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aLlERtA
cOnTiEnE rOb-dai lo so che la perversione piace a tutti.
almeno credo.
in ogni caso,
andiamo avanti.
e se proprio no, allora saltalo il capitolo che non è essenziale per il proseguimento della storia💖💞💕💗💓💘
AO IO TI HO AVVERTIT* EH
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michele non nascondeva assolutamente niente a nessuno. niente, tranne quel momento della giornata. quello che capita un pò a tutti insomma, quel momento d'eccitazione irrefrenabile, e spesso insaziabile quando si è da soli. o almeno, saziabile per metà. quel momento della giornata, per lui era forse anche un pò scocciante quando stava da solo. quel continuo su e giù, lo trovava noioso. poi pensava a ele. e allora la cosa si faceva più divertente. non nascondeva a sé stesso infatti, quel grosso debole per lei, per il suo fisico. quei piccoli ricordi delle sere a dublino gli provocavano piacere su tutta la pelle. le goccioline di sudore scendevano dalla fronte, mentre il braccio si faceva più debole, al contrario di qualcos'altro che invece diventava sempre più forte. lasciava cadere la testa indietro, così come lasciava sfuggire quei sospiri dalle labbra. già, quella sera a dublino se la ricordava bene.
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-prima di cosa ferma lì, seconda cosa guardami e basta.-
michele era un tipo di poche parole, ma non a letto. e neanche di pochi gesti, in realtà. la prima cosa che faceva era prendere quelle manette dal cassettino in basso a destra. si divertiva parecchio a vederla immobile. -così non ti muovi più.-
lei proprio come lui, si divertiva a stare al gioco. così si lasciava legare al letto, mentre già sapeva cosa sarebbe successo dopo.
-sai che cosa devi fare ora vero?-
-stare ferma-
mich sorrideva continuamente a vedere che lei avesse imparato bene le sue "regole". così iniziava a baciarle lentamente le labbra facendo entrare e uscire la lingua dalla sua bocca, cercando continuamente la sua che quando si univa lo faceva impazzire...poi il collo dove lasciava i soliti lividi che il giorno dopo avrebbero fatto male...poi il petto...poi il seno dove avrebbe fatto lo stesso lavoro del collo...forse succhiando un pò di più e poi la pancia per soffermarsi sul piercing all'ombelico di eleonora e infine, infine stava fermo.
e lei si dimenava continuamente. -michele ti prego fallo-
-non è così che devi chiedermi le cose piccola lo sai-
-ti prego michele entra con quella lingua e basta, è da quando siamo a cena che mi tocchi e ora fai così, muoviti cazzo-
proprio si divertiva a farsi pregare per fare le cose. così iniziò, finalmente possiamo dire, a muovere quella lingua su e giù. poi quando si accorgeva che era al momento giusto, sempre con la lingua faceva dentro e fuori, accompagnandola con le dita. lei stringeva forte i suoi capelli, dimenandosi e lasciando sfuggire diverse urla. dopo un pò arrivava quel momento preciso in cui lei era al culmine, e lui si divertiva a fermarsi in quell'istante come se non accettasse che dopo un preliminare lei già fosse lì sul punto di schizzare. e così eleonora si incazzava di nuovo. ma ormai era il suo turno. così michele le toglieva quelle manette che sapeva bene che avrebbe rimesso e stavolta a far divertire qualcuno con la bocca era lei. michele, fortunatamente per ele non era uno di quelli che stavano zitti, anzi forse faceva anche troppo casino. come quella volta che i genitori di lei li avevano beccati durante una sveltina in bagno perché strillava troppo. ma stavolta non c'era nessuno a cui avrebbero dato fastidio. così non fece altro che tirare fuori quei sospiri mentre pregava per farla andare più affondo. -continua così, dai cazzo succhia di più- e quando al culmine ci arrivava lui, allora a fermarsi era lei. poi arrivava probabilmente il momento più divertente. quando lei stava di sotto con le gambe sulle sue spalle, e allora michele lì perdeva il controllo. continuava a battere sempre più forte. dentro e fuori, gemito dopo gemito, urla dopo urla. michele poi era anche ben piazzato, sapeva farsi sentire bene. forse a volare in quei momenti erano anche le parole e le frasi, volgari e non. michele prima andava piano e poi spingeva forte. sembrava probabilmente assatanato per quanto strillava ma gli piaceva. sputava continuamente sul suo membro per farlo scivolare, e a eleonora piaceva quel comportamento da sporco.
anche a michele eleonora piaceva, il suo fisico, il suo viso, il suo carattere, la sua flessibilità nel farsi comandare e nel saper comandare. gli piaceva sapere che stava godendo alla follia anche lei. così si svuotava completamente. e stavolta si svuotava anche eleonora. poi veniva il turno di lei. stavolta era completamente sottomesso a quello che voleva lei. era lei a saltare, lui spingeva solamente. però quanto piaceva a entrambi. quel continuo fuori e dentro, quei gemiti liberi, quei corpi. quel seno per michele e quel fisico mozzafiato per ele erano la cosa più attraente. così continuavano a battere, continuamente. -dillo che ti piace quando sto sopra-
-mi piace quando stai sopra- le voci in quelle frasi erano così affiatate, così piene di piacere. sapevano di piacersi, sapevano di mandarsi in tilt entrambi. battevano e continuavano a ficcarsi la lingua in bocca. poi veniva il turno più divertente per lui. per lei un pò meno, era anche il più doloroso. quel continuo sbattere forte tutto dietro faceva male ma quanto le piaceva...già, questo si ricordava michele di dublino.
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questo si ricordava, mentre quel continuo su e giù finiva con lo svuotarsi completamente.
-ah dublino quanto mi manchi-
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maneggiami con cura.||michelebravi♡︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora