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il caldo afoso, il cibo scadente e il sonno impossibile degli ospedali; michele lo conosceva bene. trovava curioso come, inconsciamente, la vita di una persona ruota sempre attorno agli ospedali. ci si nasce, ci si torna nei primi anni di vita per qualche strana caduta che fratturerà qualcosa, ci si torna da adolescenti dopo qualche rissa, ci si torna da ragazzi per qualche altra bravata, o come nel suo caso, per una serie di eventi sfortunati. la sua vita era ruotata forse un pò di più all'ospedale, infatti ci era tornato. ma stavolta chi stava male non era lui, era eleonora. lei al contrario di michele, paziente lo era stata poche volte. ma nell'ultimo periodo non le andavano molto bene le cose ed era costretta a starci. erano le 8 del mattino, e michele già passeggiava avanti e indietro per i corridoi di quell'ospedale. aspettava che eleonora si svegliasse, era così nervoso quando dormiva. si sentiva piccolo e impotente, non poteva fare nulla per aiutarla al contrario di lei, che aveva sempre avuto l'occasione di aiutarlo. sbuffò tirando un'occhiata all'orologio, era troppo presto, forse avrebbe dovuto dormire anche lui, ma era troppo nervoso per farlo. così prese il secondo caffè della giornata, che a dire il vero era appena cominciata. tornò in camera, si sedette accanto a lei e sorrise nel vederla sveglia.

-ciao- sussurrò.

lei rispose con un sorriso, le mancavano le forze. michele voleva sapere solo delle sue condizioni fisiche, ma sapeva che se l'avesse chiesto lei sarebbe scoppiata in lacrime, nervosa. così si limitò a prendere un libro e a leggere per lei. per loro era un momento tanto appartato, tanto personale, ci tenevano parecchio.

-michele-

-si?-

-posso chiederti una cosa?-

-fa pure-

-sto tanto male..?-

il ragazzo deglutì. eleonora stava più che male, ma come gliel'avrebbe dovuto spiegare?

-no...non stai così male...-

la ragazza gli strinse la mano.

-ti prego michele, la verità-

il riccio abbassò lo sguardo, non poteva dirglielo, non poteva darle altre sofferenze.

-no amò...tutto apposto...davvero-

provò ad abbozzare un sorriso.

-va bene...-

la abbracciò forte e lasciò scorrere una lacrima sul volto, provando a nasconderla.

-ti prometto che non mi perderai mai-

-non pensarlo nemmeno, io e te abbiamo miliardi di cose da fare-

-le faremo tutte-

-giuro che io ti sposo- sussurrò, appoggiando piano le labbra su quelle di ele.

-non ti deluderò-

-so per certo che non lo farai-

nell'ultimo periodo michele aveva capito di dover dare importanza anche alle piccole cose, ai piccoli momenti che gli regalava. poteva perderla da un momento all'altro, doveva stare attento e godersi tutto. ma aveva così tanta paura in cuor suo, come avrebbe fatto senza di lei?

maneggiami con cura.||michelebravi♡︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora