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-dio se mi sei mancata- disse michele abbastanza emozionato, appena si ritrovò davanti eleonora. lei non fiatò, lo baciò solamente. ed era il bacio che negli ultimi 3 anni non erano riusciti a darsi. -si può sapere dove andiamo allora?- michele sorrise, tenendo ancora stretta ele tra le braccia. -dublino, ce ne andiamo a dublino-
ele strinse mich più forte. -dio michele grazie, ti amo da morire- mich le lasciò un bacio sulla fronte e aspettarono che arrivasse l'aereo. -qual è la prima cosa che facciamo quando arriviamo?-
michele appoggiò la testa sulla spalla di ele, -quello che vorrai te piccola- per poi baciarle leggermente il collo. poi l'aereo arrivò, e partirono. sull'aereo iniziarono a progettare cosa avrebbero fatto una volta arrivati. poi arrivarono, andarono all'hotel scelto da Michele precedentemente, e passarono lì un paio d'ore. -sei perfetta lo sai mh?- ele strinse forte michele. -non lo so, no-
-allora te lo dico io. sei bella con questo profumo di fragole che hai addosso, con i capelli sciolti, con gli occhietti scuri che ti ritrovi, senza quel trucco che ti copre la faccia.- si sentivano come una volta.
-e tu sei bello con i ricci sfatti, con gli occhi verdi, con il profumo di mare che porti addosso e con queste labbra maledettamente perfette- disse, baciandolo dolcemente per qualche minuto mentre mich le percorreva la schiena con un dito. -ti dispiace se mi accendo una sigaretta?- ele fece segno di negazione con la testa. -l'ho viste le sigarette, so che fumi- mich sorrise e sfilò una sigaretta dal pacchetto. -posso?-
-no, tu no sei piccola- ele sorrise. -ma ho 21 anni- mich sbuffò. -sei piccolina lo stesso-
il telefono iniziò a squillare, era sofia.
-scusa, devo rispondere un attimo- mich si alzò e si rivestì, per poi uscire di casa e rispondere a Sofia.
-come stai?-
-io bene, te?-
-bene- 
-che fai?-
- niente, sto con mio cugino-
-ok, ci sentiamo dopo-
mich riagganciò e tornò da ele. rimase a guardarla per un attimo. per lui non c'era niente di più bello al mondo dopo la sua ele. notò che giocava con un elastico, lo tirava sul polso. michele sapeva che quel comportamento derivava da una sola cosa.
così si sedette accanto a lei. -tutto ok?-
ele annuì. -c'è qualcosa che ti turba?- non rispose, continuò a tirare quell'elastico.
-senti chi fa quello che stai facendo ha un solo motivo per farlo, c'è qualcosa che non mi hai detto?- ele deglutì. -è un peso che io non posso nasconderti più..- mich le fece appoggiare la testa sul petto, stringendola forte a sé. ed ele gli confessò del suo passato da ex-autolesionista, problema legato al divorzio dei suoi, e di quanto lui inconsapevolmente l'avesse aiutata. michele non fiatò, la tenne solo stretta. disse solo 6 parole. -ci sono io con te adesso-. poi uscirono, fecero vari acquisti, ed ele telefonò ai suoi come ogni sera, mentendo spudoratamente su dove fosse. poi telefonò a lucas, a cui disse che era a casa. stavano correndo un grosso rischio, ma poco gli interessava. l'unica cosa importante per loro era stare assieme e godersi quelle giornate da soli.
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maneggiami con cura.||michelebravi♡︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora