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-dove sei?- ele deglutì, provando a non farsi prendere dal panico. -da...nessuna parte..a casa, perché?-
-ti ho chiamata almeno 60 volte, sono sotto casa- ele riagganciò di fretta. -chi era?-
-Lucas, è sotto casa, ora che cazzo facciamo?- michele si rivestì in fretta.
-mi fermo sulle scale del piano di sopra e quando lui entra in casa me ne vado-
così seguirono il piano e tutto filò liscio.
michele tornò a casa e ad aspettarlo c'era Sofia. -ti ho telefonato 20 volte- michele si tolse il giubbotto e si sedette. -quindi?-
-dov'eri? e non dirmi che non l'hai sentito-
-sono cazzi miei dov'ero, non trovi?-
sofia si avvicinò, e michele si rese conto di avere ancora quel profumo alle fragole che ele usava impresso addosso. così si alzò.
-mi sono fatto un giro, non ho risposto perché volevo stare un pò da solo, e comunque ora vado a farmi una doccia-
sof annuì e tornò a casa sua.
nel frattempo ele era con Lucas.
-come mai non hai risposto?-
-avevo tolto la suoneria...- Lucas sorrise.
-e il citofono? eri sorda o cosa?-
-no...stavo dormendo-
-fa niente...allora tua madre che ha detto? ci vediamo domani?- ele annuì.
-tuo padre?-
-non gliel'ho ancora detto-
-beh cosa aspetti?-
-senti Lucas...per papà vorrei aspettare- -perché?- chiese, perplesso.
-vedi...papà ci metterà un bel pò ad adattarsi al fatto che ho un ragazzo-
-hai 21 anni-
-non è per quello-
-per cosa allora?-
-è una cosa personale...lascia perdere veramente, per papà meglio aspettare-
lucas fece spallucce.
-hai freddo?- ele annuì e lucas le mise la coperta blu. come faceva il suo michele.
ele trattenne il fiato, avrebbe voluto scoppiare, avrebbe voluto stare con lui adesso. avrebbe voluto dormire l'ultima notte con lui, e invece era lì con un altro.
cercò di trattenersi e si rannicchiò su un lato, addormentandosi. michele invece una volta uscito di doccia si mise a fissare il soffitto, con una sigaretta tra le mani. diciamo che non fumava proprio tanto, ma nell'ultimo periodo aveva iniziato solo per far cadere un pò lo stress dalle spalle.
sbuffava ripetutamente, girandosi svariate volte verso il cellulare, con la speranza di trovare un suo messaggio. ma quando si accorse che lei non aveva detto nulla, le scrisse lui.
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"senti...io non so cosa tu penserai dopo stasera..ma io a pensare che era l'ultima volta non ci riesco. ti prego, vediamoci in questi giorni, io non ce la faccio a stare senza di te.
non voglio che tu lo lasci...voglio solo stare con te qualche volta.
io ti amo, ti amo come se ci fossimo messi assieme ieri.
per me è sempre la prima volta, il primo bacio, la prima volta che ti vedo.
te la ricordi la prima volta ele?
ti vergognavi, tremavi come una foglia mentre ti dicevo di stare tranquilla.
io non so che mi hai fatto tu, non so cosa tu combini in questa testa, ma fai qualcosa di veramente pesante perché io non riesco a reagire.
ti amo eleonora.
ti aspetto a casa mia in questi giorni..
rimandiamo l'ultima volta ad altre 100."
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poi si addormentò, con la solita, famosa, polaroid stropicciata tra le dita.
non era l'ultima volta.
l'ultima volta non ci sarebbe mai stata per quei due.
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maneggiami con cura.||michelebravi♡︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora