo bene ovviamente ma era diventato una tortura vederlo, il ricordo di quello che era successo era ancora troppo vivido.
Non avevo perso solo la mia amica, Tom dopo il funerale era andato via insieme al fratello, doveva seguirlo, Will aveva bisogno di lui. Anima era diventata da poco la sua fidanzata ma il loro era un legame molto forte e lui dopo la tragedia ne era uscito distrutto, per questo capivo la scelta di Tom, ma l'affetto che provavo per lui aveva in pochi giorni sostituito quello per David nel mio cuore, era un sentimento che non poteva essere confuso con l'amicizia, perciò avrei voluto che rimanesse accanto a me. Ma ero rimasta sola, o quasi, c'era Kate con me, sua sorella, e al meno lei riusciva a portarmi una boccata d'aria fresca.
<<Lo sai chi c'è, ormai sono giorni che viene, prima o poi dovrai scendere, ha detto che non se ne andrà finche non ti avrà parlato.>> disse mia madre facendomi notare che era ancora nella stanza, ogni tanto mi alienavo nei miei pensieri.

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The Last Beat
FantastikAbbie è una ragazza dal carattere gioviale, che dentro di sé nasconde una grande tristezza. La perdita della sua migliore amica l'ha segnata nel profondo e la scomparsa di Tom il ragazzo per il quale iniziava a provare dei sentimenti molto forti no...