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-sei in questo letto da mattina a sera...perché non usciamo un pò?- michele si girò di spalle alla ragazza. -michele amore...non puoi stare qui per sempre-
-invece posso- ele sbuffò. erano giorni che il riccio si alzava solo per andare in bagno, non ne poteva più di vederlo così. -come vuoi..-

il tempo passava, entrambi crescevano e cresceva anche la stanchezza di quella condizione. michele aveva bisogno di tornare alla vita reale, al presente, e dimenticarsi di tutto quello che ormai era passato da tempo. ele aveva bisogno di lui. ma non di quei pochi attimi di lucidità del ragazzo, aveva bisogno proprio della quotidianità di una volta.

-ele..-
-si?-
michele si girò di nuovo verso ele, che gli accarezzò piano piano il viso.
-se vuoi proprio uscire io lo faccio...-
-hey se non vuoi non devi farlo per forza-
-hai ragione tu invece..dovrei uscire, non lo faccio da troppo-
ele sorrise. -ti dò una mano a prepararti, vieni-

michele non aveva voglia di uscire, non ne aveva minimamente. ma non voleva deluderla ancora. ele per lui era qualcosa di prezioso, qualcosa che non meritava delusioni e sofferenze che purtroppo le aveva causato. così si fece dare una mano a vestirsi...perché ormai la sua autonomia non era stabile neanche nel farsi un caffè. non poteva piegarsi troppo per allacciare le scarpe, aveva dei dolori alla schiena che lo bloccavano in quasi tutte le attività fisiche.

dopo qualche ora i due erano fuori a una gelateria. -com'è che lo vuoi?- chiese ele.
-cioccolato- rispose il riccio, sorridendo. -bambinone-
poi prese il suo gelato, e come un bambino cominciò a sporcarsi le labbra. ele sorrise. -hai i baffi, sembri mio padre- mich le stampò un bacio, c'erano momenti in cui era così felice. ele stravedeva a vederlo così, avrebbe fatto di tutto per farlo sorridere. quei momenti se li godeva, sapeva bene che michele appena tornato a chissà quale pensiero li avrebbe distrutti. ma a lei andava bene così.

-però..sei carino con i baffi-
-ora ce l'hai anche tu, e quella che sembra suo padre sei proprio te-
-smettila non ci assomigliamo per niente-
-no?-
-no-
mich alzò un sopracciglio, ed ele sorrise. -ah e va bene, siamo identici-
-ecco vedi? brava.-
-senti ma poi...per quella cosa del viaggio?-
-ci pensavo proprio stamattina. allora..dove potremmo andarcene?-
-michele sei sicuro di voler fare un viaggio?-
-ele gli unici giorni completamente felici negli ultimi anni sono stati quelli a dublino,
quindi si, sono sicuro di voler viaggiare.-
-bene-
-l'america è bella-
-ci siamo già stati-
-giusto...i francesi mi stanno antipatici quindi no-
-i francesi ti stanno antipatici solo per Adrien-
-il francese con cui sei stata? nah-
-no?- il riccio sbuffò rumorosamente. -si-
-ecco bravo-
-a te stanno antipatiche le spagnole invece-
-solo perché ti attizzano-
-solo?-
-...e per la tipa lì che ti portasti alla mia festa di compleanno a 16 anni-
-eri gelosa il triplo quand'eri piccola, ricordi?-
-dai ero piccola...è normale-
-sei piccola anche ora-
-no-
-si-
-uffa-
mich abbracciò forte ele, si sentiva così bene a volte. lui riusciva a dimenticare tutto il male con lei. era la sua cura, a tutti gli effetti.
.

"Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie
Dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via
Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo
Dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai
Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d'umore
Dalle ossessioni delle tue manie
Supererò le correnti gravitazionali
Lo spazio e la luce per non farti invecchiare
E guarirai da tutte le malattie
Perché sei un essere speciale
Ed io, avrò cura di te"

maneggiami con cura.||michelebravi♡︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora