🎶8

581 23 0
                                    

Alex’ s pov

«Lo uccido» dichiara la mia migliore amica, una volta finito di raccontarle il fatto che Willie non vuole più che ci vediamo.
Ovviamente ho tralasciato il fatto del club e tutto quello che ci sta intorno.
«Lydia, non vorrei dirtelo così ma… lui è già morto» ridacchio.
«Giusto. Lo uccido di nuovo!» constata seria.
«Ti voglio un mondo di bene!» esclamo.
Fin da piccola si è legata a me.
Ricordo ancora quando tornava da scuola e veniva a raccontarmi quello che le era capitato.
Mi chiedeva sempre consigli e, tra una prova e l'altra, guardavamo la televisione insieme, commentando tutto e ridendo come pazzi.
È stata la prima a cui ho fatto coming out. Cioè lei lo ha fatto per me: aveva capito perfettamente, per essere una bambina, che a me le ragazze proprio non piacevano. Mi ricordo anche che mi aveva detto che avrebbe fatto lei da prete al mio matrimonio.
Abbiamo un rapporto davvero unico, e non posso che esserne grato.
«Buongiornissimo!» esclamano Luke e Reggie, materializzandosi nello studio.
«Che fate?» domanda il corvino.
«Stiamo programmando un omicidio» spiega seria la castana.
«Uh, e di chi. Esattamente?» domanda il fratello.
«Di una persona già morta» rispondo io.
«E sta volta lo uccido per bene» dichiara lei.
«Non so se voglio veramente sapere altro» ride un po’ spaventato Reggie.
«Si, nemmeno io» concorda il castano.
«Beh ragazzi, la mia ora è terminata. Devo andare a prendere delle cose in cartoleria. A dopo» saluta la mia migliore amica, uscendo di scena.

Lydia' s pov

«Dobbiamo assolutamente trovare una soluzione» dichiara Alex.
Sono fuori dallo studio ad ascoltare la conversazione dei tre ragazzi.
So che è sbagliato ma ultimamente sono strani. E  so perfettamente che, qualsiasi cosa sia, non me lo direbbero mai. Ne a me né a Julie.
È per un bene superiore!
«Fino a qui ci eravamo arrivati» sdrammatizza mio fratello.
Si ma dite il motivo, non posso mica tirare ad indovinare.
Ok, mi calmo.
«Che fai?» mi saluta Julie, facendomi sobbalzare dallo spavento.
«Shh, sto ascoltando. Non farti beccare» spiego brevemente.
Lei si accosta vicino a me, continuando ad ascoltare i ragazzi.
«Che facciamo? Non abbiamo chance di suonare all' Orpheum!» si rattrista Reggie.
Ci guardiamo confuse. Ma di che stanno parlando?
«Beh, un modo dobbiamo trovare. Non possiamo unirci a quella sottospecie di fantasma» continua Luke, alterandosi sempre più.
«Mi fa paura» sentenzia il corvino, riferito al “sottospecie di fantasma” di cui stanno discutendo.
«Dobbiamo dirlo alle ragazze, meritano di saperlo. E poi, loro possono aiutarci» spiega Alex, provando a farli ragionare.
«Dirgli che potremo sparire da un momento all'altro, almeno che non risolviamo la nostra questione in sospeso o unendoci a Caleb? Mai!»
«Luke non ha torto. Sai come ci rimarrebbero? Julie si è affezionata a noi: siamo la sua band, i suoi amici. E Lydia, volete veramente dirlelo?» spiega Reggie.
Io e Julie ci passiamo uno sguardo d'intesa.
«Reggie, so che non vuoi. Ma dobbiamo dirlelo per forza. E lo sai anche tu Luke»
«Non c’è ne bisogno» tranquillizza Julie, entrando con me nello studio di sua mamma.
«Ragazze...» sospirano i tre, come se fossero stati beccati a rubare qualcosa.
«Vi aiuteremo noi. Non lasceremo vincere Caleb» dichiaro.

«Cucciola, tutto bene?»
«Certo mamma, mai stata meglio» sussurro cercando di trattenere un pianto sfrenato.
Vedo un'ombra passare in giardino, non ci faccio nemmeno caso.
'Sarà sicuramente il vicino' penso tranquilla.
«Prima è passato un ragazzo biondo: Nick, mi sembra. Ti ha lasciato un quaderno»
«Ah, lo avevo dimenticato da lui l'altra volta. Dopo lo ringrazio» taglio corto.
Ho solo voglia di chiudermi in camera e non uscirci mai più.
«È molto carino, sicura che non ci sia niente tra di voi?» ammicca lei.
Il suono di un oggetto che cade si fa largo nel corridoio.
«Si, siamo solo amici. Non mi piace lui...»
«Quindi hai già il fidanzato, eh» sorride ancora più maliziosa.
«Mamma! Non ho un fidanzato!» divento rossa.
«Se lo dici tu» ammicca per poi andare in cucina.
Cacchio. Non ce la faccio più!
Delle lacrime si impadroniscono delle mie guance.
«Vado in camera di Luke. Se hai bisogno, chiama» avverto mia mamma per poi, finalmente, correre di sopra.

Oltre la realtà || Reggie PetersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora