Il treno

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Vivere con la famiglia pevensie mi piace moltissimo, sono una famiglia così gentile ed affettuosa e poi sono contenta di vivere insieme al mio ragazzo. Negli ultimi mesi abbiamo parlato molto di Narnia, soprattutto con Susan e peter, lui era davvero entusiasta di sentire le nostre avventure, gli mancava molto Narnia, invece Susan non si applicava più di tanto, in questi ultimi mesi la vediamo sempre più distaccata, esce sempre con le sue amiche e viene a casa solo per andare a letto. Ogni volta che parliamo delle nostre avventure si annoia dicendo sempre la stessa frase "si ma ormai è passato", non so proprio cosa gli stia succedendo e mi dispiace davvero perché avevamo davvero un bel rapporto.
Comunque oggi non è davvero una bella giornata, fa anche freddo, quindi stiamo tutti in casa, compresa Susan che con questo mal tempo non può vedere le sue amiche.
Era ora di pranzo e ci sedettimo tutti a tavola, io ero seduta vicino a Lucy, difronte a noi c'erano edmund, peter e poi Susan, con ai due lati centrali la signora e il signor pevensie. Dopo finito di mangiare ci misino a chiacchierare un po'.
Helen:"allora ragazzi, il giornale domani dice che sarà buon tempo, perché non andate un po' a farvi un giro nel centro, potete andare benissimo con il treno, potete andarci tutti insieme e magari trascorrere una giornata diversa dalle altre"
Peter:"sembra un ottima idea mamma"
Susan:"scusate ma io domani proprio non posso, devo andare con le mie amiche a fare una cosa"
Lucy:"andiamo Susan, le vedi tutti i giorni le tue amiche, possiamo passare una giornata diversa non credi?"
Susan:"mi dispiace ma è una cosa importante"
Edmund:"devi andarti a comprare un altro rossetto?"
Oh oh, iniziava a mettersi un po' di calore nell'aria
Susan:"perché non ti fai gli affari tuoi?"
Helen:"smettetela ragazzi, Susan ha ragione Edmund per una volta dovresti uscire con i tuoi fratelli"
Susan:"non voglio uscire con loro mamma, insomma li vedo tutti i giorni in casa perché mai dovrei passare altro tempo con loro"
Helen:"Susan non ti permettere"
Susan:"Io mi permetto e come, ormai sono abbastanza grande per decidere cosa fare o non fare"
Dopodiché se ne andò da tavola in camera sua.
Lucy:"mamma ma perché deve sempre comandare lei, io volevo uscire domani"
Y/n:"tranquilla Lucy, ci andremmo lo stesso anche se Susan non vuole, giusto"
Tutti:"giusto"
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Era arrivata l'alba, il sole non era mai stato così radiante prima d'ora, ci svegliammo tutti con il buon umore e ci preparammo per uscire.
Ovviamente Susan se n'era già andata come al solito.
La signora Helen ci preparò delle cose da mangiare in una busta e ce le mise nello zaino.
Helen:"mi raccomando ragazzi, fate molta attenzione, ci possono essere in giro molte persone pericolose, peter io do l'incarico a te, mi raccomando"
Edmund mi bisbigliò all'orecchio:"non si vede proprio che è la sorella della zia Alberta"
Io feci un leggero sorriso e lo stesso fece lui.
Peter:"si mamma sta tranquilla, mi occuperò io di loro"
Signor pevensie:"si vabbene cara ora però lasciali andare"
Tutti sorridemmo, forse era un po' troppo protettiva però avrei voluto anche io avere una mamma così.
Finalmente uscimmo di casa e ci dirigemmo verso la stazione.
Lucy:"ragazzi mi sono stancata ci possiamo fermare per un attimo?"
Peter:"davvero Lucy? Sono passati solo venti minuti"
Lucy:"si ma fa un caldo bestiale oggi"
Peter:"eh va bene, riposiamoci su quella panchina lì"
Ci sedemmo su una panchina (lol) ed iniziammo ad idratarmi un po'.
Lucy:"quanto manca ancora per arrivare alla stazione?"
Edmund:"se non erro un'altra mezz'ora"
Lucy:"COSA, MA IO SONO SFINITA, NON CE LA FACCIO PIÙ "
Y/n:"andiamo Lucy se vuoi trascorrere una fantastica giornata devi pur fare qualche sacrificio"
Lucy sbuffò e disse semplicemente "okay"
Ci fu un attimo di silenzio e poi lei continuò a parlare.
Lucy:"ragazzi voi che cosa ne pensate, di Susan"
Ci fu un attimo di silenzio, era un argomento non piacevole per parlarne.
Lucy:"insomma a voi non dispiace che non ci calcola più"
Peter:"in effetti hai ragione Lucy, però non possiamo farci niente, orami è "una donna" come dice lei"
Y/n:"beh anche io sono "una donna" però non sono come lei"
Edmund:"hai ragione sei più rompiscatole"
Io gli diedi uno spintone amichevole.
Y/n:"come scusa?"
Edmund:"stavo scherzando andiamo" mi disse con un sorriso, riusciva sempre a farmi divertire in qualsiasi momento. Il nostro rapporto si è rafforzato da quando stiamo insieme, la nostra relazione è più vivace e più "scherzosa" diciamo così, non siamo una coppia molto romantica però ci scambiamo affetto quando ce n'è bisogno.
Y/n:"tranquilla Lucy, forse Susan è in un brutto periodo, vedrai che passerà"
Dissi abbracciandola, gli dispiaceva davvero per Susan, dopotutto è sua sorella, mi sarei fatta le stesse domande se sarebbe capitata una cosa del genere a me e caspian.
Peter:"bene ci siamo riposati abbastanza, ora meglio che andiamo, altrimenti perdiamo il treno"
Poi tutti ci alzammo e ci dirigemmo verso la stazione.
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Arrivammo finalmente alla stazione, c'era abbastanza gente, così ci misimo tutti vicini in modo tale da non perderci, fecimo i biglietti e salimmo sul treno. Passò un po' di tempo prima che partisse.
Lucy:"Finalmente è partito"
Edmund:"potresti essere un po' più paziente almeno"
Lucy gli fece una smorfia e lo stesso fece edmund, quindi due sembravano dei bambini piccoli.
Y/n:"vi prego ragazzi non litigate proprio ora"
Edmund:"nessuno sta litigando, stai calma"
Okay ora iniziavo ad incazzarmi
Y/n:"stai calmo tu ed, cerca di moderare i termini"
Edmund:"io sono calmo solo mi danno fastidio le persone che si intromettono sempre"
Y/n:"tranquillo i cavoli tuoi non me li faccio di sicuro"
Edmund:"beh lo hai appena fatto"
Peter:"ragazzi basta, sembrate dei bambini di tre anni"
Y/n:"tranquillo so come finire questa discussione"
Mi alzai e mi andai a sedere da un'altra parte, non lo sopportavo proprio quando faceva così.
Passarono venti minuti ed io ero ancora seduta in disparte dai miei amici, mi dispiaceva per peter e Lucy, volevo anche sedermi con loro ma non volevo dare questa soddisfazione ad edmund, in fondo è lui che dovrebbe chiedermi scusa.
Nel frattempo pensavo ad altro, pensavo a caspian, lo so ora starete sbuffando, però non posso farci niente, mi manca un sacco mio fratello, non sono mai stata lontana da lui per così tanto tempo.
Lo ammetto alcune volte vorrei proprio ritornare a Narnia, non perché la vita qui non mi piacesse, ma sono in ansia nell'aspettare ancora di tornare, orami è passato quasi un anno.
Mentre pensavo mi scese una lacrima involontariamente, così la asciugai subito. Dopo circa un paio di secondi, sentii una persona sedersi vicino a me, mi girai e vidi edmund, voleva sicuramente scusarsi.
Edmund:"ciao"
Y/n:"ciao"
Edmund:"mi dispiace per prima"
Y/n:"lo so"
Edmund:"quindi mi perdoni?"
Y/n:"si" dissi sorridendogli, anche se sono molto orgogliosa, riuscivo sempre a perdonare le persone molto facilmente.
Edmund:"comunque io non volevo farti piangere"
Y/n:"oh no non stavo piangendo per te"
Edmund:"e allora per cosa"
Y/n:"pensieri" dissi semplicemente
Edmund:"caspian?"
Y/n:"si, insomma, è passato quasi un anno"
Edmund:"come dice Aslan, capita sempre quando meno te lo aspetti"
Poi mi abbracciò e ci risedemmo di nuovo vicino a peter e Lucy. Edmund intrecciò la sua mano con la mia, sapete già la sensazione.
Peter:"vedo che avete fatto pace"
Io ed edmund ci guardammo e ci sorridemmo.
Iniziammo a vedere il treno andare sempre più veloce, forse aveva fatto qualche ritardo o cosa, comunque non ci fecimo tanto caso.
Lucy:"ragazzi guardate che bel panorama"
Peter:"si hai ragione è davvero bellissimo"
Edmund:"ragazzi ma perché il treno sta andando così veloce"
Y/n:"forse è in ritardo"
Dopo ciò il treno andò sempre più veloce, molto veloce, più veloce ancora tanto da scatenare delle urla a tutti i passeggeri e dopo l'impatto. Non vidimo più niente, orami era tutto buio ai nostri occhi, non eravamo in noi, non eravamo più coscienti, cosa sarà successo.....................

Ti odio ma ti amo-Edmund pevensieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora