Capitolo 15- Conseguenze da pagare

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Passarono 3 settimane velocissime; tra Tommy ubriaco tutte le sere, Fra che cercava di salvarlo prima che collassasse, e i diversi locali distrutti da loro, passarono 3 settimane.
Era arrivato il giorno di ritorno:

T: Ma se restassimo qui per semrpe?
No, potresti morire tra 2 giorni per ciò che hai combinto -Pensò Francesco, ma si trattenne e disse:

F: Dai scemo, alzati e andiamo, l'aereo parte Fra 1 ora e siamo in ritardo.

Andarono all'aeroporto, salirono sul mezzo e volarono per Milano.

F: La proposta di sposarmi è ancora valida?
T: Sempre

Passó circa un'ora, e arrivarono a Milano. Lì, di ritorno verso casa, furono vittima di un'aggressione omofoba.
Videro tre ragazzi avvicinarsi a loro che iniziarono ad insultare entrambi, sopratutto Tommaso. Sapevano che era il più debole.

F: SMETTELA!
R: Hahaha fate pena, MORITE

Tommaso che era distrutto da quella parola si alzò da terra, si avvicinò al ragazzo con fare arrabbiato, ma si fermò ad un attimo da fargli del male. Il ragazzo si avvicinò a sua volta e gli diede un pugno sull'occhio e con un calcio lo fece cadere nuovamente per terra; Francesco lo alzó.

F: Tommy scusa se-
T: Fra tranquillo non è colpa tua
F: Atai bene?
T: No. Ti ricordo che ho anche una malattia, non riesco a respirare bene..
F: Tranquillo ora andiamo a casa, va tutto bene Tommy, ci sono io.

Il ventiseienne si attaccó al petto del trentanovenne, mentre si stringevano le mani, finalmente arrivarono a casa.
Tommy dopo quello che è successo si è chiuso in stanza, da solo, senza Fra. Il maggiore ha provato a bussare alla porta molte volte, ma invano: cacciato via da strazianti grida.
Tommaso stava male, e non fisicamente, ma emotivamente. Gli passarono molti pensieri per la testa: "Perché sono già due volte che vengo aggredito e nessuno mi difende, la persona accanto a me è sempre intatta",  oppure "sono pallido, ho le occhiaie perenni, non posso continuare così", o ancora "che cazzo ho combinato a Las Vegas, mi sono fatto del male da solo con tutto quel divertimento, forse ne ho abusato".
A un certo punto il piccolo si sedette per terra, spalle contro il muro, testa sulle ginocchia, e mani sulla testa che stringevano i capelli.
Fra decise di entrare, esordì con un "Piccolo, stai bene?".
A vederlo in quella posizione Fra si è intristito, lo prese per un braccio e lo abbracciò a sé.
F: Tommy va tutto bene, tranquillo ci sono io
T: Va bene un cazzo fra! Non so cosa ho combinato in viaggio, sono stato vittima tante volte di aggressioni omofobe, non sto bene... sono un uomp distrutto -disse incamminandosi ferso la finestra che c'era in camera- Ti giuro, vorrei solo...sparire.

Fra lo abbracció da dietro

F: Non dire mai più una cosa del genere. A Las Vegas? Beh ti sei divertito, come volevi, come volevo... hai esagerato si, ma ti sei divertito.
Tommaso emanò una risata isterica

F: Tommy mi ci dovrò abituare anche io ormai, ma ne usciremo insiem-

A Francesco squilló il telefono e vide che era suo padre, a cui non aveva ancora detto della relazione con Tommaso.

Franco: Francesco...
F: Dimmi papà
Franco: Ho trovato un magazine...
F: Ok?
Franco: Dove parla di te e di Tommaso
F: Cazzo è vero, si papà scusa se non te l'ho detto ma... io e Tommaso... stiamo insieme
Franco: Sono felice per voi, spero che Tommaso ti faccia del bene
F: Tantissimo non immagini...
Franco: Beh che ne dici di venire da noi stasera? Porta anche Tommh
F: Mh.. si ok
Franco: Perfetto allora ci vediamo
F: Ok ciao papà
Franco: Ciao Francesco.

Francesco era felicissimo, si dimenticò della situazione drammatica che c'era e urlò a Tommaso di vestirsi. Tommy non scelse vestiti "difficili", una felpa e un jeans nero, che ormai gli stava largo. Tutti i vestiti gli stavano larghi, cercò di nasconderlo con delle robe che si usano oversize. Nascose le occhiaie e il pallore della faccia con del fondotinta, e iniziò a fingere un sorriso che si sarebbe portato per tutta la sera.
Francesco invece non riusciva a non pensare all'incontro con suo padre, orgoglioso di lui, nonostante questo. Aveva preso i primi vestiti che gli sono capitati e si aggiustò con una mossa di capo i capelli. Sembrava essere apposto, almeno secondo lui.
Tommaso lo guardò e rise:

F: Scemo, cosa c'è?
T: Ma come sei conciato? -disse con le lacrime agli occhi, era atterrato dalle risate-
F: Ma zitto che sto benissimo.

Uscirono dalla porta ridendo, si dimenticarono di ciò successo prima.
Arrivarono a casa del padre di Francesco. Ad accorglierli alla porta c'era Ada.

A: Ciao Francesco, ciao Tommaso, che piacere vedervi!
T: Ehm.. il piacere è nostro, ho portato questo -disse dando ad Ada una bottiglia di vino-
A: Ma grazie, non dovevi.

Entrarono in casa e subito Franco andò da Tommaso.

Franco: Ciao Tommaso
T: Salve signor Franc-
Franco: Chiamami solo Franco tranquillo, sono felice di vederti
T: Anche io..

Francesco notó l'imbarazzo di Tommaso, fece un ghigno e poi subito si avvicinò a lui:

F: Ehm... papà, Ada mi ha detto che è pronta la cena, perché non andiamo?
Franco: Va benissimo.

Franco si allontanò, e Francesco prese da parte Tommaso e gli sussuró un: "va tutto bene"

Tommy gli sorrise e si diressero verso la sala da pranzo. Nessuno parló, l'imbarazzo era palpabile, mentre fu Franco a rompere il ghiaccio.

Franco: Mi dispiace tantissimo per quell9o che vi è successo, ma soprattutto per quello che sta passando Tommaso, scusa se prima sono stato freddo nei tuoi confronti.
T: Ma no si figuri, comunque grazie mille.

Finirono di parlare e si diressero in salone, Franco e Francesco si misero a parlare di calcio, mentre Tommaso parló con Ada

A: E dimmi un po',da quando state insieme?
T: Da dicembre, quando lui è uscito dal gf io non ce la facevo più senza di lui, e bhe sono scappato da lui. Dopo una discussione abbiamo deciso ecco...
A: Sono felicissima per voi, e avete pensato già... al futuro?
T: I-in che senso
A: Non lo so al matrimonio, magari ad avere dei bambini?

Tommaso si bloccó.

Finita la cena i due innamorati tornarono a casa. Si misero il pigiama e si stessero sul letto, faccia contro il soffitto. Tommy iniziò a parlare:

T: Sai Fra, ho parlato con Ada prima, mi ha chiesto di un possibile matrimonio -disse concludendo con una risata isterica
F: Ma davvero? -fece lo stesso
T: Ora parliamone seriamente però, sai mi rimane poco e tu lo sai..
F: No Tommaso, ti ho detto che lo sconfiggerò insieme a te, due contro uno sai
T: Okok continua pure a fare l'ottimista, tu che ne pensi in un futuro matrimonio?
F: Bhe io vorr-

Tommaso per paura della risposta baciò Francesco, e si addormentarono entrambi.

ZORPINI// Nessuno ti ama come lo faccio ioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora