Reggie’ s pov
«Guarda non lo so» dico osservando la miriade di gente presente stasera.
«Se hai paura puoi, puoi nasconderti dietro di me… io mi nasconderò dietro Luke» finisce Alex, mettendosi dietro il castano.
«Ragazzi crescete un po’, eh. Dobbiamo vendicarci di Bobbie. Dobbiamo fargliela pagare» spiega quest’ultimo, facendo tornare al suo posto il batterista, il cuale si nasconde dietro il mio braccio.
«Si- gli risponde- Mi nasconderò dietro alle sue spalle» mi sussurra il biondo.
«Tutto apposto» si materializza da noi Willie.
Alla fine, oggi pomeriggio, lo abbiamo conosciuto e devo dire che è molto simpatico.
Sa molto più di noi com'è la vita da fantasmi, e ci ha mostrato alcuni trucchi che sa fare... È davvero un ragazzo forte, capisco come mai piaccia ad Alex. Perché, è palese che si piacciono. Entrambi.
«Oh bene. Ei, giusto per fartelo sapere: abbiamo un’ora, dobo c’è il concerto con Julie» lo informa Alex.
«Oh si tranquillo, andiamo» risponde. Detto questo, lo seguiamo giù per le scale.«Allora, dov’è il tuo amico? Quello che può farci vedere dai respiranti» domanda Luke, una volta seduti al tavolo.
«Eccolo» risponde estasiato il capellone castano, guardando verso il palco.
Signori e signore, direttamente dal mondo dei morti diamo il benvenuto a Caleb Covington!» annuncia il presentatore, lasciando entrare l’uomo appena citato.
«Vi sono mancato?» domanda.
Tutti i presenti, compreso Willie annuiscono chiassosamente.
«Mi sono mancato anch’io!» ribatte facendo ridere tutti.
«Benvenuti alla festa dei vostri sogni più belli! Dagli Egizi ai druidi, alla persona seduta accanto a voi ci chiediamo tutti: dove andiamo quando l’ultima luce si dissolve? Adesso ve lo mostro» inizia la sua introduzione.
Devo ammettere che non è per niente male a intrattenete e attirare l’attenzione.
«Let me introduce myself we got some time to kill. Consider me the pearly gates to your new favorite thrills. We could go make history or you could rest in peace, but here there ain’t no misery ‘cause on the other side We live like kings...» iniza la sua performance.Lydia' s pov
Ma dove diavolo si sono cacciati?
È da due ore, se non di più, che li stiamo aspettando al ballo. Meno di un'ora e finisce il tutto. Che delusione!
«Julie, tranquilla» provo a calmarla.
«Ragazze, sono arrivati?» domanda Flynn raggiungendoci dietro le quinte, dove la tensione è palese.
«No. Io giuro che li strozzo!» risponde secca la mia migliore amica.
«Flynn, riesci a intrattenere gli ospiti ancora per un po'?» domando io.
Annuisce e corre alla console.
Almeno abbiamo guadagnato altro tempo, ma non possiamo continuare così: stiamo facendo una figuraccia colossale.
«Sanno che per noi è importante, allora perché non arrivano?» si dispera e non posso fare altro, se non abbracciarla.Luke’ s pov
Questa serata è davvero fantastica!
«Vi state proprio divertendo, eh.» arriva Caleb.
«Si beh, è impossibile non spassarsela qui» rispondo.
«Si, l’intrattenimento è la nostra specialità. Allora, ho capito che avete bisogno del mio aiuto»
«Si, noi ci speriamo. Un nostro amico ci ha giocato un brutto tiro. Vogliamo pareggiare i conti» spiega il nostro problema, il chitarrista.
«Si, vogliamo guardarlo negli occhi e fargli ammettere quello che ci ha fatto» continuo io.
«Si. Quindi se ci rendesse visibili, sarebbe perfetto» conclude il biondo.
«Beh certo potrei farlo ma siamo a una festa, non pensiamo ai nostri problemi adesso. Siamo tra amici, no? So che siete dei musicisti di talento, dubito che il vostro sogno sia fare i giustizieri… no, avete sogni più grandi, siete come me: pronti a esibirvi, a suonare davanti a un pubblico da sold – out. Ma sedetevi… E se vi dicessi che potrebbe bastare un cenno per farvi condividere le luci della ribalta con me, entrando a far parte della band?!» ci informa lui.
«Ma abbiamo già una band» dichiaro.
«Si. Si, ma quando finite l’esibizione voi sparite. Cessate di esistere. Niente applausi, neanche una richiesta di bis, nessun contatto con il pubblico. No? Da noi la gente sa chi sei e, cosa più importante, sa che sei comunque speciale» continua mostrandoci la sua visione e realtà.
«In effetti… sarebbe figo suonare qui» mi rivolgo estasiato ai miei due migliori amici, anche loro con la mia stessa espressione.
«Oh, non certo solo qui. Gli spettacoli si fanno in tutto il mondo: stasera Hollywood, domani Parì» esclama emozionato.
«Uh là là» sospira incantato Reggie.
«Così, tutti i vostri sogni si avvereranno. Per sempre» conclude con una faccia elettrizzata.
Siamo tutti e tre senza parole. La sua proposta sarebbe un sogno. Ma non lascerei mai, per nessuna ragione al mondo, la nostra band.
«Vi lascio un po’ di tempo per pensarci… vi consiglio di provare i panini, sono da infarto!» conclude non ricevendo risposta.
«Si può mangiare?» domanda esterefatto il corvino.
«Qui? Certo!» ci informa per poi andare da altri invitati.
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Oltre la realtà || Reggie Peters
Fanfiction☆☆☆☆☆ Questa storia è basata sulla serie Netflix Julie and the Phantoms. Parla di Lydia e della sua storica cotta per un certo ragazzo corvino... ☆☆☆☆☆ - 𝓘 𝓫𝓮𝓵𝓲𝓿𝓮. 𝓘 𝓫𝓮𝓵𝓲𝓿𝓮 𝓽𝓱𝓪𝓽 𝔀𝓮'𝓻𝓮 𝓳𝓾𝓼𝓽 𝓪 𝓭𝓻𝓮𝓪𝓶, 𝓪𝔀𝓪𝔂 𝓯𝓻𝓸𝓶...