Sto guidando nel traffico di New York e la mia testa è piena di pensieri e domande.. ma che cazzo vuole da me ancora? cosa vorrà dirmi? se non ci fosse Hope non starei nemmeno andando da lei.. voglio andare avanti e vivere una vita felice e non credo che per riuscirci debba perdonarla.. perdonare lei poi? una madre che ha abusato di suo figlio? non esiste il perdono!!
-"va tutto bene Andy? " mi chiede carezzandomi la guancia..
-"no piccola.. non va niente bene.. purtroppo ho un casino nella testa.. e sono furioso.. penso a cosa mi aspetta una volta lì.. e sta cazzo di mano mi fa male.. lo vedi cosa provoca la sua presenza?!"
-"cerca di stare calmo ti prego.. ci sono io con te.. ti aiuterò a affrontare tutto questo.. la mano poi andremo a farla vedere, prima che ti sei rotto qualcosa.."
Arriviamo all'hospice.. chiedo informazioni all'accettazione, mi danno il piano, il numero di stanza e subito mi mandano nello studio dal medico, che mi aspetta da giorni per spiegarmi la situazione.. la tensione mi pulsa nel cervello.. Hope si accorge e mi prende per mano.. arriviamo busso.. entro..
-"Buongiorno sono Andrew.. son qui per la signora Darla.."
-"Si Signor Andrew buon pomeriggio.. finalmente si è deciso a venire.. son giorni che l'aspettiamo.. e purtroppo sua madre ora è molto grave.. ha troppe crisi respiratorie e ormai sta solo con l'ossigeno attaccato.. non la tengo qui la porto subito da lei.. perchè so che vuole dirle qualcosa.."
-"ok.. la seguo.."
seguo infastidito per il suo modo, il dottore in reparto.. in silenzio.. fino ad arrivare in camera.. ai piedi del suo letto.. lei appena mi vede inizia a piangere e.. singhiozzando cerca di parlare spostandosi la mascherina dell'ossigeno.. mi fa cenno di avvicinarmi.. la osservo ma non sento niente oltre a una forte rabbia.. ma cerco di resistere e assecondarla.. fatica a respirare e a parlare ma.. sta facendo di tutto per riuscirci.. e tra il pianto e i respiri affannati mi sussurra..
"figlio mio.. sono felice tu sia finalmente venuto.. pensavo di morire senza vederti.. ho delle cose importanti da dirti.. e soprattutto le mie scuse da farti.. che non saranno mai abbastanza per ridarti gli anni passati nel dolore che ti ho provocato, ma spero mi perdoni un giorno.."
ascolto parlare questa donna che per me è un'estranea.. e purtroppo riesco solo a dirle due parole.. "non credo.." Hope mi guarda e.. capisco che devo zittirmi.. "continua ti ascolto.."
"figlio mio ti prego.. lo so che non merito niente ma ascoltami.. non riesco a.. respi.. " e mentre a fatica parla ha una crisi respiratoria.. e un infermiere subito si avvicina per rimetterle la mascherina.. attendo riprenda respiro per qualche minuto e poi continua..
"ti ho cercato dopo tutto questo tempo perchè negli ultimi anni sono cambiate molte cose.. sono anni che lotto con questi mali, ho vinto alcune battaglie ma quest'ultimo purtroppo è già avanzato.. mi sono risposata e.. e..." di nuovo una crisi.. ma stavolta sembra più forte, la sento tirare il respiro come stesse soffocando.. infermiere e medico cercano rapidissimi di aiutarla a respirare.. mi allontano leggermente.. continuando a guardare quello che succede nella stanza e improvvisamente non respira più.. subito cercano di rianimarla.. e dopo vari tentativi torna tra noi ma, è entrata in coma..
-"signor Andrew.. sua madre è appesa a un filo.. ha messo la firma e in cartella ha il DNR, non rianimare.. lei mi ha raccontato un pò la storia, ovviamente non so tutto ma so quello che deve dirle.. mi sono permesso di rianimarla per darle un'altra possibilità di farlo visto che lei è qui.. ma, purtroppo entrando in coma non sono sicuro possa riprendersi.. sua madre è terminale.. e se dovesse avere di nuovo una crisi forte non posso rianimarla.. mi dispiace.. se fosse venuto qualche giorno fa forse.."
-"dottore come ha appena detto non sa tutto.. mi creda, è già un miracolo che io sia qui oggi.. spero si riprenda.. così potrà dirmi quello che deve.."
resto qualche ora seduto ai piedi del suo letto.. pensando a quello che è appena successo, stava per dirmi qualcosa.. ma cosa?? quale cosa è così importante dopo tutto quello che mi ha fatto.. la vedo.. distesa in quel letto.. priva di vita ormai.. e non sento niente.. non sto perdendo mia madre.. io l'ho persa 18 anni fa.. ho già pianto la sua perdita.. ed ora eccomi qui.. in questo spazio che parla di morte.. dove l'unica emozione che riesco a sentire è il dolore.. un dolore così grande che mi ha portato alla disperazione.. all'oscurità che avvolge le mie emozioni.. sono un involucro vuoto.. non ho questa malattia bastarda come lei ma.. sono divorato dentro.. mi alzo dalla sedia..
-"piccola andiamo.. mi chiameranno se dovesse riprendersi.. qui non posso fare nulla adesso.."
passo dal medico e resto d'accordo di essere chiamato qualsiasi cosa succeda.. e lascio l'hospice andando in ospedale a farmi vedere la mano.. e dopo una steccatura per una frattura alle nocche e un dito rotto torno finalmente a casa, e Hope è sempre con me.. ci sdraiamo sul divano abbracciati restando in silenzio.. non so come fa.. ci frequentiamo da poco eppure mi conosce così bene.. sa di cosa ho bisogno.. sa quando mi serve parlare.. e quando ho solo bisogno di respirare.. non so come sia accaduto ma.. è apparsa ed ora è parte di me.. è tardi sono le 21.. mi suona il telefono..
riconosco il numero.. rispondo solo accettando la chiamata e, subito una voce fredda dall'altra parte.. < Signor Andrew deve venire.. sua madre è deceduta..> chiudo la chiamata senza dire una parola..
-"Andy tutto ok? chi era?"
-"Hope.. mia madre è morta.."
Scrivo un messaggio a Amie e Jo di raggiungermi, lasciandogli l'indirizzo e spiegando al volo la situazione e con Hope intanto torniamo all'hospice.. una volta arrivati cerco il medico del pomeriggio.. mi raggiunge e mi chiede di seguirlo nel suo studio..
"Andrew.. sono molto dispiaciuto per la sua perdita.. non le faccio perdere tempo così poi la lascio libero di organizzarsi per tutto, le dico solo questo.. sua madre quando è venuta qui due settimane fa mi ha spiegato un pò la situazione.. ripeto non sò tutto perchè ovviamente sono cose delicate e personali e non mi sono voluto prendere nessuna responsabilità, così ha deciso di scriverle una lettera per paura che non fosse venuto e non sarebbe riuscita a parlarle.. ecco, qui ha scritto tutto quello che voleva sapesse.. ci vedremo per le pratiche burocratiche ma, per ora la devo lasciare che ho delle visite in corsia.."
mi porge una busta chiusa con scritto sopra <per mio figlio Andy> e altri fogli, poi lascia lo studio dicendo di fare con calma.. Amie e Jo sono arrivati sono fuori e li raggiungiamo per poi andare nella stanza dove hanno portato mia madre..
ho tutto un casino dentro.. penso alla busta che mi ha appena consegnato il medico.. ho una curiosità assurda di sapere cosa c'è scritto ma ho anche un pensiero brutto.. e se poi quello che c'è scritto non mi piacesse?? la tengo tra le mani mentre osservo mia madre sistemata nella stanza.. ha finito di soffrire.. e con lei anch'io.. Amie Jo e Hope mi sono vicini, cercando di sostenermi senza dire nulla.. sono stanco.. arrabbiato.. deluso.. e voglio solo andarmene da questo posto dove ormai mi sento soffocare.. perdermi in questi assurdi pensieri mi sta facendo mancare il respiro.. sbottono la camicia ed esco nel cortile dell'obitorio.. mi raggiunge Jo..
-"hey posso fare qualcosa per te? aiutarti in qualcosa?.. dimmi son qui per te.."
-"amico mio non puoi fare molto per me.. voglio andarmene da qui.. son venuto oggi per non portarmi dietro un altro peso e purtroppo non è servito.. fino alla fine lei, mi ha portato dolore.. aiutami con le carte per i funerali per favore.. sarà subito domattina.. non voglio farlo da solo.."
-"certo Andy, ci sarò per tutto quello che ti serve.. Hope sa qualcosa?.."
-"si Jo, le ho detto tutto ieri mattina, quando l'hai fatta rientrare prima di andare via.. Am no però, parlerò anche con lei poi, ma non ora.. andiamo dai medici .."
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Demoni
Short StoryAndrew un artista con una personalità formata da un passato tormentoso.. ps. racconto una storia che potrebbe turbare la sensibilità di alcune persone.. non uso volgarità ma alcuni punti potrebbero infastidire.. ho preso in prestito alcune immagini...