Capitolo 12-risveglio

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Sto sognando.
Mi trovo nella foresta, sono con Newt, stiamo facendo una passeggiata, poi mangiamo e parliamo, sembra tutto così perfetto....
Mi sento bene con lui, ridiamo e scherziamo.
Vedo un flash, mi trovo da sola nella foresta, mangio in silenzio e mi ritrovo a pensare.
Ho capito.
Newt è molto importante per me e tutto quello che ho visto dopo il flash sarebbe come vivrei nella Radura se non dovessimo chiarire dopo la nostra litigata.
Mi sveglio di soprassalto, mi trovo in infermeria e so precisamente cosa devo fare, inizio a correre.
Jeff, un medicale, mi prende per il braccio e mi dice:
"Hey, hey, hey, piano, calmati, ti sei appena svegliata, dove vai?"
"Jeff, dov'è Newt?"
"Agli orti" disse liberandomi dalla sua presa
"Grazie" risposi.
Ricomincio a correre, mi dirigo verso gli orti.
"Newt!" Urlai correndogli incontro, lui si gira e non appena sono abbastanza vicina a lui, lo abbraccio, iniziando a piangere.
"Newt, mi dispiace, non ho riflettuto su quello che stavo dicendo, ti prego perdonami, non volevo, non potevo pensare davvero che avrei potuto uccidere un Dolente, sono stata così stupida..." dissi sull'orlo di un attacco di panico
"Hey, va tutto bene, è stata anche colpa mia, non dovevo rivolgermi in quel modo subito dopo che fossi tornata dal Labirinto, scusami" mi disse guardandomi negli occhi, per poi asciugarmi con i suoi pollici le ultime lacrime che scendevano sul mio viso.
"Ti voglio bene" dissi abbracciandolo di nuovo
"Anche io te ne voglio, Sam"
Fermate il tempo, per favore, fatemi stare così per sempre.
Passano diversi minuti e stiamo ancora abbracciati, intanto è arrivata l'ora di pranzo, così ci dirigiamo da Frypan, così da poter mangiare.
Mi siedo accanto a Newt, e solo ora mi ricordo che dovevi essere nel Labirinto, insieme a Minho e gli altri, infatti non li vedo da nessuna parte.
"Quando potrò tornare nel Labirinto?"
"Oggi no, sicuramente no, forse domani o dopodomani, Jeff ti dovrà fare dei controlli, sei svenuta e ti svegliata dopo quasi quindici ore"
"Va bene ma...oggi cosa faccio? Come posso aiutare?"
"Non so, chiedi ad Alby"
"Ok, ok, dopo vado da lui e glielo chiedo"
[...]
Alby mi ha detto di cercare di rilassarmi, ma non ci riesco, voglio dire, ho dormito per quasi quindici ore, non voglio dormire e cercare di rilassarmi, ed è per questo motivo che mi trovo nel bosco a creare manichini con quello che trovo e prendere bastoni abbastanza grandi cercando di creare lance con il mio coltello.
Voglio esercitarmi, non voglio scappare se troverò un Dolente nel Labirinto, voglio combatterlo, costi quel che costi.
Sto intagliando un bastone per creare la punta della futura lancia, così mi immergo nel mio lavoro e passano diversi minuti, poi qualcuno decide di farmi prendere un infarto arrivando da me, Newt.
"Che ci fai qui?"
"Guarda" dissi prendendo una lancia ormai fatta e lanciandola contro un manichino, centrandolo in pieno
"Stai creando delle lance?"
"Ehm, ci sto provando, non sono ottime ma almeno sono qualcosa"
"Sei incredibile" disse Newt ridendo leggermente
"Lo so, lo so" risposi
"Simpatica, comunque è ora di cena, vieni"
"Di già? Credevo fossero passati solo dei minuti e non ore" dissi guardando il cielo, ormai vicino al tramonto.
"Già e credo che se non ci sbrighiamo, qualcuno prenderà le nostre porzioni, andiamo, forza".
Mi incammino insieme al ragazzo e andiamo a mangiare, intanto sono arrivati anche gli altri Velocisti.
Minho è felice di rivedermi in piedi e mi abbraccia, sono felice di essere diventata così importante per lui.
Mangiamo e andiamo a dormire.

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