Cap. 1

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E' notte fonda.. e come di consuetudine mi ritrovo a vagare solitario per le vie di New York.. ho sempre questo bisogno di sentirmi vivo.. e questa voglia di nutrire la mia anima..

Non amo i posti affollati ma per placare queste necessità ho bisogno di inoltrarmici dentro..

Non ho una relazione stabile anzi, direi che sono pari a zero e, una conseguenza della vita, mi ha portato ad essere una persona molto riservata e difficile.. ho però molti rapporti occasionali che mi aiutano a sopravvivere..

Sono un artista molto conosciuto, per il mio stile diverso e particolare.. dipingo e amo anche  immortalare l'essenza in uno scatto fotografico .. catturo l'intensità che prende vita dal fascino umano.. amo le donne e sono attratto da loro ma.. c'è un ma..

Mi siedo al banco di questo locale in cui sono appena entrato.. ordino il mio whisky con ghiaccio e attendo.. vi chiederete cosa.. e sinceramente non lo so nemmeno io.. passo le mie notti per locali, in attesa di qualcosa che mi riporti in vita ..

-"aspetti qualcuno? potrei farti compagnia.."  e questa ragazza sulla trentina mi sfiora la spalla.. odio esser toccato senza volerlo.. mi scosto e la scruto in silenzio.. ha un vestitino nero attillato che mette in risalto le sue forme delicate e un velo d'interesse mi pervade.. le rispondo.. "in realtà non aspetto qualcuno in particolare ma.."  mi interrompe avvicinandosi e sussurrandomi all'orecchio.. "offrimi da bere.." 

Beviamo e mi parla in modo molto sensuale.. seguo i movimenti delle sue labbra carnose, di un rosso fuoco infernale.. e alcuni pensieri prendono forma nella mia testa.. non ho la minima idea di cosa stia parlando, in questo momento ho solo un unico desiderio.. deliziarmi e forse lei..

-"non so il tuo nome.. sei qui con qualcuno o sei sola?"  le chiedo con aria curiosa..

-"il mio nome è Hope e.. son qui con amiche ma, posso esser sola in qualsiasi momento...e il tuo nome? "

-"io sono Andrew.. ti va di venire via con me?.."  ho una sensazione diversa dal solito questa notte..

Ha acconsentito e mi ha seguito nel mio mondo.. vivo in un attico nel centro di Manhattan.. un ambiente animato da sfumature che vanno dal bianco al nero.. come le mie opere ovviamente.. il tutto avvolto da uno stile molto urban e da finestroni che regalano panorami mozzafiato..la vita che emerge nei miei spazi proviene solamente dai miei lavori...molti mi definirebbero un tipo strano e.. probabilmente lo sono..

-"hai un'appartamento stupendo..li fai tu questi?  è tutto così.. intenso.. bellissimo.." e si avvicina sfiorandomi.. mi allontano leggermente da lei.. questa sua insistenza nell'avere un contatto mi turba..

La osservo.. ho un lieve senso di disagio.. ma mi incuriosisce parecchio... "grazie.. si sono un fotografo e, un pittore.. e tutto quello che ci circonda sono attimi d'intensità.. potresti regalarmelo tu il prossimo.."  vorrei tanto spogliarla e immortalare l'espressione del suo corpo.. vorrei la luce che vive nei suoi occhi ma.. non capisco sono un pò frenato.. si avvicina nuovamente "mi piacerebbe posare per te.. i tuoi lavori sono bellissimi e hanno qualcosa di particolare.."  e mentre mi guarda intensamente mi sfiora il petto..

-"perdonami ma.. m'infastidisce essere toccato.." e mi allontano immediatamente.. "siediti.. ti porto da bere.."  si accomoda sul divano di pelle nera al centro del grande soggiorno.. le luci della notte si posano su di lei illuminando i lineamenti del suo viso.. mi ero soffermato alla sua bocca e, non avevo notato questa sua dolce bellezza.. le porgo un bicchiere di vino e mi siedo nella poltrona di fronte a lei.. guardarla mi dà un senso di appagamento totale.. di solito ho solo bisogno di dare sfogo al mio io.. ma lei..mm non capisco i miei pensieri..  mi sbottono la camicia levo le scarpe e scalzo vado verso di lei.. "vieni con me.. spogliati ma, non restare nuda!"

La porto nel punto dove mi sento più a mio agio con me stesso, nel mio angolo, tra pennelli, tele e luci soffuse.. dove la mia anima si sfoga sprigionando ciò che sento e ora.. ho solo bisogno di sentirmi vivo.. "Hope ora.."  e mi blocco quando girandomi vedo il suo corpo, vestito solo da un completino minuscolo che le carezza i lineamenti.. non indossa intimo sexy di pizzo ne gioielli.. ma una mutandina e un reggiseno di microfibra neri.. è la semplicità in assoluto.. resto immobilizzato, ha dei tatuaggi che la rendono sexy da morire, e un velo d'eccitazione mi attraversa il corpo.. si avvicina.. cerca di toccarmi..

-"no!.. non devi.. siediti.."   si siede ma, è molto infastidita.. "scusa Andrew ma.. se non vuoi nemmeno che mi avvicini cosa vuoi da me? perchè mi hai fatto venire qui? me ne voglio andare.."  ha l'aria un pò stranita e le sopracciglia inarcate che le donano un'espressione molto sensuale.. mi sta facendo impazzire in un modo per me strano..non ho mai provato per nessuna questo desiderio..

-"Vuoi davvero andartene? io invece credo tu voglia restare, sei attratta da me altrimenti non saresti venuta.. non voglio avere un rapporto con te.. voglio la tua anima.. il mio è un piacere particolare.. ho bisogno della tua energia.."  non risponde.. mi guarda con un'intensità inaudita che mi penetra nelle carni.. che cazzo mi sta succedendo.. sono avvolto da una dolcezza travolgente.. e ho una voglia inspiegabile di lei.. il desiderio mi sta attraversando senza controllo in ogni angolo, intensificandosi tra le gambe.. ho voglia di.. no cazzo non è possibile, e prima che l'eccitazione prenda il sopravvento facendomi andare  fuori dalla mia zona confort, ho ripreso in mano la situazione..

-"forza rivestiti.. devi andartene.."  lei senza dire una parola si riveste e di corsa lascia l'attico, quasi impaurita che potessi farle del male.. 

avevo bisogno di lei per deliziare la mia fame di vita ma.. non nel modo come lei credeva.. mi giro per la stanza eccitato da morire, mi levo i jeans restando in boxer.. stendo una tela a terra.. tutto intorno candele e incensi, e con la musica ad alto volume che mi penetra nel cervello mi lascio trasportare dall'attimo.. sfogando i miei istinti nell'arte.. perdendomi tra le sfumature dell'anima.. amo il mio corpo per saziarla.. godendo del mio più profondo autopiacere.. il lineamento di quella ragazza è impresso nella retina dei miei occhi.. li ho chiusi ma.. la vedo.. la voglio così tanto.. esplodo al piacere provocatomi.. bisognoso di sentire la vita scorrermi nelle vene e tra dolore.. espressione e esistenza stessa marchio le mie emozioni..

 espressione e esistenza stessa marchio le mie emozioni

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Non amo molto i colori.. io vivo di sfumature scure ma lei.. lei mi ha spinto a questo.. raramente permetto a qualcuno di toccarmi.. non voglio fisicità ma.. voglio lei.. la voglio addosso.. non è possibile cazzo!

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