Capitolo 9-preparazione

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everything I wanted-Billie Eilish
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Sto sognando.
Sento una sirena e Newt che mi dice che è la Scatola a fare questo rumore.
Lui inizia a correre e io lo raggiungo davanti alla Scatola.
"Chi è Newt?"
"Un'altra ragazza".
A quelle parole mi getto all'interno di quella gabbia metallica e vedo una ragazza stesa a terra, mi avvicino a lei, per poi scoprire che somigliava a qualcuno di familiare, la guardo meglio....
È Teresa.
"T-Teresa? Sei tu?" Sussurro alla ragazza, lei apre gli occhi, all'inizio è stupita, preoccupata, ma poi sembra riconoscermi.
"Samantha?" Chiese lei, per poi svenire, io non mi sento bene, ho gli occhi di tutti addosso, mi gira la testa, Newt mi abbraccia, capendo che non mi stavo sentendo bene, ricambio la stretta e mi stringo di più a lui.
Arriva un altro ragazzo, è moro, capelli castani...
Thomas.
Cosa ci fa anche lui qui? Cosa mi sta succedendo? Perché vedo tutto questo? Che ci faccio qui? Chi ci manda qui dentro?
Mi sveglio con il respiro affannato e con Newt e Minho che mi guardano preoccupati.
"Stai bene?" Chiese il biondo
"S-sì, sto bene" dissi mentendo, i ragazzi continuano a essere preoccupati, lentamente mi alzo dalla mia amaca, pronta per iniziare il mio primo allenamento da Velocista, saluto i ragazzi e mi dirigo verso la cucina, così da fare colazione, ma non c'è Frypan, è vero, è troppo presto, saranno le tre di mattina.
Una mano si posa sulla mia spalla, è Minho.
"Non è ancora il momento di fare colazione, forza ti mostro un posto".
Il ragazzo mi porta verso una capanna, mi fa entrare e lì trovo una riduzione di un luogo che credo sia il Labirinto, e purtroppo avevo ragione.
"È completo?"
"Non proprio, il Labirinto cambia ogni giorno"
"Da quanto tempo cercate un'uscita, precisamente?"
"Tre anni, per quanto ne sappiamo non c'è quest'uscita di cui tutti parlano"
"Accidenti..." dissi sottovoce, l'idea di rimanere qui per sempre mi spaventa e non la posso accettare, non possiamo vivere qui dentro e morire di vecchiaia cercando di trovare un'uscita, no, non deve succedere e non succederà, troverò un'uscita, costi quel che costi.
Rimaniamo in silenzio per qualche minuto, finché Minho inizia a parlare:
"Vieni con me, devi essere attrezzata per il Labirinto".
Mi fa scendere delle scale e mi porta davanti a dei bauli contenenti delle armi: ci sono spade, pugnali, lance, di tutto e di più.
Prendo una spada e la metto in una fodera da legare in vita, come il mio pugnale.
Usciamo da quel posto e Minho mi porta davanti alla porta Est, mi fa allenare un po', mi fa correre e altro, poi andiamo a fare colazione, dove vedo Newt sempre più preoccupato, non parla, semplicemente mangia guardando il suo cibo, così gli faccio distogliere lo sguardo e lo abbraccio, cercando di farlo stare meglio.

Newt's POV:
non riesco a non pensare a quello che potrebbe succedere a Sam una volta nel Labirinto, non posso perderla.
Ok, va bene, lo ammetto, la nostra amicizia non è iniziata nei migliori dei modi, ma poi ho capito com'è, forte ma fragile, determinata e tiene molto ai suoi amici, vuole avere sempre il controllo su tutto e non appena qualcosa cambia i suoi piani, va in panico, come quando fa quegli incubi.
Sembra che riesca a leggermi nel pensiero, perché all'improvviso mi abbraccia, io ricambio la stretta, stiamo qualche minuto così, poi mi prende il viso tra le mani e mi sussurra dolcemente:
"Andrà tutto bene, ce la posso fare" io sforzo un sorriso, poi si allontana con Minho verso il Labirinto e altri Velocisti.

Samantha's POV:
siamo davanti al Labirinto, Minho mi presenta gli altri Velocisti e mi avvicino all'entrata.
"Pronta?" Mi chiede l'Intendente dei Velocisti
"Sì, forza entriamo".
Iniziamo a correre, addentrandoci in quel posto misterioso chiamato Labirinto.

The maze runner: something newDove le storie prendono vita. Scoprilo ora